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Politica

“Avanti Popolo”, ci vuole coraggio!

Ogni martedì a partire dal 10 ottobre andrà in onda in prima serata su Rai 3 “Avanti Popolo”, nuovo programma affidato a Nunzia De Girolamo con un costo di 200mila euro per ognuna delle 32 puntate, con un budget totale di 6,4 milioni: un considerevole aumento di costi per i contribuenti se consideriamo come il predecessore “Carta Bianca”, condotto da Bianca Berlinguer, costasse appena 80mila euro a puntata.

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Sede centrale della RAI a Roma, in Viale Giuseppe Mazzini. CC 4.0.

di Alessandro Andrea Argeri

Ogni martedì a partire dal 10 ottobre andrà in onda in prima serata su Rai 3 “Avanti Popolo”, nuovo programma affidato a Nunzia De Girolamo con un costo di 200mila euro per ognuna delle 32 puntate, con un budget totale di 6,4 milioni: un considerevole aumento di costi per i contribuenti se consideriamo come il predecessore “Carta Bianca”, condotto da Bianca Berlinguer, costasse appena 80mila euro a puntata.

Ex ministra nel governo Letta, Nunzia De Girolamo è stata deputata prima con Forza Italia, poi con la Lega, finché non ha sposato il capogruppo Pd Francesco Boccia. Proprio quest’ultimo, oltre ad essere il dirigente di un partito distintosi particolarmente negli ultimi anni per aver trasformato la sinistra nella succursale della destra, è anche l’incaricato da Schlein di seguire il dossier Rai, fino ad ora gestito così bene da mandare sua moglie in prima serata. Ma non finisce qui, perché il primo ospite di Avanti Popolo sarà proprio Francesco Boccia! Viene allora da chiedersi: come può il Pd denunciare il conflitto d’interessi di Giambruno, il compagno della Meloni, a Mediaset, peraltro un’emittente privata, cioè non gestita dallo Stato a differenza della Rai, se poi la moglie di uno dei suoi più importanti dirigenti condurrà un programma in cui intervisterà proprio suo marito?

Per carità, il familismo è lecito in quanto è uno dei più tradizionali prodotti del nostro “made in Italy”, però ogni volta in cui si verifica un caso del genere, soprattutto a sinistra, torna alla mente l’ormai dimenticata, o la mai imparata, “questione morale” di Berlinguer riguardante proprio quei comportamenti non vietati dalla legge ma dai quali la classe dirigente dovrebbe astenersi perché immorali oltre che scorretti nei confronti dei cittadini. Oltretutto, come potrà l’opposizione denunciare in futuro le leggi ad personam, il ministero dell’agricoltura affidato al cognato della Meloni, il partito alla sorella, più altre cariche a vari parenti fino ad esaurimento scorta, se poi si dimostra esattamente uguale a chi dovrebbe contrastare?

Comunque “Avanti Popolo” dovrebbe competere con “Di Martedì” su la7, “È Sempre Carta Bianca” su rete 4”, “Le Iene” su Italia1”, tutti in onda lo stesso giorno, senza contare la concorrenza interna con “Belve” su Rai 2, perché, se pure il programma di De Girolamo si rivelasse un successone, in viale Mazzini il marketing continuerebbe a non andare d’accordo col palinsesto. Insomma ci vuole coraggio, indubbiamente, ma anche una bella faccia tosta. Chissà come se la ride Fazio…

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Giornalista regolarmente tesserato all'Albo dei Giornalisti di Puglia, Elenco Pubblicisti, tessera n. 183934. Pongo domande. No, non sono un filosofo (e nemmeno radical chic).