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Esteri

Golpe Giudiziario in Ecuador: Attacco alla Sovranità e alla Giustizia Progressista

La polizia ecuadoriana ha forzatamente fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito, venerdì sera, e ha arrestato l’ex vice presidente ecuadoriano Jorge Glas, poche ore dopo che il governo messicano gli aveva concesso asilo politico.

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Di Maddalena Celano

Questo 6 Aprile 2024, la polizia dell’Ecuador è entrata con la forza nell’ambasciata del Messico a Quito, dove si trovava rifugiato l’ex vicepresidente Jorge Glas, al quale il governo del Paese del nord aveva concesso asilo politico.

La polizia ecuadoriana ha forzatamente fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito, venerdì sera, e ha arrestato l’ex vice presidente ecuadoriano Jorge Glas, poche ore dopo che il governo messicano gli aveva concesso asilo politico.

In questo modo, il governo del presidente ecuadoriano Daniel Noboa non solo viola la sovranità dell’incrocio diplomatico messicano e il diritto internazionale. Ha anche sequestrato l’ex vice presidente Glas, che già aveva ottenuto asilo dal governo messicano.

Il presidente messicano, Andrés Manuel López Obrador, ha descritto l’evento come una violazione del diritto internazionale e della sovranità messicana e ha ordinato la rottura delle relazioni diplomatiche con il governo dell’Ecuador.

Video diffusi sui social media hanno documentato l’irruzione delle forze di sicurezza ecuadoriane, seguita dalla partenza dal palazzo diplomatico di almeno un veicolo blindato scortato da decine di agenti di polizia.

Roberto Canseco, capo dell’Ufficio per gli Affari Consolari e Politici e incaricato dell’ambasciata messicana, ha confermato l’irruzione della polizia ecuadoriana presso la legazione diplomatica: “A rischio della mia vita, ho difeso l’onore e la sovranità del mio Paese”, ha dichiarato.

Poche ore prima, il Ministero degli Esteri ecuadoriano aveva emesso un comunicato in cui affermava che non avrebbe rilasciato un salvacondotto per l’ex vicepresidente Jorge Glas, il cui richiesta di asilo politico era stata accettata dal Messico.

L’Ecuador ora si trova di fronte a un’assalto senza precedenti alla giustizia e alla democrazia progressista, con gli ex-leader Jorge Glas e Rafael Correa nel mirino di una controversa operazione giudiziaria. Questo attacco, condotto da forze interne ed esterne, minaccia di compromettere i principi democratici e sovranisti della nazione. Questa feroce offensiva non è altro che un tentativo di colpo di stato giudiziario! Le forze oscure dell’oligarchia e dell’imperialismo stanno cercando di dettare legge e ordine, cercando di fermare il progresso e la giustizia sociale che gli ecuadoriani hanno tanto duramente conquistato.

Le accuse mosse contro Glas e Correa sono infondate e politicamente motivate. Si tratta di una persecuzione politica mascherata da una farsa giudiziaria, orchestrata da coloro che temono il potere del popolo e cercano di piegarlo alla volontà delle élite privilegiate.

Glas è stato accusato ingiustamente e incarcerato, solo perché ha difeso gli interessi del popolo contro le forze dell’oscurantismo. Correa è stato diffamato e perseguitato, solo perché ha portato avanti politiche di inclusione sociale e progresso economico, che hanno sollevato milioni di ecuadoriani dalla povertà.

Ma il popolo ecuadoriano non sarà piegato! La resistenza è il suo grido di battaglia, e continueremo a combattere per la giustizia, la democrazia e la sovranità nazionale. Non permetteremo che il golpe giudiziario metta fine alla lotta per un Ecuador libero, progressista e solidale.

Chiamiamo tutti i progressisti, i rivoluzionari e i difensori della democrazia a schierarsi dalla nostra parte, a condannare questo golpe giudiziario e a difendere i leader e il movimento progressista ecuadoriano. La solidarietà internazionale è la nostra forza, e insieme possiamo sconfiggere i nemici della rivoluzione e della giustizia sociale.

Jorge Glas, ex vicepresidente, è stato costretto a cercare rifugio nell’ambasciata messicana, mentre Rafael Correa, ex presidente e leader del movimento progressista, ha dovuto lasciare il paese per evitare la persecuzione politica orchestrata dai suoi oppositori.

 Glas è stato imprigionato sulla base di accuse discutibili, apparentemente per il suo ruolo nella lotta contro la corruzione, mentre Correa è oggetto di una campagna diffamatoria che mira a minare il suo legato di inclusione sociale ed economica.

Le azioni giudiziarie contro di loro riflettono una tendenza più ampia verso il golpe giudiziario, con le forze reazionarie che cercano di indebolire il movimento progressista e di imporre la loro agenda retrograda. Questo è un pericolo per la democrazia in Ecuador e un affronto ai principi di sovranità nazionale e giustizia sociale.

Tuttavia, la resistenza è viva e forte. Molti ecuadoriani continuano a difendere i principi della rivoluzione bolivariana e a opporsi alla manipolazione politica e giudiziaria. La solidarietà internazionale è cruciale in questo momento critico, con molti progressisti di tutto il mondo che si uniscono alla causa per difendere la democrazia in Ecuador.

In conclusione, il golpe giudiziario in corso in Ecuador richiede una risposta energica da parte dei progressisti e dei difensori della democrazia. L’Ecuador non può permettere che le forze reazionarie minino i suoi principi fondamentali. La lotta per la giustizia e la sovranità continua, e insieme possiamo respingere questo attacco alla democrazia e al progresso. Viva l’Ecuador libero e progressista!