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E così nuovo governo fu
di MICHELANGELA BARBA
Poca discussione sui curricula dei neoministri, moltissima sui loro abiti, anzi su un abito in particolare: l’ormai celeberrimo capo blu elettrico con le balze della nuova ministra per l’agricoltura, Teresa Bellanova, che prontamente risponde alle critiche circa l’asserita scarsa adeguatezza dell’outfit (twittando, of course): “La vera eleganza è rispettare il proprio stato d’animo: io ieri mi sentivo entusiasta, blu elettrica e a balze e così mi sono presentata. Sincera come una donna. #qualcosadiblu”
Lasciando – com’è più appropriato che sia – alla tavola di Luscher l’interpretazione del “sentirsi blu elettrico” (sulle balze, temiamo non possa essere d’aiuto), sarebbe buona cosa proporre alla ministra un ulteriore hastag e un ulteriore colore: #qualcosadinero
Nero come il lavoro di tante, troppe persone in Italia.
Nerissimo come lo è quello dei e delle braccianti agricole ancora oggi vittime del caporalato.
Delle donne romene abbiamo avuto modo di occuparci anche noi di Ebano. Di queste storie di violenza, umiliazione e abbruttimento, dove lo stupro è parte della routine quotidiana.
Racconta la troupe dell’ Espresso di avere trovato la situazione delle braccianti agricole campagne siciliane peggiorata- Se possibile – rispetto al loro servizio di qualche anno fa.
La neo ministra stessa arriva da un percorso di vita senz’altro in salita, bracciante a sua volta, avviata al lavoro dopo l’obbligo scolastico, ha fatto della lotta al caporalato l’oggetto del suo impegno, sindacale prima e politico poi.
A lei vorremmo chiedere di non dimenticare, nell’euforia blu del nuovo incarico, queste sorelle nella cui vita il nero fa da padrone.
A lei vorremmo chiedere di istituire una commissione di inchiesta sul fenomeno della manodopera importata in ambito intraeuropeo in condizioni disumane, una “manodopera” che ha nomi, cognomi, volti.
Volti di donne, in larga parte, che oltre al debito lavorativo sono tenute a prestazioni sessuali non volute, che si trovano ad abortire in una percentuale abnorme rispetto alle italiane sul territorio.
Chiediamo alla ministra di prendere un impegno ufficiale di fronte a loro, non come un ministro di fronte agli ennesimi questuanti ma da donna, da ex bracciante, da sindacalista di fronte a donne come lei.
#qualcosadinero
Un nero inaccettabile, un baratro per tutto il paese quante schiave che partoriscono figli che non vedranno crescere, figli dei “padroni” o di altri schiavi, però uomini, però dotati di quel tot di forza fisica in più che li mette in condizioni di sopraffare queste donne.
Chiediamo alla ministra di occuparsi di questa piaga sociale e di farlo con urgenza e determinazione.
Intanto, se qualcuno ha voglia di occuparsi di abbigliamento, si accomodi.
L’eleganza è…un problema secondario.