Inchiesta
A Firenze, infangata la memoria di Scirea
Redazionale
La scritta è apparsa all’ingresso dello Stadio “Franchi”, prima dell’incontro di calcio tra la capolista Juventus e la Fiorentina.
Ogni commento appare superfluo. Gaetano Scirea, morto tragicamente, resta non solo un campine dello sport ma, anche e soprattutto, un esempio da imitare per il suo alto senso di sportvità e er le sue qualità di uomo.
L’autore di questo atto ignobile deve solo provare vergogna di se stesso. La scritta, però, deve indurre a riflettere sul livello a cui il tifo calcistico è pervenuto e a porre un inquietante interrogativo: il calcio promana ancora valori sportivi e umani o si è ridotto, in molti casi, a una guerra incivile tra bande rivali? L’invito, rivolto ai tantissimi appassionati che rifuggono da tali metodi, facciano sentire la loro voce. Nell’interesse dello stesso calcio che, da simili azioni, ne esce male. Molto male.