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Esteri

L’offensiva ucraina a due settimane dal via… finora ZERO risultati!

la proposta di pace africana, l’incidente in Polonia con la sicurezza del Presidente sudafricano Ramaphosa, la situazione del conflitto tra NATO e Russia, Lo “scoop” del NYtimes.

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Aree di crisi nel mondo n.160 del 18-6-23

Kiev

Le pantomime del presidente Zelensky di fronte alla delegazione africana.

Non è stata risparmiata alla delegazione di leaders africani la sceneggiata del finto bombardamento russo, di cui nessuno ha traccia nei pressi della regione di Kiev.

Gli sessi diretti interessati hanno riferito alla stampa africana di non aver udito alcun allarme o esplosione se non due nel cielo frutto della contraerea ma di non aver visto scie di missili o altro che indicasse un attacco, e soprattutto le persone del posto passeggiavano tranquille.

https://www.sanews.gov.za/south-africa/frustration-delays-poland

Inoltre un grave caso è scoppiato con la Polonia che ha bloccato per 20 ore la scorta di sicurezza del Presidente Ramaphosa in territorio polacco minacciando addirittura il sequestro delle loro armi necessarie a assicurare al presidente sudafricano la necessaria copertura.

Ramaphosa ha proseguito comunque il viaggio con una scorta ridotta ma che , assicura il capo della sua sicurezza il maggiore generale Wally Rhoode, l sicurezza del Presidente è stata comunque assicurata.

L’esito scontato della proposta africana è stato lo scontro frontale con l’inamovibile rifiuto ucraino a trattare.

La posizione ucraina è stata poi presentata al Presidente Putin il giorno successivo dalla delegazione.

I dieci punti sono stati questi:

Entrambi i leader devono ascoltarsi a vicenda;

  • La guerra deve essere risolta attraverso negoziati e mezzi diplomatici;
  • Ci deve essere un’attenuazione del conflitto da entrambe le parti;
  • La sovranità dei paesi ai sensi della Carta delle Nazioni Unite e dei principi riconosciuti a livello internazionale dovrebbe essere riconosciuta;
  • Ci deve essere una garanzia di sicurezza per tutti i paesi coinvolti. Questo problema è stato sollevato da tutte le parti;
  • Il movimento dei cereali attraverso il Mar Nero deve essere aperto per rimuovere i blocchi in modo che le merci possano raggiungere i mercati;
  • Gli sforzi umanitari devono essere istituiti per coloro che sono stati colpiti dalla guerra;
  • I prigionieri di guerra devono essere rilasciati e i bambini restituiti in Ucraina;
  • Occorre ricostruire le distruzioni causate dalla guerra;
  • Ulteriori impegni dovrebbero essere tenuti per incoraggiare un maggiore dialogo attraverso l’Africa Peace Mission.
  • https://www.dailymaverick.co.za/article/2023-06-18-ramaphosa-presents-10-point-african-plan-to-end-russia-ukraine-war/

Punti di assoluto buonsenso che Zelensky ha respinto.

Altro argomento di discussione tra il leader sudafricano ed il Presidente russo è stato il prossimo vertice dei BRICS.

https://www.sanews.gov.za/south-africa/president-discuss-brics-summit-un-charter-president-putin

Tramontano quindi anche le pallide speranze legate alla missione africana.

Il conflitto dopo due settimane di offensiva ucraina

A 14 giorni dal suo inizio, l’offensiva ucraina langue.

Ancora non è stata raggiunta la prima vera linea di difesa russa, e le forze ucraine si muovono ancora nel terreno che i russi hanno individuato come difesa loro mobile e non strutturata.

In questo stanno dimostrandosi molto attivi.

Ci si attendeva, negli ambienti NATO, forse una certa arrendevolezza dalle prime linee russe, visto quanto accaduto presso Karkov, mentre assistiamo all’opposto, stanno opponendo una iniziativa che coglie di sorpresa i comandi della NATO e causa inevitabili e pesanti vittime alle forze russe.

Sono proseguite numerose le perdite di materiali e mezzi da parte di Kiev.

Grande lavoro per l’aviazione russa che si muove di fatto indisturbata sui fronti, stanno svolgendo decine di missioni al giorno e senza alcuna perdita di mezzi.

Al contrario i danni inflitti agli ucraini sono significativi.

Stando ai recenti rapporti del ministero della Difesa Russo, gli ultimi assalti ucraini sarebbero stati compiuti principalmente da unità di fanti coperti da cortina fumogena.

Velika Novosolka

immagine del fronte di Velika Novosolka, mappa elaborata dall'autore e di libero uso

Sul fronte di Velika per esempio, il conteggio di villaggi finora presi dagli ucraini è fermo a 5 come la settimana scorsa, non sono riusciti finora a scendere sotto Makarovka.

Le truppe ucraine più avanzate si sono anche arrese a quelle russe che non hanno mollato la presa sul territorio.

Aggiustamenti del fronte sono segnalati dal lato russo ma vanno ancora confermati.

Nella mappa la situazione di questa settimana.

Fronte di Orykov

mappa di Orykov, elaborata dall'autore e di libero uso

La più potente offensiva è in corso sul fronte sinistro delle difese russe.

Presso Kamianske, dove alcuni villaggi, parliamo di circa 20 case ciascuno, sono oggetto di contesa.

Dopo alcuni giorni sembra che gli ucraini siano riusciti ad impossessarsi di Lobkovo, mentre si combatte ancora per Pyathikatky e l’attacco ucraino invece è stato fermamente respinto presso Zherebyanky.

Nomi mai sentiti prima d’ora, il tutto si svolge in un fronte profondo dal chilometro ai due chilometri e mezzo, non di più.

A sud di Orykov, in direzione di Rabotino, vi è un altro fronte attivo, dove una colonna corazzata ucraina ha tentato di incunearsi nelle maglie delle formazioni russe che hanno reagito con fuoco di artiglieria, aviazione e droni suicidi che hanno colpito molto mezzi. Al momento lo scontro è ancora in corso, iniziato nelle prime ore della giornata ancora non si è concluso.

Il bilancio di queste settimane iniziali

L’offensiva ucraina è in pieno svolgimento, il numero delle brigate impegnate in prima linea da parte ucraina è inequivocabile, l’elevato numero di caccia perduti nei primi giorni, e che oggi sono di fatto spariti, forse terminati, ci dice chiaramente che lo sforzo bellico sia in pieno svolgimento.

Chiaramente specifico che il potenziale ucraino sia superiore a quello finora impiegato, ma l’aumento costante di unità e mezzi punta al massimo sforzo che dovrebbe arrivare alla fine della settimana o della prossima.

Finora, a fronte delle pesanti perdite subite, i risultati raggiunti sono prossimi allo zero e non compensano nemmeno in prospettiva le perdite che gli ucraini hanno pagato in termini di mezzi e soldati lasciati sul campo di battaglia.

Scoop del NYT

https://www.nytimes.com/interactive/2023/06/16/world/europe/ukraine-kakhovka-dam-collapse.html

Il NYTimes si è lanciato nell’affermare di avere le prove della responsabilità russa dietro il cedimento della diga di Novo Lalovka.

Incuriosito ho letto l’articolo e ne ho tratto le mie conclusioni come vedrete nel video che ho realizzato e inserito proprio qui sopra nell’articolo.