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Antico Egitto – Prima delle Piramidi

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di MARIA PACE

Gli studi di Emeryn sulla preistoria dell’Antico Egitto portarono alla luce le tombe dei primi Sovrani che seguirono al regno di Menes, prima dell’epoca delle Piramidi. Queste tombe, in mattoni crudi, sormontate da una fossa scavata nella roccia, contenevano  la camera sepolcrale.


Ma come erano queste tombe? Quale la loro colloca-zione, la forma e la dimensione di questa camera? Ambiente unico e particolare, nella camera sepolcrale erano custoditi oggetti di culto necessari ai vari rituali: dalle celebrazioni alle offerte, ecc…

Oggi, di quelle costruzioni non rimane molto. Non rimane molto delle tante necropoli di Memfi, Sakara, Maidum, ecc. ma il fiume su cui si affacciavano, il Nilo, continua a scorrere e farsi strada attraverso insenature e cataratte. Le sue acque hanno dato vita all’Egitto ed alla sua valle,  un largo nastro di vegetazione verde e rigogliosa che, correndo verso il Delta ed il Mediterraneo, attraversa un deserto arido e grigio-giallastro.

Sollecitati da un Sahara che andava sempre più inaridendo, alcune migliaia di anni fa, cacciatori nomadi si spinsero in direzione di quel nastro di vegetazione, vi si stanziarono e si dedicarono all’agricoltura ed alla pastorizia. Divisi in tribù, sotto la protezione di animali-totem, quali il coccodrillo, il cobra, ecc.. quelle prime popolazioni si riunirono in gruppi e circa seimila ani fa, si fusero in due Regni, uno nel Basso e  l’altro nell’Alto Egitto,  sempre in conflitto tra loro per la supremazia e il controllo del territorio: una contesa che durerà non meno di tre mila anni.

L’unificazione dei due Regni, secondo lo storico-sacerdote greco Manetone, avverrà con un giovane capo che egli chiamerà Menes e che sarà considerato il primo Sovrano della storia e delle Dinastie egizie, fissando la data intorno al 3.200 a.C.

Da quella data e per circa tremila anni, si susse-guiranno 30 Dinastie ed un periodo così suddiviso:

–          Antico Regno

–          Primo Periodo Intermedio

–          Medio Impero

–          Secondo Periodo Intermedio, una frattura cau-sata dall’invasione di una popolazione, gli Yksos, Re Pastori, forse a causa del crollo del potere centralizzato che aveva condotto il Paese alla guerra civile e ad una completa anarchia. Fu proprio durante questo periodo che avvennero i maggiori saccheggi alle Piramidi.

–          Nuovo Regno

–          Tardo Periodo

Le notizie più antiche ci arrivano da una lista redatta on lingua greca nel terzo secolo a.C. da Manetone, “La lista dei Sovrani”. Di questa opera non ci sono più tracce, ma solo successive trascrizioni. Altre trascrizioni, però, di scritture ed incisioni provenienti da templi e camere funerarie, furono compilate da storici moderni, a seguito della decifrazione da parte dell’egittologo  Champollion; un‘altra lista, infine, con i nomi di antichi Sovrani è quella denominata “Stele di Palermo”.

Dare una collocazione e una cronologia a questi Regni  fu, per vari motivi, alquanto difficoltoso per storici ed egittologi, ma, si può affermare oggi  che la vera età delle Piramidi inizia e finisce con quelle di Giza e Maidum, caratterizzate da imponenti strutture in calcare, le prime, e con materiale sostenuto da mattoni di fango, la seconda. La storia delle Piramidi inizia, infatti intorno a 2700 a.C. e termina con la fine della XII Dinastia; successivamente, si continuarono a costruire Piramidi, almeno per un millennio ancora, come quelle di Napata e Meroe, ma saranno sempre più piccole e soprattutto meno gravose ed onerose: sa-ranno solamente un inadeguato tentativo di emulazione.

Quando fu costruita la Piramide “a gradoni” di Zoser, l’unificazione dei Due Regni era avvenuta già da quattro secoli e nella Valle, nel frattempo, erano fiorite diverse culture in stretto rapporto tra loro. Tutto questo aveva portato ad importanti  cambiamenti sociali,  in virtù dei quali le tombe si erano trasformate in monumentali costruzioni e i riti  funerari avevano  conosciuto grandi modifiche. Anche la scrittura aveva subito cambiamenti e da ideografica, era diventata geroglifica e sillabica, il che farebbe supporre l’esistenza di una precedente lingua in cui dovevano essere combinate tanto la forma sillabica, quanto quella fonetica. Questa evoluzione della lingua, però, conduce ad una  ipotesi e cioè, che intorno al 3.400 a.C. in Egitto sia giunta una ondata migratoria.

Chi erano queste genti e da dove fossero arrivati  non si sa. Alcuni ricercatori e studiosi avanzano una teoria che ipotizza una stessa discendenza tanto per  gli Egizi, quanto per i Babilonesi, teoria suffragata da alcune caratteristiche comuni ad entrambi i popoli, su cui, però, rimane il più assoluto mistero.

Chi erano questi “invasori” che precedettero la civiltà faraonica?  Qualche risposta ce la forniscono i  Miti.  Ci dicono perfino come si presentavano i Governanti di quelle popolazioni e quali erano le divinità protettrici dei Due Regni formatisi dall’unione delle tribù: Seth, nel Delta e Horo, nella Valle.

Il Mito ci informa anche che il Re dell’Alto Egitto esibiva una corona bianca ornata con la testa dell’avvoltoio, animale-totem di quel Regno, mentre il Re del Basso Egitto portava la Corona Rossa con la testa del cobra e che le piante simboliche erano il “giglio” per l’Alto Egitto e il “papiro” per il Basso Egitto.

Come presso molte altre culture arcaiche, anche questi invasori si erano scelti un animale-totem, cioè un simbolo dotato di particolari poteri a cui fare affidamento ed in cui identificarsi. Questo animale era il falco e i Miti ci dicono che essi si facevano chiamare “ Seguaci di Horo” e che Horo era una divinità celeste il cui animale simbolo era il falco. Il falco-Horo appare già nella tavolozza di Narmer e, capi e  Sovrani, scelgono di portare il suo nome: Hor-Aha, Hor-Djer, Hor-Djet , ecc Il dio Horo era strettamente legato alla natura divina del Sovrano ed era la divinità più potente del Basso Egitto, ma aveva nella divinità protettrice delle popolazioni indigene dell’Alto Egitto, il suo acerrimo nemico e rivale: Seth.

Probabilmente, queste popolazioni di invasori erano giunte in Egitto e si erano spinte fin nella Valle attraverso il  Delta,  conquistandola.

Tutto questo risale ad epoca preistorica, ma,  la  contrapposizione tra Horo e Seth, ossia la Valle e il Delta,  accompagnerà tutta la storia d’Egitto.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo