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Esteri

Grosso guaio ad Avdeevka e Krynky… per gli Ucraini

la situazione peggiora per gli Ucraini sui fronti, nel Medio Oriente nessuna speranza di pace

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Aree di crisi nel mondo n. 187 del 21-1-24

La situazione del conflitto per l’Ucraina sta volgendo al peggio su più di un fronte.

In particolare negli ultimi tre giorni è drasticamente peggiorata sia ad Avdeevka che presso quella che chiamavano “testa di ponte” a Krynky.

Avdeevka

Tre giorni fa la RFA (Esercito della Federazione Russa) ha iniziato un pesante lavoro di artiglieria su alcune postazioni fortificate ucraine nel sud della zona urbana.

Principalmente sui punti noti come Skotovaya, Tarska Hota e le trincee fortificate a nord dell’area industriale di Vynogradnyky.

Nella notte tra Venerdì e Sabato è partita una azione di pesante pressione offensiva su più fronti contemporaneamente, sia su questi a sud che anche su altri a nord e ad est.

Le azioni a nord e ad est erano azioni di disturbo, eseguite sia per confondere i difensori, azione pienamente riuscita dato che nella giornata di sabato si diffusero notizie da fonti ucraine, molto allarmanti in cui si parlava dell’ingresso di forze russe in città, sia da est che nel quartiere 9 ad ovest, entrambi troppo lontani per essere anche solo lambiti da puntate offensive.

L’Unico sfondamento è invece stato accertato a sud.

Qui le forze speciali russe, 2° brigata Spetsnaz delle Guardie, hanno assaltato e conquistato dapprima il villaggio di Skotovaya, poi la residenza di caccia di Tarska Hota, fu la riserva di caccia dello Zar, c’era una bella tenuta di caccia ora in rovina.

Infine hanno preso la posizione fortificata ad est.

Da nord, la posizione fortificata ucraina posta a sud di Kamyanka ha tenuto e questo rende impossibile una avanzata russa verso la città da questo lato.

A sud le unità russe hanno proseguito la marcia lungo la Volytsya Soborna, strada che li ha condotti presso il quartiere Gromadska che al momento occupano per una metà circa.

A nord di Avdeevka i fronti sono rimasti immutati.

Dato l’immane investimento di risorse ucraine, sia di mezzi che di soldati, per tenere la città, una sua perdita rappresenterebbe l’ennesima batosta per gli Ucraini.

Crimine di guerra ucraino

La reazione ucraina si è rivolta contro i civili di Donetck.

La capitale della DPR, è stata pesantemente colpita stamattina, domenica 21/1, dall’artiglieria di Kiev, il bersaglio, colpito con grande precisione, è stato il mercato cittadino del quartiere di Kuiby Shevsky, a seguito dell’attacco si registrano circa 20 vittime, decedute a seguito dei colpi di cannone sparati sulla popolazione civile nell’orario di maggior affluenza.

Questo è l’ennesimo crimine di guerra commesso da Kiev, filmato e documentato che mai l’Occidente si degnerà di considerare, aggiungo che è solo l’ultimo caso di una sequenza innumerevole che prosegue da almeno 10 anni.

Situazione di Krynky

Il freddo sta provocando quanto avevamo ampiamente anticipato.

La zona abbastanza vicina al mare, non arriva a temperature così basse da ghiacciare il fiume in maniera importante, questo consentirebbe di attraversarne il letto a piedi o addirittura con i mezzi, come accade in molte regioni russe.

In questo caso, l’inverno e le temperature notturne, gelide, generano uno strato di ghiaccio ma mai abbastanza spesso da poter reggere il peso di persone e meno che mai di mezzi, le piccole imbarcazioni usate dall’esercito di Kiev per trasbordare i soldati di rinforzo, annaspano tra le lastre di ghiaccio, avanzano a fatica e molto lentamente, sono facili bersagli per i droni che le bombardano uccidendo i soldati o facendoli cadere nelle gelide acque, il risultato è il medesimo.

Alle forze a terra sulla sponda russa del fiume, mancano rinforzi, cibo, riparo, sono in una situazione tremende e sull’orlo di cedere.

I Russi stanno attendendo che cedano e nel mentre li bombardano.

Da parte ucraina non si parla di ritiro delle residuali forze presenti, le ragioni politiche impongono di mantenere una presenza oltre la riva, per sole ragioni politiche, non esiste alcuna ragione militare o strategica per lasciare li questi uomini a morire.

Stando alle ultime notizie ne resterebbero almeno 80.

Bombardamenti russi nelle retrovie

Le recenti dichiarazioni di Yuri Ignat portavoce dell’aeronautica ucraina, lasciano trapelare che nei recenti e pesanti bombardamenti russi con missili, sarebbero stati colpiti effettivamente importanti depositi di armi anche complesse.

Ignat ha affermato che ingenti forniture di missili antiaerei e gli stessi caccia F16 non sono stati portati in Ucraina proprio a causa della precisione dei colpi russi e del loro servizio informativo.

Ciò conferma quanto scritto in merito alla migliorata capacità russa di individuare i movimenti dei rifornimenti occidentali in Ucraina.

Altri settori

Sul fronte Sacco e Vanzetti, a nord di Artemovsk, le forze russe sono avanzate conquistando il villaggio di Vesele.

Tra Svatovo e KuPyansk hanno conquistato la località di Kragmalnoe.

Mar Rosso

Gli Houti non pare cedano e questo sta creando non pochi problemi per l’Occidente collettivo, almeno la parte Europea.

Le popolazioni dello Yemen del Nord di fatto minacciano di proseguire la lotta contro Israele e di proseguire il blocco sulle navi dirette o provenienti da Israele, questo ha già portato alla riduzione dell’85% degli arrivi nei porti di Telaviv Jaffa.

Un bel grattacapo per gli Usa che forse pensavano che mandando un centinaio di missili le popolazioni yemenite si sarebbero spaventate.

Quanta ignoranza e presunzione alberga dalle parti di Washington.

Palestina e settore medio Oriente.

Il numero delle vittime civili causate dalle sconsiderate e criminali azioni compiute dall’esercito israeliano su ordine del governo di Telaviv, ha causato l’aumento delle vittime che hanno ormai superato le 25.000, di queste circa 10.000 avrebbero meno di 15 anni, dei bambini dunque.

Questo è un crimine efferato che peserà inevitabilmente nel futuro di questo Paese.

Intanto l’aviazione israeliana ha nuovamente compiuto altri attacchi nel sud del Libano e in Siria, qui hanno assassinato con alcuni missili 5 membri dell’IRGC iraniano che lavorano con l’esercito siriano.

Crimini e aggressioni che nessuno in Occidente pare condannare per ciò che sono.