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Cronaca

Monica Amalfitano e Costanza Sproviero, la verità in fondo ad un canale

Niente foto anni 70 di un meraviglioso tramonto che abbraccia il mare. Per Monica e Costanza un triste, sporco canale. E una domanda senza risposta, perché?

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Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Un viaggio che promette di cambiarti la vita. Un viaggio da fare con la migliore amica e con la forza dei vent’anni in valigia.

Erano contente Monica Amalfitano, che avrebbe compiuto 18 anni a breve, e Costanza Sproviero 20 anni. Amiche che vivevano in simbiosi. Costanza lavorava presso la scuderia “Niagara blu” all’ippodromo di Firenze

Sono proprio felici quando, nella serata dell’8 giugno 1994, prendono un treno per la Francia. Partono per cercare un lavoro. Hanno un indirizzo di Bordeaux.

Le famiglie delle due ragazze non sono favorevoli. Un viaggio al buio e pieno di incognite. Vince, però, la determinazione delle due giovani.

Monica e Costanza arrivano a Parigi, come previsto. Lasciano i bagagli nel deposito della Gare de Lyon.

Nella serata del giorno 10 giugno vengono viste a Nogent-sur-Seine. Una cittadina ad un centinaio di km da Parigi.

Nella serata di sabato 11 giugno 1994 in un canale a Bealieu, a sei km da Nogent-sur-Seine, viene ritrovato il corpo di Costanza Sproviero. Nella mattinata di domenica 12 giugno, nello stesso canale, viene trovato il corpo di Monica Amalfitano.

Secondo le autorità francesi sono morte per “congestione”.

Le acque del canale erano fredde e sporche. Perché mai dovevano buttarsi in acqua in quelle condizioni? Inoltre Monica era una abile nuotatrice.

Viene ipotizzato anche un festino a base di sostanze stupefacenti finito male. La ragazze non facevano uso di droghe.

Il vero punto cruciale, però, è un altro. Cosa ci facevano Costanza e Monica in una cittadina della provincia francese? Non era una meta turistica. Un posto dove vai solo se conosci qualcuno.

Nel 1994 niente internet e niente cellulari. Contatti di persona, tramite lettera o da telefono fisso.

Non molto lontano da Nogent-sur-Seine era presente una scuola per fantini. Forse Costanza Sproviero aveva conosciuto un fantino francese? Una pista battuta senza risultati.

Difficile credere ad una congestione. I corpi presentano ferite ed escoriazioni. Causate dalla caduta in acqua o da un pestaggio? Una morte violenta in un contesto di uso di stupefacenti?

Sono passati trent’anni ma i dubbi sono ancora gli stessi. Sicuramente Monica e Costanza non sono finite volontariamente in quel canale.

Con buona probabilità a Firenze è ancora possibile trovare la spiegazione della presenza delle due ragazze in Francia.

Indagando nuovamente sulle scuderie che operavano tra Firenze e la Francia. Senza dimenticare che i trafficanti di droga usavano e usano metodi sempre più ingegnosi per trasportare stupefacenti.

Una strana estate quella del 1994. A giugno la morte di Monica e Costanza. A luglio scompare nel nulla, da Roma, Alessia Rosati. Anche per lei l’ipotesi di un misterioso viaggio all’estero.

Monica e Costanza erano due ragazze semplici, “acqua e sapone”. Desiderose di scoprire il mondo. In modo avventuroso e libero. Come negli anni 70.

Purtroppo hanno avuto fiducia in persone sbagliate. Gli anni 70 erano passati. Niente figli dei fiori. I prati che avevano visto concerti e amori negli anni 90 collezionavano siringhe e sogni tossici.

Niente foto anni 70 di un meraviglioso tramonto che abbraccia il mare. Per Monica e Costanza un triste, sporco canale. E una domanda senza risposta, perché?

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