26 Ottobre 2025
L’Architettura Simbolica della Metamorfosi: L’Alchimia della Carne che Fu

Di Maddalena Celano
Roma, Ottobre 2025 – Si è conclusa l’esposizione di Raúl Hernández, e con essa, si è spento il bagliore di un rito alchemico che non si limitava a un’osservazione, ma cercava la radice stessa della vita. Presso la sede dell’IILA (Istituto Italo-Latino Americana), in Via Giovanni Paisiello, 24, Roma, la mostra “Madre Natura” fu inaugurata lunedì 20 ottobre 2025, alle ore 18:00, e si rivelò essere il territorio esplorato da un artista cubano poliedrico — pittore, scultore, poeta e storico d’arte.
Il Linguaggio Simbolico e Tellurico
Hernández, con la sua arte che fu, non dipinse il mondo; lo fuse. Operò attraverso un linguaggio intensamente simbolico e sensoriale, dove la pittura divenne il palcoscenico di una metamorfosi perenne. I corpi umani, anziché essere soggetti, erano materia in atto: si fusero con radici e cortecce, evocando un eterno ciclo di rinascita dove la carne si fece legno e la linfa, sangue.
Quella che i visitatori videro non fu una semplice rappresentazione, ma una profonda indagine filosofica su ciò che unisce il sentimento umano al cosmo. Le opere, con i loro colori vivaci e le texture telluriche quasi tridimensionali, agirono come una potente sintesi emotiva, lasciando un’impressione indelebile.
L’artista, attraverso l’Architettura Simbolica della Metamorfosi, riuscì a catturare il respiro primordiale del pianeta, costringendo lo spettatore a riconoscere la propria radice, non al di sopra, ma dentro la materia viva. “Madre Natura” fu, in definitiva, un viaggio visionario tra corpo, natura e spirito, un potente monito sul nostro legame originario con l’ambiente che, per un breve e intensissimo periodo, fu esposto al giudizio e all’ammirazione del pubblico romano.
Fu un’esperienza estetica in cui l’uomo si ritrovò, finalmente, a casa, fuso con la sua terra.

