Cronaca
Santino Tuzi e il delicato ruolo della parte civile
di PIERDOMENICO CORTE RUGGIERO
Santino Tuzi è morto 12 anni fa. Un suicidio che ha lasciato molte domande.
Senza risposta. Santino Tuzi è morto, ma è il personaggio chiave del procedimento penale contro i 5 imputati per l’omicidio di Serena Mollicone. Santino Tuzi era in servizio presso la caserma di Arce, la mattina del 1 giugno 2001. Tuzi il 28 marzo 2008 dichiara di aver visto una ragazza entrare presso la caserma di Arce, la mattina del 1 giugno 2001, descrive con precisione abbigliamento e tratti somatici. Specifica di non essere sicuro del giorno e di non essere sicuro che fosse Serena, ma non esclude che fosse Serena. Poi il 9 aprile 2008, ritratta tutto. Dichiara di aver inventato tutto, lui non ha visto nessuna ragazza quella mattina. Gli investigatori iniziano a muovere contestazioni a Tuzi, anche con toni duri, a volte drammatici. Tuzi per ore continua a negare di aver visto entrare una ragazza, anzi più che negare dice di non essere sicuro del ricordo, perché è innegabile che Tuzi cerca di ricostruire ciò che è successo la mattina del 1 giugno 2001 . Poi viene messo a confronto con la Rita Torriero, con cui aveva avuto una relazione sentimentale. Dopo questo confronto, Tuzi ritratta la ritrattazione, dichiara di aver visto Serena Mollicone in caserma la mattina del 1 giugno. Dopo due giorni, il giorno 11 aprile 2008, Santino Tuzi si uccide con la sua pistola, dopo diversi colloqui con la Torriero. Il dilemma degli investigatori è sempre stato questo : Tuzi dice il vero quando afferma di aver visto Serena in caserma o quando afferma di non averla vista ? La Procura ha ritenuto credibile la dichiarazione di Tuzi che colloca Serena Mollicone in caserma la mattina del 1 giugno. La testimonianza di Tuzi è il fondamento dell’impianto accusatorio. Ma per la Procura della Repubblica di Cassino, Tuzi non è solo un testimone. Secondo la Procura, Tuzi insieme al Maresciallo Quatrale, era presente in caserma mentre Serena veniva aggredita. I due avrebbero sentito le urla della ragazza e invece di intervenire, avrebbero redatto un falso ordine di servizio per attestare che in quella fascia oraria, non erano in caserma. Questo mette in una posizione delicata la parte civile che rappresenta la famiglia Tuzi. Generalmente, la parte civile sostiene la tesi processuale della Procura. In questo caso, però, i figli di Santino Tuzi, dovrebbero sostenere che il padre ha sentito le urla disperate di Serena e invece di intervenire, ha fatto un falso e ha tenuto il segreto per 7 anni. Anche perché, Tuzi potrebbe anche aver visto Serena in caserma il 1 giugno ed essere uscito poi con il Maresciallo Quatrale, senza aver sentito nulla. Allo stesso modo nemmeno può essere sposata la tesi della difesa dei Mottola, cioè di un Tuzi bugiardo, con problemi psicologici e messo sotto pressione dagli investigatori. Nel processo penale, la Procura, la difesa e le parti civili, portano le loro tesi, che vanno dimostrate in Tribunale. Ora, quindi, non esiste nessuna verità e non si può infangare la reputazione di un morto sulla base di tesi di parte. Ma allora Santino Tuzi ha visto Serena Mollicone ? Ha inventato tutto ? E’ un complice ? Per avere la risposta basta dar voce a Santino. Lui dichiara, e lo sottolinea più volte, che il 1 giugno 2001 forse ha visto una ragazza entrare in caserma, vestita in modo simile a Serena e che forse la ragazza era Serena . Tuzi con molta onestà sottolinea molte volte di non essere sicuro, di non voler danneggiare nessuno. Usando la logica è poco probabile che Santino Tuzi abbia sentito le urla di Serena. Se era così coinvolto, avrebbe negato ad oltranza di aver visto una ragazza entrare in caserma. Tuzi è descritto come una brava persona, è una brava persona, non era tipo da custodire per anni un simile segreto. Una ragazza è entrata in caserma , su questo Tuzi è sicuro. Se era il 1 giugno e se era Serena Mollicone, questo sarà il Tribunale a dirlo. Ora tutti vogliono mettere un vestito a Santino Tuzi : testimone chiave, complice, bugiardo . Tuzi merita, invece, di essere “ascoltato” con obiettività. Merita dignità. Merita risposte. Anche a queste domande. Perché il 9 aprile 2008, Tuzi per ore nega di aver visto Serena ma poi cambia versione quando viene messo a confronto con la Torriero ? La mattina del 1 giugno 2001, oltre a Quatrale e Tuzi era presente un terzo militare e/o un civile in caserma ? Quando la testimone Simonetta Bianchi ( che inizialmente dichiara, per poi , ritrattare, di aver visto una ragazza somigliante a Serena Mollicone in compagnia di un ragazzo somigliante a Marco Mottola la mattina del 1 giugno ) dice il vero ? Risposte. E’ tempo di risposte.
Credit foto https://www.sora24.it/decimo-anniversario-della-morte-santino-tuzi-il-messaggio-del-figlio-fabio-111325.html