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La risolutezza russa riporta alla ragione l’Occidente collettivo?

Il momento di scelte difficili sullimpiego in RUssia di armi occidentlai complesse.

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Aree di crisi nel mondo n. 214 del 15-9-24

Si sono vissute ore di grande apprensione, almeno per coloro che ne erano edotti, per l’atteso incontro tra il Presidente USA Biden e il Primo ministro britannico Starmer.

A presentare motivo di apprensione ed ansia era la loro discussione e valutazione sull’opportunità di concedere o meno autorizzazione all’uso e alla consegna di missili occidentali per attacchi sul territorio profondo della Russia.

Per la GB si trattava di estendere l’impiego visto che già li hanno consegnati, hanno una gittata di 300 Km massima di circa 500.

https://en.wikipedia.org/wiki/Storm_Shadow

All’Ucraina finora, sono stati consegnati in configurazione d’uso di 300 km e con limitazioni di impiego alle zone dell’operazione militare speciale, non sui territori riconosciuti come Russia dall’Occidente.

Per gli USA si sarebbe invece trattato di fornire, oltre ai già consegnati HIMARS e ATACMS, con portate massime dai 70 ai 300 km, anche i missili JASSM https://www.lockheedmartin.com/en-us/products/jassm.html https://www.airandspaceforces.com/weapons-platforms/agm-158-jassm/

https://en.wikipedia.org/wiki/AGM-158_JASSM

questi missili prodotti dalla Lockheed Martin hanno portata fino a 950 Km ed elevate caratteristiche stealth.

L’atteso incontro si è svolto ma l’esito si è rivelato deludente per i fautori di un conflitto esteso contro il blocco euroasiatico.

Possiamo dunque affermare che la risolutezza russa nel presentare agli Occidentali le conseguenze di tali scelte sia stato determinante nel riportare ad un minimo di buonsenso i nostri ottusi governi.

Cosa è accaduto nei giorni scorsi?

Una serie di chiamiamoli avvertimenti, si è diffusa in crescendo dagli organi istituzionali russi, il primo fu Ryabkov, viceministro degli esteri a cui è solitamente demandato il ruolo di apripista, in seguito l’avviso più esplicito è stato diffuso dal Ministro degli esteri russo, l’esperto Lavrov, che invitò gli Occidentali a NON sottovalutare le linee rosse russe.

Le dichiarazioni del governo russo sono state chiuse con l’intervento del Presidente Putin che ha in due occasioni esplicitato le determinazioni russe in caso di attacco con missili occidentali su territorio russo.

La dichiarazione del Presidente Putin è stata molto ben articolata.

Detti missili presentano complessità e caratteristiche tali che non potrebbero mai essere lanciate con successo senza l’intervento diretto occidentale, questo per la scelta degli obiettivi, satelliti e aerei Awacs, intelligence, poi per la programmazione delle armi, tecnici esperti e infine poco importa chi preme il bottone del lancio, sono missili lanciati in volo, sia gli Storm shadow che gli SCALP o i JASSM, mentre gli ATACMS vengono lanciati da terra.

Il punto è che per la Russia in quel caso si configurerebbe senza ombra di dubbio un attacco diretto della NATO o suoi componenti, contro il territorio russo con tutto ciò che ne conseguirebbe, lo stato di guerra con l’Occidente.

In questo è stato estremamente chiaro.

Infine tale messaggio è stato formalizzato venerdì presso la sede dell’ONU, al Consiglio di Sicurezza, dall’Ambasciatore russo presso l’ONU Nebenzja.

Pertanto quando è terminato l’incontro e gli USA hanno affermato che la loro posizione sulle armi in Ucraina non era cambiata abbiamo tirato un momentaneo sospiro di sollievo.

In seguito Starmer ha dichiarato che non avrebbe potuto decidere da solo sull’impiego degli Storm Shadow senza Francia per i suoi SCALP e gli USA per i JASSM e gli ATACMS, quindi non deciderà autonomamente di attaccare la Russia.

Scholz ha affermato che la posizione della Germania resta immutata con il rifiuto a fornire i missili Taurus e l’impiego delle armi già consegnate sul territorio russo.

Inoltre il cancelliere tedesco ha sentito il bisogno di puntualizzare ulteriormente che la Germania intende perseguire i responsabili della distruzione del North Stream, interessante che lo dica in concomitanza di questo difficile periodo.

Cosa si rischia comunque ora?

Si rischia che i paesi occidentali perseguano comunque l’obiettivo di colpire la Russia attraverso l’Ucraina ma fingendo che questa agisca da sola e senza la loro autorizzazione, espediente che nelle loro fantasie dovrebbe porli al sicuro dall’accusa di esserne i realizzatori.

Difficile però che la Russia accetti questa versione e ingoi il rospo.

Quali sono i timori russi

Al di la dell’attacco al territorio i timori russi si possono racchiudere nel fatto che attraverso l’Ucraina, la NATO potrebbe voler colpire quegli obiettivi sensibili e importanti per la difesa russa.

Come già accaduto in passato, l’Ucraina potrebbe colpire i radar “Oltreorizzonte” o aeroporti con i bombardieri strategici o dei comandi strategici.

Insomma attaccare direttamente la macchina di risposta nucleare russa.

Distruggere ad esempio, i radar di allerta preventiva, minerebbe la capacità russa di leggere le mosse NATO e prevedere in un tempo utile un inizio di attacco nucleare, sarebbe sostanzialmente cieca, i sistemi satellitari sono meno immediati rispetto a quelli occidentali e meno sviluppati nella copertura del territorio.

Non potrebbero pertanto che leggerlo come l’inizio di un attacco nucleare.

Questo è l’unico impiego determinante per armi come gli Storm shadow o i JASSM, in quanto le quantità disponibili totali per USA e GB e Francia, ne limitano fortemente le capacità di consegna, assieme non superano le 10.000 unità prodotte, pertanto non sarebbero mai risolutivi in un conflitto con la Russia, non potrebbero mai , consegnarne la metà all’ucraina, pertanto non avrebbero mai una capacità di interdire o bloccare la logistica russa, ma solo di rallentarla un po’, l’Ucraina ha ricevuto oltre diecimila missili russi dall’inizio del conflitto eppure non si è fermata, la Russia è enormemente più grande dell’Ucraina, come potrebbero mai pensare di fermarle con meno di mille missili consegnabili a Kiev?

Non possono.