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Gli Ucraini iniziano a disporsi in campo

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Aree di crisi nel mondo n. 154 del 30-4-2023

Segnali di inizio operazioni

Fronte di Zaporije e Cherson

In questi giorni abbiamo avuto le conferme di alcuni segnali che rappresentano le fasi di preparazione e propedeutiche all’inizio della attesissima offensiva ucraina.

Il primo segnale importante è stato il progressivo spostamento delle difese aeree a ridosso del fronte.

Questa parte è stata evidenziata, purtroppo per gli Ucraini, dai video diffusi da fonti russe della distruzione di numerosi sistemi di difesa aerea.

Tra i sistemi distrutti abbiamo osservato dei droni Lancet colpire e distruggere 4 lanciatori S300, sistemi a medio e lungo raggio, arrivano a coprire distanze massime teoriche di 200Km, il sistema S300 si compone di differenti tipologie di missili, grazie a questa modularità può coprire differenti distanze, dai 40 Km con missili molto veloci e maneggevoli 5V55K, i 75 Km con i missili 5V55R, i 90 Km con i missili 5V55RUD, i 150 Km con i 48N6E e infine arrivare a 200 Km con i missili 48N6E2, tutti i lanciatori S300 sono stati distrutti nella regione di Cherson.

È stato distrutto un sistema Buk M1, sistema a medio raggio che copre i bersagli fino a 40 Km di distanza, si trovava in transito nella regione di Zaporije in direzione sud dalla città capoluogo.

Un sistema TOR, cingolato lanciamissili in verticale a corto raggio, copre distanze fino a 15 km.

Due mezzi antiaerei OSA sono stati distrutti sempre tra Cherson e Zaporije, gli Osa sono sistemi a corto raggio, il 9K33 ha una gittata massima tra i 12 ed i 15 km a seconda della versione.

Perchè le forze armate ucraine stanno spostando in avanti i sistemi di difesa aerei?

Alcuni analisti hanno giustificato questa scelta con l’esigenza di colpire le bombe plananti guidate russe che stanno colpendo in profondità il territorio ucraino sui vari fronti, ma in realtà ritengo che questa decisione risponda ad una esigenza più profonda, direttamente collegata alla prossima offensiva, garantire un ombrello di copertura antiaerea alle truppe che si stanno concentrando in prossimità dei fronti e in seguito attaccheranno le linee russe.

Una copertura aerea è prioritaria in quanto avanzando altrimenti sarebbero del tutto scoperte e in balia delle forze aerospaziali russe.

La tipologia di mezzi distrutti ci presenta una copertura integrale in spostamento, sistemi da lungo raggio a corto raggio, esistono anche sistemi di difesa di punto, oltre ai manpads, ve ne sono forniti da diversi Paesi, quali GB, USA e anche Italia.

Il tutto è chiaramente finalizzato a dare copertura alle forze in movimento e non certo a colpire bombe plananti scopo per cui il TOR e l’S300 o l’OSA non si sono dimostrati assolutamente efficaci nel farlo.

Durante questa settimana sono stati registrati movimenti di mezzi, materiale e truppe attraverso il fiume Dnepr.

Rifornimenti di combustibile per i mezzi, munizioni, rifornimenti, posti di comando si stanno schierando a nord della linea del fronte di Zaporije, gli Ucraini sembrano dispiegare la loro massa critica in questo settore, o almeno finora è il settore dove si è osservato questo movimento.

Nella regione di Zaporozhye si è tenuto un addestramento completo con unità di riserva per entrare nell’area designata e organizzare le comunicazioni sul campo.

Un battaglione della 116a brigata meccanizzata del 10 ° corpo d’armata delle forze armate ucraine è arrivato nel settore Orekhovsky .

Il comando della 128a brigata di fucilieri delle guardie ha iniziato a spostare i gruppi d’assalto in prima linea.

Una delle unità della brigata è arrivata a Shcherbaki .

A Omelnik è stato attrezzato un posto di comando avanzato.

L’altro giorno, i segnalatori ucraini hanno stabilito un canale di comunicazione chiuso tra 108 ° e la leadership del paese in Kiev per l’interazione al momento dell’offensiva.

I paracadutisti della 46a brigata aviotrasportata delle forze aviotrasportate dell’Ucraina sono stati schierati nel settore di Gulyaipol .

Un gruppo di forze speciali ucraine è arrivato sulla linea Belogorye-Charivnoe .

Gli gruppi di cecchini SSO approntano punti di fuoco in prima linea.

Negli ultimi giorni, carburante, munizioni ed equipaggiamento militare sono stati attivamente trasportati attraverso l’isola di Khortytsya in direzione Zaporije .

Anche agli aeroporti Shirokoye e Dolgintsevo vicino a Zaporozhye e Krivoy Rog sono stati raggiunti da ulteriori aerei tattici Su-25 e MiG-29 da una base a Starokonstantinov.

Anche da parte russa vi sono significativi segnali.

Nelle retrovie sono segnalai movimenti di mezzi e truppe, non a ridosso del fronte però, restano defilati nelle retrovie.

Questa è una tipica disposizione difensiva, restare indietro, al sicuro dal fuoco dell’artiglieria pesante, pronti a intervenire sui fronti dove si palesi la maggiore attività nemica.

Altro segnale importante è la dispersione dei depositi anche dalle retrovie.

Attraverso ricognizioni fotografiche e testimonianze, diversi grandi depositi di mezzi e materiali presso il territorio della Crimea in Russia, sono stati svuotati.

Il recente attacco con droni da parte ucraina ad un deposito di carburante navale russo in Crimea ne è un esempio, una decina di droni sono stati inviati a compiere la missione, otto sono stati abbattuti ed un paio di loro è arrivato a bersaglio danneggiando due serbatoi che hanno rilasciato il carburante, pesante naftone, mentre altri due hanno subito leggeri danni, in poche ore è stato spento il tutto grazie ai sistemi schiumogeni dei vigili del fuoco.

La ragione di questo è presto detta, in vista di una potente offensiva, i depositi principali del nemico divengono obiettivi principali e prioritari, pertanto devono essere mantenuti vuoti e i contenuti dispersi in molti depositi più piccoli in modo ca moltiplicare la capacità di sopravvivenza degli stessi e complicare il lavoro di intelligence nemica.

I velivoli della NATO, si alternano con assiduità nel monitorare il territorio russo, anche se i droni, come Forte 12, restano sopra al territorio della NATO, in genere, mentre il sorvolo del Mar Nero viene eseguito da velivoli con equipaggio e credo anche scortati da caccia NATO armati.

Si ricorda che Forte 12 è uno dei droni che fanno base presso Sigonella.

La macchina bellica ucraina quindi è in fase di posizionamento per l’ora X.

Ricordiamo che il recente maltempo ha causato un ritorno del fango su diversi settori interessati da una eventuale offensiva e pertanto occorreranno almeno 5/6 giorni per migliorare la situazione e essere sicuri che i pesanti carri occidentali, non ancora segnalati al fronte, non debbano impantanarsi alla prima fossa attraversata.

Le piogge sono un problema importante perchè proseguono anche se in forma lieve, a mantenere bagnato il terreno e quindi fangoso, troppo forse per i cingolati occidentali come il Bradley che è stato progressivamente molto appesantito per migliorarne la protezione, ma che pertanto necessita di terreno compatto.

Artemovsk

Dalla settimana scorsa segnaliamo nuovi progressi russi che hanno dimezzato il settore sotto controllo ucraino.

Se la settimana scorsa era circa il 20% della città, al momento possiamo dire che sia pari o inferiore al 10%.

Posto entrambe le mappe, della settimana scorsa e quella attuale.

Al momento la ridotta ucraina è compresa nel complesso di palazzi alti dove si trovano anche alcuni edifici scolastici o universitari, più ad ovest c’è un ex ospedale ora adibito probabilmente a comando da parte ucraina.

Ripeto, il controllo della città è ormai in mano russa, il margine periferico mantenuto da Kiev è un mero valore simbolico per non lasciar dire ai Russi che hanno il controllo della città.

Di certo le truppe della Wagner sembrano procedere senza fretta, con il consueto ritmo, il loro Leader Prigozyn sembra lamentarsi sempre, una volta per l’artiglieria l’altra per le munizioni, ma di certo se gli mancassero davvero non avanzerebbe di un metro.

Kiev comunque insiste nel sacrificare le sue truppe per difendere questa ultima ridotta perchè vorrebbe probabilmente che la sua caduta coincidesse con l’inizio dell’offensiva, in modo da diluirne il negativo impatto emotivo, ricordiamo le decine di migliaia di soldati che i comandi ucraini hanno sacrificato per difendere in condizioni assurde la linea del fronte, e confonderne il contraccolpo con tutta l’informazione sulla controffensiva che sarà in corso.

Pertanto faranno di tutto per prolungare il più a lungo possibile la loro insensata resistenza.

Crisi diplomatica tra Polonia e Russia

Inaudita violazione di ogni trattato sulla sovranità diplomatica da parte della Polonia, che ha invaso il territorio dell’ambasciata russa a Varsavia per occupare una scuola russa creata su territorio assegnato all’ambasciata, di fatto territorio russo.

Non ricordo prima che sia mai avvenuto nulla di tanto grave.

Altrettanto grave ritengo che sia il modo in cui la notizia viene data in Italia dai media di massa, la scuola viene indicata come “vicina “ all’ambasciata, lasciando intendere che non fosse su terreno attinente la stessa ambasciata mentre non è affatto così ed la cosa è di una gravità enorme.

Quest’ala del complesso diplomatico era stata infatti adibita a scuola per i figli dei dipendenti, del personale diplomatico e di quello militare in servizio presso l’ambasciata, ecco perchè era stata creata entro il confine protetto dagli accordi diplomatici.

Trovo assolutamente illegale il contegno e l’operato polacco, che si spinge oltre ogni possibile giustificazione, andrebbe assolutamente stigmatizzato da parte del nostro ministero degli esteri un simile comportamento e andrebbe portata la nostra solidarietà al personale diplomatico russo tramite l’ambasciata.

Se dimentichiamo i principi sacri della diplomazia lasciandoci andare ad atti criminali come i Polacchi o non li denunciamo allora diveniamo complici di tale scempio della nostra grande tradizione di alta diplomazia, ma d’altronde abbiamo avuto come ministro degli esteri Di maio per cui…