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Esteri

Aumentano le perdite ucraine, traballa il sostegno a Kiev

Situazione politica in Canada in riferimento al caso degli applausi alle Waffen SS, situazione politica in USA con la proroga di 45 giorni per lo shutdown, conflitto nel Nagorno Karabakh, Conflitto in Ucraina, elezioni in Slovacchia, vittoria del fronte contro il sostegno del conflitto in Ucraina, crisi in Kosovo

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Aree di crisi dal mondo n. 173 del 1-10-23

Canada

Lo scorso numero ha trattato lo scandalo dell’ovazione ricevuta da governo e parlamento, al reduce delle Waffen SS Galizia, il signor Hunka, arzillo novantenne di origine ucraina.

Accertato che combatté con i nazisti, che faceva parte del corpo che commise atroci massacri, le formazioni ucraine nazionaliste avevano partecipato con particolare zelo al massacro delle popolazioni ebraiche, polacche, di minoranze etniche come i Rom e anche di prigionieri di guerra sovietici, molti provenienti dall’odierna ucraina, civili accusati di essere comunisti.

Lo speaker della camera Rota si è dimesso, facendo da parafulmine al governo, i fiancheggiatori dei nazisti come la Freeland, non hanno fatto una piega e nemmeno Trudeau si è dimesso.

Le scuse da Trudeau rappresentano invece un altro caso di scandalo.

Si è scusato con le comunità ebraiche e polacche, Rom, persino LGBTQ+ che furono vittime delle SS, ma non lo ha fatto nei confronti delle decine di migliaia di cittadini ucraini-sovietici massacrati per la loro fede politica, quei morti per lui non sono un crimine, e non se ne è scusato, credo che la deriva folle che l’Occidente sta percorrendo sia ben rappresentata dalla condotta amorale di simili politici.

La doppiezza di Zelensky si è manifestata anche pochi giorni dopo, quando ha presenziato alla commemorazione delle vittime dei massacri di Babi-Yar, massacro svoltosi dal 29 al 30 settembre del 1941 poco fuori Kiev in cui i nazionalisti ucraini ebbero un ruolo principale come rastrellatori ed esecutori, ruolo ricordato anche in una bella serie tv di ZDF la tv tedesca. (Il disertore).

Un giorno applaude agli aguzzini, il giorno dopo piange le loro vittime…

https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/kiev-and-babi-yar

Inutile dire che non mi pare ci sia stata alcuna richiesta di scuse o dimissioni da parte del nostro governo, che pure di stragi ad opera delle SS ne ha subite e tante…

Congresso USA e Shutdown

All’ultimo minuto gli USA evitano i tagli a tutte le spese, che scatta automaticamente se superato il tetto al debito.

La mediazione per evitare ad un accordo è partita dallo speaker Kevin McCarthy, un accordo che procrastina di 45 giorni il tempo necessario a trovare un compromesso, ma nel frattempo i fondi per l’Ucraina, sono tutti bloccati.

Visto e considerato che i recenti aiuti arrivavano da nuove produzioni, che vanno pagate, ecco che i problemi per Kiev si fanno davvero gravi.

Se venissero a mancare gli aiuti, i Repubblicani al congresso non scherzano e se vedono violazioni sono di certo pronti alle denunce, e in USA non sono prese alla leggera.

Un anno elettorale in cui il conflitto peserà, una sconfitta in Ucraina per gli USA significherebbe la certa vittoria repubblicana, e questo lo sanno bene tutti.

Nel primo confronto tra i candidati repubblicani alle primarie, non si è presentato proprio Trump che ha un vantaggio abissale su tutti gli altri e che quindi non ha alcun interesse a confrontarsi con i perdenti.

Gli Usa quindi troveranno difficoltà crescenti nel fornire aiuti economici e militari all’Ucraina, aiuti a dir poco vitali per Kiev.

Gran Bretagna e scelte difficili.

Si paventa da parte britannica, l’invio di soldati come istruttori, direttamente in Ucraina, in maniera ufficiale e non sotto copertura.

Una situazione a dir poco preoccupante.

Grant Shapps, novellino al segretariato della difesa, forse non comprende appieno le implicazioni di questa scelta, sempre evitata dall’esperto suo predecessore Wallace.

La presenza di soldati in uniforme sul terreno di battaglia, che non è solo il fronte ma tutto il Paese, significa subire potenziali vittime da parte di attacchi russi, e a quel punto cosa farebbero?

Non è tutto, oltre all’invio di truppe vorrebbero anche inviare alcune navi nel Mar Nero, Turchia permettendo, anche questo esporrebbe i mezzi e tutti noi a un aumento esponenziale dei rischi di escalation.

https://www.theguardian.com/world/2023/sep/30/british-troops-could-deploy-to-ukraine-to-train-soldiers-says-grant-shapps

Conflitto nel Nagorno Karabakh

Arresosi l’Artsak, nella denominazione armena, la popolazione della provincia autonomista si è riversata in Armenia, sono ad oggi più di 100.000 i profughi registrati, le immagini dalla capitale Stepanakert ci propongono una città deserta, abbandonata velocemente dalla popolazione.

Aiuti dalla UE?

Nessuno.

Aiuti dagli USA?

Nessuno.

Una situazione surreale in cui l’occidente non può e non vuole prendere una posizione contro i responsabili di questo disastro umanitario, Azerbaigian ed Armenia.

Gli uni che hanno ripreso e vinto un conflitto iniziato dagli armeni nel 93 e che forniscono petrolio e gas alla UE, sono alleati di Israele e Turchia e quindi intoccabili.

Gli altri perchè coccolati e corteggiati dagli USA in funzione antirussa, che si sono anche avvicinati all’Ucraina, e pertanto intoccabili pure loro.

Gli unici che pagano sono pertanto gli abitanti armeni dell’Artsakh che abbandonano in massa le loro terre.

L’unica assistenza che ricevono al momento è da parte russa con le forze di pace che hanno difeso e accolto la popolazione nelle basi e da parte della popolazione armena. Davvero non si capisce come possa Pashinian mantenere il supporto della popolazione per la prossima tornata elettorale.

Conflitto in Ucraina

La Russia procede nel suo “isolamento” nel intrattenere incontri multilaterali con il resto del mondo, dopo l’Africa, l’Asia ecco i Paesi del Sudamerica.

Dal 29 settembre al 2 ottobre si svolge in Russia la prima conferenza parlamentare internazionale “Russia – America Latina”

Подробнее в ПГ: https://www.pnp.ru/top/v-moskve-startuet-mezhdunarodnaya-konferenciya-rossii-i-latinskoy-ameriki.html

segno evidente che non vi sia alcun isolamento russo nel mondo ma che esista solo sui nostri Media.

http://en.kremlin.ru/events/president/news/72401

Sul campo di battaglia si segnalano gli aumenti delle perdite subiti dalle forze ucraine.

In questa settimana sono stati colpiti diversi grossi depositi e magazzini di armi da parte della Russia.

Kiselovka, Kostantinovka, Karkov, Krivoi Rog, Nikolaev, Odessa, Kropyvnitsky, Smila, Uman, Vinnitsa, Nel settore di Ivano franzivsk addirittura abbiamo assistito ad un doppio sabotaggio, forse ad opera di forze speciali russe inserite molto in profondità nel territorio ucraino, o forse da parte di una nascente resistenza interna al regime ucraino, è stato fatto saltare un gasdotto e poco dopo, pesanti danni sono stati causati anche alla locale e strategica raffineria.

Da notare che sono stati rarissimi gli attacchi missilistici in questo settore a causa della pesante copertura aerea della zona, l’impiego di una squadra o più squadre di sabotatori o partigiani locali, sarebbe una vera novità nel conflitto.

Cherson

Sono proseguiti i bombardamenti russi sulla sponda destra del Dnepr dove gli ucraini sembrano accumulare forze.

Odessa

Colpiti i porti e le strutture fluviali lungo il Danubio, un piccolo drone geran sembra sia finito in Romania.

Orikov

L’esercito ucraino non è avanzato di un solo metro questa settimana, ora sta concentrando i suoi sforzi, con droni e artiglieria sul fianco sinistro delle difese russe, che causano innumerevoli perdite alle forze ucraine.

Nei recenti video dalle retrovie, chiamate non a caso “Bradley square”, sono state evidenziate le presenze di decine e decine di mezzi occidentali forniti a Kiev ed ora abbandonati distrutti lungo le strade.

I Russi hanno abbattuto per errore un proprio caccia SU35S, una grave perdita che è costata anche la vita al pilota. Fatto che si è già ripetuto altre due volte con due SU34.

Velika Novosolka

Non sono ancora riprese le ostilità sul fronte principale.

Anche qui nessun avanzamento ucraino per tutta la settimana, nemmeno un metro è stato recuperato.

Le pesanti perdite subite hanno impedito di proseguire gli attacchi sui fronti di Novodonetke e su Novomajorske.

Novomikailovka

L’esercito russo sembra essere molto attento a questo fronte, operano con droni per individuare truppe e magazzini e li martellano con pesante uso di FAB 500 e 250 che distruggono con grande precisione i bersagli designati. Non appare evidenziarsi una risposta ucraina su questo settore.

Artemovsk (Bakmut)

Le truppe ucraine hanno mantenuto l’iniziativa, ma la massicciata della ferrovia, come previsto, si rivela un pesante ostacolo per ogni assalto.

Si sono intensificati negli ultimi tre giorni gli attacchi ucraini, ma al momento si registrano solo aumenti di perdite, di personale e di mezzi.

Nelle ultime 72 ore gli ucraini hanno pero tre blindati Rosomak, alcuni Bushmaster, un T64BV, un T80BV, due caccia SU25, un elicottero Mi17.

Nel settore di Artemovsk si sta dispiegando nuovamente un pesante contingente Wagner di circa 10,000 soldati. https://military.pravda.ru/news/1891889-10_tysjach_boicov/

Dopo un incontro al Cremlino, è stato riconosciuto il nuovo referente della Wagner nel comandante

Andrei Troshev che supervisionerà anche gli arruolamenti del personale.

La Wagner manterrà la sua autonomia, ma ben inquadrata in una catena di comando militare russa.

Svatovo-Kupyansk

Il fronte tra Svatovo e Kupyansk vede una forte iniziativa russa, mentre gli Ucraini, nonostante i numerosi rinforzi inviati, subiscono l’azione di Mosca.

L’aviazione russa ha distrutto progressivamente tutti i ponti e pontoni di collegamento attraverso l’Oskil river che separa e in parte isola le formazioni ucraine al di qua, non si tratta di un grande corso d’acqua ma in vista delle piogge potrebbe rappresentare un ostacolo che rallenterebbe tutta la catena dei rifornimenti causando non pochi problemi a Kiev.

In questo settore potrebbe affluire una nuova armata russa, non si sa se per un avvicendamento delle unità al fronte o per tentare una spallata al fronte verso Kupyansk.

Il Presidente russo Putin, come ogni anno, ha firmato il decreto per la mobilitazione della leva militare, che la esiste da sempre.

Nulla di straordinario, ma per alcuni giornali italiani questo fatto è stato letto, sbagliando, come una nuova mobilitazione russa.

Aggiungo che i giovani di leva NON vengono impiegati per legge sui fronti del conflitto.

Slovacchia

In queste ore è stata ufficializzata la vittoria alle elezioni politiche del partito del ex Premier slovacco Robert Fico, quasi omonimo del ex presidente della Camera italiana, il quale ha basato l’intera campagna elettorale sulla necessità di sospendere ogni aiuto militare ed economico all’Ucraina ed il pugno duro contro l’immigrazione.

Il Primo Ministro ungherese Orban trova pertanto altri alleati nella UE.

Kosovo

Occhi puntati sull’evoluzione degli eventi ai confini tra Kosovo e Serbia dove Belgrado schiera l’esercito per spingere alla ragione l’autorità kosovara non riconosciuta dai serbi.

La NATO ovviamente sostiene le autorità kosovare.