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Inchiesta

Situazione operativa sui fronti siriani al 31-8-2017

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di STEFANO ORSI

Nei giorni scorsi ho postato diversi aggiornamenti fatti istantaneamente, man mano che arrivavano le notizie, oggi li ricompongo nella Sitrep in modo da valutare meglio i progressi sui vari fronti.

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 29-8-2017

Sacca di Arsal
Con le operazioni di oggi, che hanno iniziato il trasferimento dei terroristi ISIS arresisi ad Hezbollah dal lato libanese della sacca, circa 600 unità contando anche le famiglie, si è conclusa l’operazione volta all’eliminazione della sacca, e con questa si chiude l’ultima porta che i terroristi avevano garantita per i traffici tra Libano e Siria.
Sacca di Hama Homs
Prosegue bene la campagna siriana per eliminare anche questa ultima sacca ISIS dal centro della Siria.
Attaccano da 4 fronti ora anche da est quindi, e stanno penetrando in direzione di Uqayrbat roccaforte al centro della sacca, caduta questa ai miliziani non restano che pochi villaggi, ma immagino che anche loro alla fine, opteranno per la resa.
Fronte dell’Eufrate
La pesante controffensiva ISIS lungo l’Eufrate, prosegue, ma perde di slancio, parte dei territori rioccupati nei primi due giorni di operazioni, ora è stata ripresa dai militari siriani, guidati dalle Unità Tigre e affiancati da milizie tribali.
Si è appreso che quasi 100 miliziani e soldati si erano messi in salvo dalla furia sanguinaria dei terroristi attraversando il fiume e approdando dal lato presidiato dai curdi, che li hanno condotti nelle basi militari siriane ad est a Qamisly per la precisione, da dove rientreranno in aereo.
Ieri sera le forze siriane hanno respinto una nuova offensiva del Daesh lungo la strada che porta a Ganim, ad ovest della quale i siriani hanno pare, liberato i villaggi oggetto di attacco da parte di Isis, la strategia delle Unità Tigre, da subito è stata di dividere le forze del Califfato e eliminare quella isolata, e così è stato, ma ancora resta da recuperare i villaggi fino alle porte di Ma’dan, che ora è più lontana. Le perdite ISIS sono state comunque tante, come quelle siriane del resto, in particolar modo quelle delle poco addestrate milizie tribali travolte nei primi due giorni di offensiva, ma occorre tenere presente che ogni perdite ISIS non può essere reintegrata se non da stanchi e sconfitti miliziani qui trasferiti da altre sacche eliminate.
Fronte di Al Sukhna
Nel frattempo SAA si è allargata anche a sud di queste posizioni e dal centro del fronte si porta a ridosso di un villaggio strategico, Hawiyat Abu, e più a sud ancora, da Al Sukhna, avanza decisa verso est, portandosi a meno di trenta Km da Bir Ghabagyb, sulla strada per Deyr Ezzour.
Vedremo il prosieguo domani.
Qui la scorsa video sitrep

https://www.youtube.com/watch?v=6HXX0gPgXCY&t=1631s

Aggiornamento flash dal fronte siriano di Al Sukhna del 29-8-2017

Settore di Al Sukhna
Isis non riesce a trovare una linea di difesa nel deserto ad oriente di Al Sukhna, le forze siriane avanzano spedite, già ne ho dato notizia nel precedente aggiornamento flash, ora arrivano gli aggiornamenti sulle mappe diffuse, devo comunque modificarle e segnalare ciò che è avvenuto nelle ultime 4 ore con i successivi progressi delle avanguardie siriane. Principale forza di riferimento in questo settore oltre al 5° corpo d’armata siriano, le unità corazzate della Guardia Repubblicana.
La strada per Deir Ezzour, come avevamo immaginato ed analizzato, su questo settore di fronte, a causa delle particolari conformazioni del terreno, si riduce notevolmente ed in un tempo davvero breve.
Non stupiamoci, comunque se tra poco ISIS attaccherà le forze in avanzata per rallentarle.
Stefano Orsi

Situazione del 30-8-2017

Settore di Al Sukhna

Ricevo oggi conferma visiva dei progressi annunciati ieri, le mappe sono state aggiornate come avevo anticipato graficamente, nelle esatte posizioni da me presentate, e questo è un ottimo segnale, l’avanzata verso Deir Ezzour sta procedendo molto bene, il compagno di Sakeitalia, Sasha, mi manda questo video di Anna News, appena pubblicato, si tratta di un reportage esclusivo dal fronte, il giornalista, si trova sulla strada M20 che da Al Sukhna si sviluppa in direzione di Deir Ezzour, nei giorni scorsi, i soldati siriani, con l’appoggio russo, sono avanzati di più di 50 Km.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=kNqB7whI_6w

Il giornalista, si capisce, è al seguito di un reparto operativo ed impegnato nei combattimenti, presumo di artiglieria, si fermano colpiscono obbiettivi al fronte e poi proseguono avanzando sempre più. Lungo la strada i segni della guerra e delle incursioni aeree russe, che hanno disseminato di Tecniche ISIS tutto il percorso lungo la M20. Possiamo vedere come venga allestita una VBIED, notare al suo interno i contenitori blindati degli esplosivi, che da un lato proteggono il plastico da accidentali inneschi, e dall’altro amplificano gli effetti dirompenti della sua esplosione, sono gli stessi trovati nei laboratori abbandonati della sacca di mezzo e di Arsal.

Possiamo vedere Al Sukhna, anche dall’alto grazie al drone che fa ottime riprese, cittadina devastata da bombardamenti, qui erano importanti centri di comando ISIS, e depositi di munizioni e cibo da portare alle prime linee del Daesh, ormai eliminate. Gli abitanti di queste cittadine e villaggi fuggirono verso la parte libera della Siria, quella sotto il controllo di Damasco per trovare scampo dai terroristi.

Prosegue il viaggio ed imboccano la M20 verso Deir Ezzour, vediamo gli elicotteri d’attacco russi Mi-24, i famosi Hind, in azione, qui nella versione più aggiornata, su altri fronti vengono impiegati i più moderni Mi-28 Havoc, o i Ka-52 Alligator, modernissimi mezzi d’attacco che ben hanno operato in ogni condizione di tempo.

Dopo gli attacchi degli elicotteri vedrete muoversi i mezzi blindati seguiti da presso dalla fanteria, uno schema classico e molto efficace, molto ben eseguito. Non ho visto le insegne, ma so che qui stanno operando gli uomini del 5° Corpo d’armata siriano affiancati dalle forze corazzate della Guardia Repubblicana.

Lungo la strada si vedono mezzi ISIS abbandonati, probabilmente per penuria di carburante, ora vengono recuperati dall’esercito che non getta nulla, recuperano tutte le munizioni, e le useranno contro i terroristi, poi fanno ripartire i l carro armato, un t62 modificato nelle protezioni, soddisfatti del loro lavoro e della preziosa spoglia di guerra, e lo avviano verso le officine per le riparazioni.

Il giornalista si sofferma ad intervistare il Gen. SAA Muhamad Hadur che riassume gli ultimi progressi, specificando l’avanzata di 45 Km in un solo giorno..

Un ottimo servizio della Web Tv russa.

In mappa vedete l’attuale situazione.

Settore di Ma’dan

La nuova offensiva Isis di ieri sera, ha sospinto le forze siriane dietro la strada che porta a Gamin Al Ali, la battaglia si è svolta in campo aperto senza molte posizioni difendibili, da questo il tiramolla da giorni sulle medesime posizioni a cavallo di quella strada, la situazione si sbloccherà non appena, con il ripetersi degli attacchi e l’aumentare delle perdite subite, ISIS esaurirà questa disperata iniziativa offensiva e dovrà sospendere queste operazioni estremamente voraci di risorse e logistica, oltre che di miliziani non sostituibili. La scelta sarà per loro di proseguire gli attacchi e rinunciare ad ogni difesa su altri fronti, oppure sospenderli e accettare di ripiegare tanto gradualmente quanto ineluttabilmente.

Settore di Al Tanf

Proseguono giornalmente le riconquiste di terreno e posti di controllo lungo il confine giordano, da parte delle truppe siriane, le truppe NSA che le occupavano sono in netta inferiorità numerica e sono costrette ad indietreggiare, protestano con i loro padroni, gli USA che li avevano inviati qui con chissà quale idea in mente, ed ora non sanno che farsene di loro. Per ora non hanno accennato ad alcuna iniziativa a loro protezione e speriamo che gli eventi proseguano con questa piega.

Settore di Hama ed Homs

Prosegue decisa l’avanzata siriana all’interno della sacca, sono quasi arrivati al villaggio sede dei comandi siriani, Uqayribat, mancano solo 2,5 km alla periferia.

Preso quel villaggio la sacca sarà spezzata in tre.

Situazione del 31-8-2017

Sacca di Arsal

Dopo gli accordi conclusi tra Hezbollah e le restanti truppe ISIS nella sacca, gli autobus hanno imbarcato i miliziani sopravvissuti, circa 200 e i loro famigliari (circa 500 in tutto) per trasferirli nei pressi di Abu Kamal al confine con l’Iraq nel settore della Siria occupato dall’ISIS, poco dopo aver raggiunto e superato il fronte avanzato di Al Sukhna. C’è stato un raid aereo della coalizione, a guida USA che ha colpito il convoglio nei pressi di Bir Gabaghib. E’ vero che nella trattativa non erano rientrati gli Usa però è anche vero che il convoglio si stesse muovendo sotto tutela di bandiere bianche ovvero dopo accordo di tregua che in genere va rispettata. Gli Usa non sono di questo avviso, anche le tregue e le bandiere bianche per loro non hanno valore, eppure proprio loro hanno chiuso diversi accordi con i terroristi ISIS in passato. Ricordiamo bene tutti i convogli usciti da Mambij dopo mesi di assedio sanguinoso e centinaia di civili uccisi dalle bombe statunitensi e dai colpi di cannone dei Curdi, oppure da Mosul in Iraq con accordo di andarsene dal paese e raggiungere la Siria, dove furono immediatamente utilizzati per combattere e riconquistare Palmira e poi attaccare Deir Ezzour, o più recentemente il grosso delle forze ISIS che sono uscite da Raqqa impunemente per raggiungere la zona di Deir Ezzour. Ora invece si lamentano di un accordo che spediva 200 miliziani con famiglie in una zona della Siria prossima al confine Iracheno. La morale a giorni alterni americana non smette mai di stupirci.

Dal punto di vista militare invece questo fronte si dimostra sempre attivo, nel settore più a nord le truppe siriane hanno liberato l’area di Jabal Bishri, una zona strategica che da loro il controllo su una vasta area attorno, un passo importante nell’avvicinamento a Deir Ezzour.

Settore di Ma’dan

Nonostante l’ennesimo tentativo ISIS di ieri sera, le forze siriane hanno mantenuto le posizioni, attorno a Gamin al Aly per cui ancora non sono state costrette ad arretrare dalle truppe ISIS. Quello che appare davvero inspiegabile è l’accanimento ISIS nell’attaccare una zona secondaria e per loro non strategica nella difesa di Deir Ezzour, infatti il grosso delle truppe siriane avanza deciso su altri fronti mentre su questo erano state lasciate a presidio truppe ausiliarie. Isis sta mettendo a dura prova le sue risorse sprecandole, uomini, mezzi e munizioni in attacchi dissennati. La logica di questa azione davvero mi sfugge, a meno che non vi siano ragioni a noi ignote, magari legate ad altri comportamenti non comprensibili dei vertici ISIS, tenuti in precedenti occasioni, rivelatisi poi come decisione di combattere i siriani invece che difendere il loro “Califfato” e questo getta enormi sospetti sulla reale natura, e propositi, dei vertici del Daesh.

Settore di Al Sukhna

Riprende oggi la progressione siriana per arrivare alle porte di Bir Gabaghib, il prossimo punto di resistenza ISIS, a seguire troveranno Ash Shula che a lungo era rimasta in mano ai difensori di Deir Ezzour.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo