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Atac e Roma, l’età delle pietre

Perché Atac e Roma si trovano nell’età delle pietre? Non solo quelle che colpiscono gli autobus Atac.
Anche quelle pietre che impediscono di risolvere i tanti problemi di Roma. Le pietre che inceppano la macchina amministrativa di Roma Capitale.

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Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Ma non dovevamo vederci più? Così cantava il grande Lucio Battisti. Le sue meravigliose canzoni d’amore.

Anche Atac e Micaela Quintavalle non dovevano vedersi più. Dopo il suo licenziamento, su cui si esprimerà la magistratura, Micaela Quintavalle è andata via da Atac.

Non più autista. Non più sindacalista. Ora indossa il camice per il tirocinio abilitante presso il Policlinico Umberto I. Pochi mesi e con la laurea in medicina il camice sarà la sua seconda pelle. E’ anche candidata sindaco di Roma per il Partito Comunista.

Però come in ogni grande amore, anche quelli finiti male, le strade di Micaela Quintavalle e di Atac sono tornate ad incrociarsi.

Nel luglio scorso la Quintavalle ha chiesto a gran voce di sospendere il servizio di trasporto pubblico durante la finale degli Europei di calcio. Avendo lavorato per anni in Atac sapeva cosa sarebbe successo. Atti vandalici contro bus ed autisti.

Fortunatamente è stata ascoltata.

In questi caldissimi giorni di agosto Micaela Quintavalle presidia il deposito Atac di via Luigi Candoni alla Muratella.

L’iniziativa della Quintavalle nasce dai gravissimi episodi che avvengono nei pressi del deposito di via Candoni. Nell’ultimo mese 32 autobus Atac sono stati presi a sassate e colpiti con proiettili esplosi da armi ad aria compressa. 43 autobus colpiti dall’inizio del 2021.

Gli autori di questi gravi atti provengono probabilmente dal vicino campo nomadi di via Candoni. Veri e propri agguati. Gli autori si nascondono in un canneto e approfittando del buio colpiscono.

Solo la fortuna ha evitato danni agli autisti. Ma non si può vivere di fortuna.

Micaela Quintavalle propone delle semplici soluzioni. Tagliare il canneto. Aumentare la pubblica illuminazione nella zona. Installare telecamere. Far presidiare la zona dai militari di Strade Sicure. Individuare o creare un strada alternativa dove far passare i bus. Riportare legalità.

Proposte concrete e semplici da attuare. Proposte nate dall’esperienza di una persona che da sempre ha evidenziato i problemi del trasporto pubblico romano. Indicando soluzioni.

La vicenda di via Candoni porta a due domande.

Perché Atac e Roma si trovano nell’età delle pietre? Non solo quelle che colpiscono gli autobus Atac.

Anche quelle pietre che impediscono di risolvere i tanti problemi di Roma. Le pietre che inceppano la macchina amministrativa di Roma Capitale.

Possibile che per evitare il caos della sera della finale degli Europei, per  tagliare un canneto e mettere delle telecamere, serve la mobilitazione solitaria e preveggente della Quintavalle?

Roma è una meravigliosa città. La nostra Capitale.  Però è paralizzata.

Troppa burocrazia. Poca organizzazione. Pochi fondi e troppi fondi spesi male.

Evidentemente non può essere rinviata una totale riorganizzazione della macchina amministrativa di Roma Capitale. Tenendo conto della duplice natura di Roma.

Essendo la Capitale d’Italia la gestione dei servizi essenziali deve essere anche onere e onore dello Stato.

Atac, Ama, Acea, Polizia di Roma Capitale dovrebbero ricevere finanziamenti, supervisione e formazione dai competenti Ministeri. Perché la soluzione non è privatizzare le municipalizzate romane ma renderle ancora più pubbliche, statali.

Una Capitale europea del livello di Roma con l’immondizia per strada, con i bus presi a sassate, con una carente rete di trasporto pubblico, con grossi problemi di viabilità, non è solo un problema romano. E’ un problema nazionale.

La seconda domanda è dettata dalla logica. Perché professionalità importanti non vengono valorizzate?

Nello specifico Atac  poteva veramente permettersi il lusso di rinunciare alla passionale professionalità della Quintavalle? Il prossimo Sindaco di Roma  potrà permettersi questo lusso?

Non è questione di colore politico. Non è questione di simpatie. Quando hai grossi problemi hai bisogno di persone qualificate in ogni campo.

Altrimenti sei condannato a rimanere nell’età delle pietre.