Inchiesta
Situazione operativa sui fronti libici del 12-4-2019
di STEFANO ORSI
Nei link troverete gli aggiornamenti pubblicati sulla mia pagina FB con mappe, foto e filmati per approfondire gli spostamenti.
Aggiornamento flash dai fronti libici 5 e 6-aprile-2019
Tripoli
Cosa sta succedendo oggi.
Le notizie di ieri davano infatti le forze d Haftar come vicine alla cerchia urbana di Tripoli, dopo aver conquistato diversi check point lungo la litoranea tra Tripoli e Al Zawiyah, al che tutte le forze legate al Presidente Fayez al Serraj si sono dovute mobilitare, oltre alle milizie presenti in Al Zawiyah, si sono mosse i temibili combattenti di Misurata che in poche ore si sono portate sul posto bloccando le brigate delle forze di Haftar e riconquistando i check-point perduti, i prigionieri dell’LNA, sono quindi stati condotti nella vicina Al Zawiyah ed incarcerati in attesa di eventuali scambi
Anche questa volta , quindi la situazione si è risolta nel giro di poco tempo, ma resta il fatto che la posizione delle milizie LNA di Haftar, cingano quasi in una sacca sia Tripoli che Misurata. I pozzi di petrolio a sud del Paese sono stati più volte contesi, conquistati e ripresi più volte nel mese di febbraio, in cui i combattimenti hanno visto come obbiettivo i pozzi della regione di Sabha, ora saldamente in mano del Lybia National Army (LNA) di Haftar.
Ieri era stata anche catturata la città di Gharian località strategica per riunire e collegare meglio le forze LNA presenti nell’occidente del Paese con quelle nella Cirenaica.
Dato che le milizie Tabu, che controllano il sud al confine con il Ciad ed il Sudan sembrano sostanzialmente appoggiare l’LNA, le attenzioni militari si sono spostate ora nel chiudere le zone ad occidente da ogni collegamento via terra con Tripoli per poter controllare gli accessi con i Paesi confinanti.
Nei mesi scorsi la penetrazione fino all’aeroporto Internazionale da parte di una brigata LNA si era conclusa con un nulla di fatto e ora anche Gharian pare sul punto di essere abbandonata dopo la sa conquista.
È quindi evidente che queste iniziative siano molto mal preparate e forse siano più atti dimostrativi che non reali offensive belliche.
Di sicuro in vista degli appuntamenti programmati per dare una svolta politica alla guerra che dura ormai da otto anni, la situazione non sembra essere delle migliori.
Giorno 5- 4-2019
I combattimenti nel pomeriggio hanno preso una piega inattesa, le forze leali a Tripoli, sembravano sul punto di riprendere il controllo di Gharian, invece hanno ceduto di schianto, probabile si siano trovate già di fronte i rinforzi inviati dal gen. Haftar.
Dopo aver incassato l’urto della fanteria della cirenaica, non sono riuscite a recuperare una linea difensiva e sono state incalzate e forzate al ritiro di molti Km, tanto che d’improvviso le LNA si sono trovate a ridosso dell’Aeroporto internazionale della Capitale.
Ne è scaturita una battaglia di grande intensità durata fino a questo pomeriggio.
Giorno 6-4-2019
Le difese fedeli a Serraj hanno dovuto lasciare l’aeroporto all’LNA e ritirarsi ancora.
Altre iniziative di Haftar sono state la puntata a nord ovest della capitale, presso la base check point 27 già contesa l’altro giorno sulla litoranea tra Tripoli e Al Zawiyah, una colonna di rinforzi è giunta scortata da caccia mig 23 in volo, e le avanguardie stanno ora combattendo presso due strade strategiche in quanto portano presso i quartieri periferici della capitale, Salah Aldeen e Ayn Zharaa.
Se riuscissero a prendere questi quartieri si troverebbero a diretto contatto con il centro storico della Tripoli vecchia ad un passo dai palazzi del governo e nella possibilità di cingere d’assedio la Capitale tagliandola fuori da rinforzi provenienti da Sirte o Misurata. Una mossa importante portata a termine ieri dall’LNA di Haftar è stata la conquista di Tarhuna, ad est della principale linea di avanzamento, coprendo in tal modo il fianco destro delle sue forze impegnate nell’avanzata.
https://www.facebook.com/SakerItalia/posts/2120602961328437?__xts__%5B0%5D=68.ARAHtJABUorT_n2ExftQn7cml6fZ163XuEDgT7dU8oW72EzEPEufFLq2DGEmwilS3tXthgSwXMtqvG_BWsUilWBt9J81tE_zTTbxfDfBQbR7xj29h6sddJiXoFR67BwHxlk4Y5aDaec5P6_OnQAuj7vhdkrP_udPDnvTaIpI6TTuPt4AkXDXwGwZiupcboWMdtbrd0Vg–5yFx2jYwDHStSTYJov2cPinKFu_5BRaM5DCaoqsjjQDrBmgMRhzzUOSyWl0HA7B3512fKMcy4BBIXRkkFL9BPa-m7_GhcZlknqbAYalGHELRNkFx7wIGWLDGXr-XV7Giy3_5i9JVgXdh7M8g&__tn__=K-R
Aggiornamento flash dai fronti libici del 7-4-2019
Tripoli
Proseguono i combattimenti tra le truppe del generale Haftar, l’LNA, e le forze fedeli a Tripoli le GNA, principalmente sostenute dalle milizia di Misurata.
Questa mattina l’aeroporto internazionale è stato riconquistato dalle forze governative di Serraj mentre l’avanzata verso i quartieri alla periferia di Tripoli, di Salah Aldeen e Ayn Zarah sono state bloccate dopo aspri combattimenti.
Sono stati segnalati diversi raid aerei da ambo le parti, per ora nessuno sembra puntare alla supremazia aerea ma si alternano nel colpire le forze di terra.
Dalle milizie di Haftar sono partite diverse salve di razzi Grad diretti contro le posizioni difese dalle GNA.
Ieri pomeriggio l’ENI ha dato ordine di evacuare il personale italiano dagli impianti ed uffici.
Oggi abbiamo notizia di personale militare in movimento sulla costa , sembra per evacuare del personale in servizio nella Capitale libica, nel video potete osservare gli Hovercraft al momento della loro partenza dalla costa libica.
https://www.youtube.com/watch?v=8c0IelvhMzs
La controffensiva delle milizie GNA pare aver sottratto l’iniziativa alle LNA, ma una valutazione più attenta suggerisce che le LNA abbiano problemi legati alla logistica dei rifornimenti e dei rinforzi costretti ad un percorso molto più lungo rispetto alle GNA.
Potremmo quindi vedere a breve riprendere l’iniziativa offensiva verso il centro di Tripoli.
https://www.facebook.com/SakerItalia/photos/a.706447462744001/2121927764529290/?type=3&theater
Aggiornamento flash dai fronti libici n. 2 del 7-4-2019
Tripoli
Il generale al Mismari, delle LNA ( forze di Haftar Esercito Nazionale Libico) ha dichiarato che i contrattacchi contro le linee avanzate delle sue forze di fanteria sono falliti, e che stanno ora avanzando verso i quartieri di Ayn Zharah e Salah Aldeen.
Sono stati avvistati diversi convogli di rinforzi e rifornimenti diretti verso il fronte di Tripoli, segno che il rallentamento delle operazioni delle forze di Haftar potesse veramente dipendere dall’eccessiva lunghezza della catena logistica, vero suo tallone d’Achille al momento.
Già esaminando i fronti siriani abbiamo sempre constatato come la logistica rappresenti il nemico principale di un attacco, se i rifornimenti di carburanti e munizioni sostengono costantemente la pressione offensiva, un attacco può avere possibilità di riuscire, viceversa mai.
A tal proposito, oltre ai rinforzi giunti nella città recentemente conquistata di Gharyan, sono stati avvistati sulla via dei fronti di Tripoli, sempre per le LNA, dei veicoli facenti parte del sistema di difesa aerea SA-6 “Gainful” (nomenclatura NATO) di produzione sovietica e il cui nome corretto sarebbe 2K12 “Kub”, nella nostra foto è inquadrato un radar mobile tipo SURN 1S91 le due antenne che potete osservare sono due tipi di radar indipendenti uno di acquisizione, quella inferiore, la 1S11 e una di illuminazione ad onda continua, quella superiore, entrambi indipendenti l’una dall’altra, si tratta di sistemi antecedenti lo sviluppo dei sistemi Buk, e sono risalenti agli anni 60-70.
https://www.facebook.com/SakerItalia/posts/2122342087821191?__xts__[0]=68.ARC9t2g92eGOc658F1QbcouaeWeebbA1P5RReJTjteE8mq5D4x5-7ahPVgcg8c5R2T7B1J-80Z9-gqDiuxggQSUp9WV4s4Vr0aJ5Eb_zmF0h2UuqkPQeo3qJ_92XQuuT1X0cdmBf8wlGzxbDyHy7t7-7Gu_TwTY7grpkHk2DIFJcxplE9ssVfgZXRzMJFQ69Aycqdyjpd5pHOua4iDuduVH-BN9IvTt5sAiWRGkM5QLlCeJ0ARI54VT5ziRzYYsSPX5IUKkf-faurTQNZHe2SoIOHGsvn64NTRjN3WDxbjtOoB05h_g4V7JLZ7Hk0a_NzttnHCkwE_sIUQE8rA1M1H0GZQ&__tn__=K-R
Aggiornamento flash dai fronti libici pomeriggio del 8-4-2019
Tripoli
L’offensiva di Haftar langue, sono sempre più probabili i problemi di rifornimenti, l’iniziativa pare passata ormai alle milizie fedeli a Serraj.
Ieri sera iniziavano ad arrivare le prime segnalazioni di milizie di Misurata entrate in Al Aziziyah poi le prime foto, in seguito si sono spinte ad Al Hira, molto vicine a Gharyan, che per ora resta molto ben difesa da truppe fresche giunte ieri.
Si moltiplicano gli appelli a fermare l’offensiva, ha fatto sentire la sua presenza anche Pompeo “magno” dagli USA, intimando ad Haftar di fermare l’offensiva.
Attendiamo gli sviluppi del pomeriggio
https://www.facebook.com/SakerItalia/photos/a.706447462744001/2123253247730075/?type=3&theater
Vi invito a visionare la video Sitrep di questa settimana realizzata in collegamento con Sacha Picciotto
“In questa puntata ci muoveremo dalla Libia alla Siria. Vedremo nel dettaglio le recenti avanzate del LNA di Haftar ai danni del GNA di Serraj. Nuove apparecchiature anti-aeree sono state preparate in Siria ed è stato intravisto il caccia su-57 sulle piste siriane.
Iscrivetevi al canale Youtube, grazie!”
https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=jVN4E1xQ5Hs
Aggiornamento flash dai fronti libici del 9-4-2019
di STEFANO ORSI
Tripoli
Riprende l’iniziativa l’LNA di Haftar, e riprende l’avanzata sulle tracce delle scorse , sempre lungo le vie di comunicazione interne alla città che portano ai quartieri di Salah Aldeen e di Ayn Zarah.
a sx è già stata presa la base missilistica, non penso in uso, e stanno combattendo anche nella successiva, la base militare di Yarmouk.
A dx l’avanzata procede bene, e le forze sono prossime al quartiere obbiettivo dell’avanzata.
Aeroporto internazionale, nuovamente in controllo delle forze LNA di Haftar.
Dato lo stop di ieri e la nuova iniziativa di oggi, direi proprio che fossero i rifornimenti mancanti ad aver suggerito lo stop al comando LNA, oggi devono essere stati riforniti a dovere e riprendono l’avanzata.
Anche Al Sawani sarebbe caduto in mano di Haftar, brutto segnale per le forze GNA che sono andate a sud verso Gharyan.
Aggiornamento flash dai fronti libici del 10-4-2019
Tripoli
Non si arresta la nuova offensiva LNA (Haftar) partita ieri pomeriggio, ormai le forze avanzate hanno raggiunto i quartieri di Ayn Zarah e Salah Aldeen.
Partendo dal fronte destro, le forze di Haftar stanno combattendo per prendere la base militare 42 e sono praticamente dentro il quartiere che li porterà a diretto contatto con il centro di Tripoli.
Le difese della città, non pare riescano a fare altro che ritardare e frenare un po’ la loro marcia.
Fianco sinistro, qui i combattimenti sono aspri, ieri stavano contendendo alle GNA la base militare di Yarmouk, oggi è stata messa sotto totale controllo, ma le forze avanzate sono ora dentro la base Al Dabali, poco più avanti, se riescono a entrare e catturare caserme che hanno punti fortificati approntati per la difesa, significa che non riescono a trovare una linea di per opporre resistenza, manca evidentemente un reale coordinamento delle forze sul campo, che una volta contattate dai nemici oppongono una qualche resistenza per poi ritirarsi ed arretrare, di questo passo, se le difese reggono a questo ritmo, domani le forze di Haftar saranno comunque a diretto contatto del centro storico della Capitale.
Le parole del generale Abdel Basset Marwan, comandante delle forze di Tripoli che afferma che le sue truppe stiano avanzando su tutti i fronti, lo ergono a furor di popolo alla carica di comico nato, meglio di lui solo l’allora portavoce del ministero della difesa iracheno Alì, detto appunto il comico.
Anche la controffensiva dell’altro giorno che era giunta a lambire Gharyan è defunta, con la ripresa dell’avanzata dei cirenaici, le forze presso Al Hira sono state richiamate e riposizionate velocemente a difesa di Al Aziziyah, di Al Sawani e gettate nella mischia dell’Aeroporto internazionale per tentare una resistenza sulla posizione.
Al momento però le forze LNA, come vedete nel video allegato, lambiscono la periferia di Al Aziziyah, hanno catturato la base della 4 Brigata, e sembrano, il condizionale è d’obbligo, nuovamente in controllo sull’Aeroporto.
Si iniziano a diffondere voci su defezioni e fughe di esponenti del Governo Serraj, mentre dall’Italia non un fiato si ode.
Pare che forze speciali francesi affianchino a Gharyan il comando LNA dove si trova il comandante dell’operazione il maggiore gen. Al Mismari, naturalmente non possiamo confermare questa presenza, ma il fatto che circoli questa voce è preoccupante.
Iniziano a pesare sulla popolazione civile di Tripoli i combattimenti, naturalmente si sono sospesi i normali canali degli approvvigionamenti, pertanto presto la penuria di generi di prima necessità degenererà in emergenza.
Questa sera si è diffusa la notizia dell’abbattimento di un caccia di Misurata in missione su Tripoli, l’abbattimento è stato attribuito alla Brigata 166 delle LNA anche se smentito dalle forze GNA.
Considerazioni: Appare ormai sempre più chiaro che la linea che separa i ripiegamenti delle GNA da una vera e propria “rotta” sia ormai davvero sottilissima e pronta a scomparire del tutto.
Le milizie che difendono Tripoli sono per lo più di Misurata, non sembrano finora dotate di grande determinazione, da alcune segnalazioni sembra abbiano anche fatto uso di migranti dell’Africa sub sahariana, probabilmente arruolati nei campi di raccolta.
L’unica azione di vera controffensiva ha fallito l’obbiettivo di riconquistare Gharyan privando della base la fanterie d’assalto LNA pertanto sono state costrette a ritirarsi sulle loro posizioni.
La situazione per il governo di Tripoli non è difficile, è disperata.
Credo che Serraj possa avere un aereo o una barca pronti per la sua partenza rapida dal palazzo del governo dove fino ad oggi a ricoperto il ruolo di Presidente del Paese quando in realtà non era che il sindaco di Tripoli o poco più.
Questo è il cavallo su cui a suo tempo ha puntato Renzi prima e Gentiloni poi, e anche queste scelte nefaste le mettiamo in conto a loro.
Quanto a Macron vedremo a breve se avrà quanto spera di ottenere da tutte queste manovre ai nostri danni, potrebbe anche restare con l’amaro in bocca.
Stefano Orsi
https://www.youtube.com/watch?v=p7vcu3Qi5_M
Aggiornamenti flash dai fronti libici del 11-4-2019
Tripoli
Ancora una volta, dopo una offensiva e guadagni di terreno, le LNA si sono fermate in attesa, nuovamente il sospetto che sia mancata la continuità nei rifornimenti alle truppe avanzate.
Il sospetto trova conferma anche in alcuni episodi di resa da parte di due unità, delle LNA, si trovavano in posizione avanzata verso Ayn Zhara, pare siano rimaste quasi a secco di munizioni e avendo di fronte unità GNA vicine come gruppo tribale, abbiano mediato un accordo di resa per evitare di rischiare l’annientamento, ma attendiamo ulteriori conferme.
Domani sarebbe il venerdì di preghiera per cui potrebbe essere un altro giorno fiacco, oppure vedere riprendere le ostilità nel caso arrivassero rinforzi e rifornimenti per le truppe LNA nei settori avanzati.
Diversi sono stati i raid aerei segnalati oggi, le forze aeree di Bengasi hanno bombardato le difese misuratine nel quartiere di Ayn Zhara, segno che se le forze di terra attendono, quelle del cielo no.
Lo spostamento del fianco sinistro di diversi Km garantisce un buon vantaggio alle LNA che potrebbero costringere le difese di Al Aziziyah al ritiro visto il rischio tangibile di rimanere chiuse in una sacca.
Sono diversi i segnali che ci dicono siano in corso operazioni di evacuazione dalla Capitale libica, molti aerei privati si stanno levando in volo dall’aeroporto di Mitiga, Personale UE e di altri Paesi sta abbandonando Tripoli.
Ci sono stati contatti tra il nostro Primo Ministro conte e il gen. Haftar oggi, la cosa è interessante, se ricordate il nostro ragionamento di ieri, anche il fatto che il personale militare e di ambasciata, per ora non siano stati spostati.
La Francia, manco a dirlo, ha bloccato una iniziativa della UE che tentava di fare pressioni su Haftar per bloccare le operazioni offensive, ci saremmo attesi accuse alla Francia dai soliti +europoidi di attività antieuropea ed invece niente, il nulla, praticamente “una fava”. La miseria dello schieramento politico +europoide è davvero ad encefalogramma piatto. Si sono fatti zerbino degli interessi francesi evidentemente, silenzio sulle violenze contro i manifestanti francesi, silenzio sui massacri nello Yemen, silenzio sul trattato di Aquisgrana, silenzio sui trattati da decine di miliardi con la Cina, assoluta volontà di costruire la Torino Lione che serve più alla Francia che a noi, ma protestano sempre quando l’Italia cerca di crearsi uno spazio ed una politica distinta dai dettami di Bruxelles.
Tornando alla Libia, una seconda possibilità di lettura di questa attesa possa essere l’esigenza di molti Paesi di mettere al sicuro il loro personale, da qui un possibile rallentamento e forse preparazione di un nuovo e potente attacco nei prossimi giorni, se Tripoli avesse potuto mettere in campo di più, credo lo avrebbe già fatto, le LNA quando attaccano riescono sempre ad avanzare e perdono solo una minima parte durante le attese, per cui direi che in breve le difese GNA potrebbero cedere del tutto.
Cogliamo l’occasione per esprimere a Julian Assange tutta la nostra solidarietà, mia personale e della redazione di SakerItalia, a causa del suo arresto avvenuto a Londra, il tradimento del Presidente (HDP) Lenin Moreno, ha revocato il suo status di rifugiato politico consentendo in tal modo la sua cattura, inoltre con Leni Remedios ci occupammo appunto della sua sparizione, che non apparisse più in video, non scrivesse più e nemmeno rilasciasse interviste, le ragioni ci sono state palesi vedendolo fisicamente provato da una evidente prigionia cui è stato sottoposto in questi mesi all’interno della ambasciata.
Julian è un uomo che ha dimostrato come con volontà ferrea, si possa mettere in difficoltà un nemico tanto potente quanto spregiudicato come gli USA, che con politiche di spionaggio scriteriato, anche ai danni dei loro alleati, con la violazione sistematica di ogni legge e tutela per i cittadini, sta sempre più demolendo le basi della Democrazia per instaurare regimi fintamente ed apparentemente democratici, ma viziati da un controllo tanto capillare quanto assoluto dell’informazione. Julian Assange ed i suoi collaboratori hanno rotto questo meccanismo svelandolo al mondo, svelandoci le bassezze, i reati, le falsità raccontate e dandoci un assaggio di mondo libero e consapevole.
Per questo ringrazio Julian e tutti coloro che negli anni hanno costruito Wikileaks.
https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1525336467600561
Per oggi ci fermiamo qui, proseguiremo nel monitoraggio per aggiornarvi nel prossimo numero.