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Esteri

Situazione operativa sui fronti siriani del 6-3-2020

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di STEFANO ORSI

Bollettino n. 174

Settimana estremamente importante perchè ci mostra come un nazione sa rispondere ad una aggressione da parte di un nemico potente e meglio armato.

Idlib

Come ricorderete nello scorso articolo avvisavo di aver subito da parte di FaceBook una sospensione a causa dell’informazione fatta, la sospensione per fortuna è terminata e per ora non c’è stata una nuova censura da parte loro.

Ripartiamo quindi dal giorno 29 quando inizia l’offensiva turca in risposta alla perdita di 36 soldati turchi in un solo colpo, non erano certo le uniche perdite subite da loro ma di certo per l’opinione pubblica era un duro colpo.

Seguiamo quindi giorno per giorno gli eventi

Al fine di permettervi di visionare le mappe commentate e le foto, inserisco anche i link dei post da visitare.

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1819261498208055

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 29-2-2020

Sud di Idlib
Controffensiva turco qaedista in corso nel centro dello schieramento siriano, possibile che siano state spostate unità di assalto siriane per recarsi sul fronte di Saraqib in grave difficoltà contro l’attacco congiunto turco-qaedista di ieri.
Il cedimento del fronte centrale delle difese siriane rappresenta un grave pericolo per i guadagni conseguiti nei giorni scorsi, ci sorprende che sia diminuita molto l’attività aerea sia siriana che russa, evidente un riposizionamento delle forze di difesa aeree dato il massiccio impiego da parte turca di droni d’attacco, che hanno causato gravi perdite all’esercito siriano sia di uomini che di mezzi.
Il problema maggiore sono state le regole di ingaggio per l’esercito siriano, non era previsto un attacco alle truppe turche per evitare un incidente internazionale, ieri i colloqui all’ONU, l’azione russa e siriana è volta a dimostrare lo status di Paese aggressore da parte della Turchia, e evitare ogni intervento da parte NATO e USA, finora pare riuscire, ma adesso occorre riorganizzare la strategia militare per far fronte ad uno scenario mutato e in così breve tempo.
Gli attacchi turchi di ieri contro i territori a forte presenza curda non sono stati messi in evidenza dai media occidentali, segno che per loro i Curdi sono difendibili solo quando utili alla propaganda occidentale, se ancora qualcuno avesse avuto dei dubbi.
Sto attendendo conferme sulle intenzioni della NATO, negli anni scorsi erano state rafforzate le difese aeree, era stata inviata anche una batteria di missili antiaerei in funzione antirussa in Turchia, vediamo ora cosa decideranno, difficile pensare ad un loro impiego contro caccia russi
https://www.youtube.com/watch?v=88f-JQYos98
https://www.youtube.com/watch?v=NoERYbFuWCY
https://www.youtube.com/watch?v=I23E35TRpw4

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Aggiornamento flash dai fronti siriani sera del 29-2-2020

Sud di Idlib
Altro giorno da dimenticare per la Siria!
Prosegue anche nel pomeriggio l’avanzata turco-jihadista, dopo lo sfondamento al centro delle forze siriane, l’avanzata avviene spedita.
Avanzo l’ipotesi che sia in corso un grande ridispiegamento siriano di fronte alla nuova minaccia turca che , evidentemente, non era stata messa in conto NEI TERMINI in cui si è palesata. l’esercito siriano si è trovato senza precise indicazioni sul da farsi, l’immagine della batteria di punto Pantsir S1 colpita con rada attivo da droni turchi ci conferma che le SAA NON avessero ordine di attaccare le forze turche, e pertanto si sono trovate alla mercé dei droni d’attacco armati delle forze turche, i cui modelli trovate in foto.
I droni turchi apriamo una parentesi.
A stima i turchi hanno in volo costantemente sui cieli siriani, dai 12 ai 36 droni che si alternano con costanza o si sommano nei momenti di massima attività, alcuni volano più in quota , con compiti di osservazione e designazione, altri lanciano i missili o gli ordigni guidati che vengono condotti a bersaglio dai designatori, nel caso degli hellfire non serve nemmeno quest’ultimo compito essendo “sparaedimentica”.
I Turchi hanno iniziato lo sviluppo di droni d’attacco dopo il rifiuto americano ed israeliano di vendere i loro mezzi alla Turchia, pertanto hanno iniziato uno studio, la progettazione e poi la produzione di modelli del tutto autonomi.
Quindi dove non possono usare i caccia, mandano i loro droni, non vedo differenza nell’uso di un drone rispetto ad un caccia se non nel minor costo dell’uno rispetto all’altro.
Al momento i droni turchi sono operativi dal 2014 ne hanno un centinaio del modello d’attacco Bayraktars TB2 che vedete nella foto assieme ad altri modelli, uno di questi, il ANKA S è il modello abbattuto pochi giorni fa sempre sui fronti di Idlib.
I droni turchi volano fino a gruppi di sei, alcuni modelli, come il Bayraktar TB2 sono in grado di restare in volo per circa 24 ore, record della categoria, in questo i Turchi sono riusciti a fare meglio addirittura dei loro concorrenti.
Al momento mancano in Siria Droni analoghi a quelli che stanno usando , per ora, indisturbati i Turchi, la Russia ha al momento droni da ricognizione e così anche la Siria, devono evidentemente pareggiare la disponibilità in breve tempo anche per diminuire i costi di un impensabile ammodernamento repentino dell’aviazione siriana che si arrabatta con MIG23 ed SU22 e i cui piloto e meccanici fanno davvero miracoli per mantenere in volo, ma la cui operatività è limitata da manutenzioni frequenti e irrinunciabili pena la perdita di aereo e pilota.
L’Iran ha una buona produzione di droni anche armati, pertanto si spera che possa inviare presto adeguati sistemi d’arma.
Il ridispiegamento delle difese aeree è ora un problema determinante, al momento nel settore mi risulta davvero una minima disponibilità di mezzi, e non so che danni abbia subito ieri. Il grosso delle difese aeree siriane, come ben comprenderete è nell’ovest del Paese, attorno alle basi aeree e navali russe e attorno ai mezzi del sistema S300, inutile del resto contro i droni.
Pantsir ammodernati e TOR M2E di ultima generazione , armati con 16 missili di tipo 9M338 potrebbero fare la differenza essendo specializzati nell’abbattere bersagli come i droni a 15 Km di distanza e 12 di altezza, un’ottima difesa di punto alle difese di punto occorre implementare le difese a medio raggio con moderni sistemi Buk-MeE con gittata fino a 50 Km o Buk M3 con gittata fino a 70 Km, anche perchè dopo anni di continuo utilizzo gli S200 siriani non credo siano infiniti.
Le forze di terra hanno sempre dimostrato il loro valore, in questa fase banno preservate, per cui comprendo il motivo della facile avanzata che al momento stanno subendo dalle forze turco qaediste.
Ci sono in mare due fregate russe, in rotta verso la Siria, dove per tutto il mese di marzo si svolgeranno esercitazioni navali già comunicate, sono fregate lanciamissili, la Admiral Makarov e la Admiral Grigorovich.
In zona credo vi sia ancora anche la portaerei francese Charles de Gaulle alla fonda nel porto di Cipro Limisso.
Saraqib
Oggi non sono stati segnalati ne grossi combattimenti ne offensive in corso nel settore, nemmeno particolari bombardamenti ne da parte siriana ne da parte russa.
So che si sono conclusi da poco dei colloqui tra le due parti che sono convenute nella necessità generica di abbassare la tensione nella sacca di Idlib, aria fritta insomma.
Da più fonti viene data per imminente una nuova grande offensiva da parte turco-qaedista, che dovrebbe avere inizio tra un’ora circa dopo la mezzanotte in Siria.
In questi minuti l’ultimatum di Erdogan perchè l’esercito siriano tornasse alle posizioni dell’accordo di Sochi è scaduto senza risposta da parte siriana.
Le nostre preghiere accompagnano i soldati siriani in quest’ora buia.
Stefano Orsi
https://twitter.com/StefanoOrsi12

P.s. Proprio in questo momento mi avvisano che la Turchia sta iniziando le operazioni di attacco. Il mio cuore è a fianco dei soldati siriani e russi impegnati sui fronti siriani contro il terrorismo.

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 1-3-2020

Saraqib
Mentre prosegue il marasma mediatico sui web, sulle informazioni di attacchi che risultano poi fantasma…
Trovano le prime conferme le voci arrivate dalla Russia( meno male che c’è) di un’offensiva siriana in corso su Saraqib.
La notizia è stata riportata anche dal sito ufficiale della 25° Brigata Operazioni Speciali e confermata anche da altre pagine che seguiamo da tempo.
Voli di caccia Russi e siriani starebbero spalleggiando l’offensiva siriana di terra per la riconquista di Saraqib.
Forze siriane d’assalto sono giunte sul posto per rafforzare il dispositivo offensivo, probabilmente spostate dal settore sud della sacca di Idlib, il che ci dice come ma stiano ancora avanzando a sud su Maraat al Numan.
L’offensiva di questi due giorni pare aver creato qualche problema di rifornimenti ai mezzi turchi e l’assottigliarsi delle munizioni disponibili che non sono compatibili con le molte disponibili sul territorio essendo destinati a calibri differenti.
Speriamo bene
Trovato il video del lancio da territorio turco di missili MRLS contro il suolo siriano.

Qui la videositrep del 1 marzo, registrata con Sascha di SakerItalia.it, non perdetela si ripercorre una gran parte di tutta l’offensiva su Idlib.

https://www.youtube.com/watch?v=nZRZ0nsYXWQ&fbclid=IwAR2jawIP8F-3v_pXe1T6SsTS0R0tSc0m8V83cuTSmYGF1I6oV-_HuRcUCG4

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1820500578084147

Aggiornamento dai fronti siriani del 1-3-2020

Siria
Il 2020 non è un anno che si è presentato proprio bene, per molte cose, una pestilenza, l’economia che langue, i rischi di escalation sempre maggiori, l’assassinio di Soleimani, ecc ecc.
ma questi giorni mi stanno amareggiando in un modo davvero pesante.
E mi pesa davvero molto , oggi parlare o scrivere di Siria, perdonatemi se sarò conciso oltremodo.

Sud Idlib
Nelle mappe postate vedrete la posizione attuale secondo due distinte e diverse fonti, Liveumap da sempre spalleggia apertamente le formazioni nemiche della Siria, mentre l’altra è molto affidabile anche se da poco o nessun indizio dei movimenti in atto.
Risulta comunque evidente dalla mappa riassuntiva come da ieri ad oggi i turcoqaedisti stiano galoppando verso sud, non veloci come le SAA a salire verso nord ma quasi.
Punto forte di resistenza siriana, nonostante i bombardamenti di droni tra ieri ed oggi risulta essere Kafranbel ,che se ricorderete fu uno dei punti del primo step di questa offensiva che, originariamente doveva portare SAA sulla M4.
Almeno 2/3 droni turchi abbattuti, nell’amarezza oggi si è riso per quelle capre barbute che gioivano per l’abbattimento di un aereo (drone) che non era ne siriano ne russo ma turco, cioè del loro datore di lavoro nonché padrone.
Lo schifo di fronte all’informazione occidentale ormai raggiunge livelli che spingono al vomito.
Il tutto pare presentato come frutto di una aggressione siriane ai danni della Turchia mentre ci troviamo di fronte alla 4° invasione turca del Paese e tutte sono state una palese violazione del diritto internazionale come della sovranità siriana e grande fallimento dell’ONU nella sua poca credibilità residuale.
Abbattuti purtroppo due Su24 siriani, mezzi meno vetusti rispetto ad altri ma non adatti alla superiorità aerea e facili prede di missili AA.

Spostiamoci di fronte e andiamo a Saraqib.
.
Saraqib
Ieri notte è partita un’offensiva siriana , anzi due, volte a recuperare alcune posizioni importanti sia in città che nei pressi.
La battaglia per la città ha ottenuto che le forze siriane siano riuscite a recuperare la periferia est della città, ma non di più per ora e non conosco le perdite.
Guidano le operazioni, coordinando le unità presenti in loco elementi della 25° Brigata Operazioni speciali.
Poco più a sud ricorderete due villaggi caduti in mano ai turco jihadisti, ebbene a riprenderli, almeno uno di sicuro, Dadikh, è stata Hezbollah libanese, anche qui guidati da validi elementi della 25° Brigata Operazioni Speciali.

Daraa
I topi sono i primi ad abbandonare una nave che imbarca acqua, ed ecco che dalle tane di Daraa, spuntano dei ratti che vogliono provare a banchettare con un cadavere di leone, ma hanno dimenticato che il leone ferito è quello più pericoloso e presto impareranno al lezione.
Verranno riportati a più miti consigli.

Due elementi di preoccupazione.
La Ike, USS Dwight D. Eisenhower CVN69, che pur avendo ultimato le esercitazioni nell’Atlantico, non è rientrata alla sua base, Norfolk, ma è entrata ieri sera nel Mediterraneo, da Gibilterra, e si sta dirigendo verso zona di operazioni, misteriosa ma facilmente identificabile nel mediterraneo orientale.
Ecco spiegata la missione delle due fregate lanciamissili russe che domattina arriveranno davanti alle coste siriane.
Segnalo la fonda della Charles de Gaulle presso il suo attracco nell’isola di Cipro, il porto di Limisso.
Troppa grazia San Gennaro, se tutte vengono qui, o hanno organizzato un party e non ci hanno invitati o stanno combinando qualcosa.

Conclusioni amare
Esaminando la situazione militare, mi sono fatto l’idea che l’esercito siriano confidasse troppo nell’aiuto russo da un lato e sul bluff di Erdogan dall’altro ( confesso che anche io con l’amico Giorgio, che saluto, avevo parlato di bluff mentre lui da subito mi avvisava che sarebbe andato fino in fondo, chapeau!), pensavano di non avere a che fare con uno psicopatico megalomane, non hanno predisposto una adeguata copertura aerea, non hanno spostato e installato attorno alla sacca quell’indispensabile ombrello antiaereo che invece andava predisposto, ma non col senno di poi, ma con la giusta cautela del militare che pianifica i rischi di una operazione bellica molto complessa e che nasconde nemmeno velatamente potenziali minacce di tale pericolosità da mettere in forse TUTTI i guadagni ottenuti in questi mesi e forse anni.
Non ci si può presentare ad un conflitto a fuoco con un coltello.
Oltretutto sono mancate, con grave evidenza, ordini precisi per gli ufficiali sulle regole di ingaggio nel caso fosse repentinamente mutata la condotta turca sul teatro operativo.

Dopo l’assassinio del generale Soleimani.
Di lui è stato detto dai nostri media, che fosse un terrorista, lui, che per gran parte della sua vita ha combattuto proprio il terrorismo internazionale. Questo omicidio, spietato ed efferato, ha cambiato le regole del gioco, oggi nemmeno un capo di stato può viaggiare in missione diplomatica senza temere che gli USA, la Francia, o Israele lo assassinino impunemente. Oggi temo per la vita del Presidente Assad, della sua famiglia, dei suoi figli e di sua moglie, perchè potrebbero assassinarli tutti e poi , impunemente, dire che fossero dei terroristi già lo fanno oggi, nessuno direbbe nulla in occidente. Siamo in mano di persone senza scrupoli, assassini nati, senza morale, senza scrupoli o rimorsi, senza ombra di una coscienza, la Russia anche oggi tenta di mediare, ma ha a che fare con dei pazzi criminali, e con essi alla fine non puoi trattare, li devi ammazzare, perchè” Quando si deve sparare si spara , non si parla.” (Tuco Ramirez)

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1820902881377250

Aggiornamento dai fronti siriani del 2-3-2020

Saraqib liberata!

Visto l’imperare di notizie false e falsate, o ingigantite, attendiamo sempre da ora in avanti l’arrivo di più ed affidabili conferme prima di riportare una notizia. Mi perdonerete l’eventuale ritardo che ciò comporta.
Saraqib è stata liberata dalle unità siriane guidate dalle infaticabili Unità Tigre, oggi 25° Brigata operazioni speciali.
Hanno combattuto casa per casa per tutta la notte inseguendo ogni passo indietro fatto dai turco qaedisti fino alla completa liberazione di tutta la cerchia urbana
Hezbollah mantiene le posizioni sui villaggi strategici a sud della città.

Sud della sacca di Idlib
Rallenta di molto l’avanzata turco qaedista.
Il punto di resistenza siriano attorno al villaggio di Kafranbel sta resistendo e ha fermato la spinta offensiva dei turco qaedisti che lamentano molte perdite.

Quneitra, immancabilmente arriva un attacco israeliano nel sud della Siria.
Buon voto Bibi.

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1821385011329037

Aggiornamento dai fronti siriani del 3-3-2020

Saraqib
In mattinata abbiamo avuto la liberazione della città con le forze siriane guidate dalla 25a Brigata OS e SAA.
Poco a sud le forze Hezbollah guidate da elementi della 25a Brigata avevano da poco liberato due villaggi strategici e li hanno tenuti.
Oggi pomeriggio e ancora adesso proseguono le operazioni.
Le forze turco-qaediste hanno al momento al fronte tutto ciò di cui dispongono dalle unità di combattimento ai mezzi migliori eppure non riescono a fermare l’SAA.
La novità importante di oggi è stata che immediatamente a liberazione avvenuta, le forze russe della Polizia Militare giungono sul posto e prendono il controllo dell’ordine pubblico presidiando le strade della città e di alcuni villaggi, rendendo di fatto non impossibile ma di costo elevatissimo, l’eventuale bombardamento turco sulla città e villaggi presidiati.

Sud Idlib

Ieri ho dato la notizia del rallentamento evidentissimo dell’avanzata turco jihadista nel sud di Idlib.
Oggi posso confermare che la direzione di marcia è stata invertita.
L’esercito siriano, guidato sempre dalla 25a Brigata, dall’esercito siriano e leggo ora anche dalla 4a Divisione lungo la pianure di Al Gaab, stanno avanzando combattendo ferocemente e con rabbia.
Le forze turco qaediste sono spiazzate, sono si galvanizzate dalle recenti vittorie e non demordono, combattono metro su metro, ma ciò nonostante, sono costrette ad arretrare.
Hanno qui il numero e la qualità migliori di di cui dispongono, anche nei mezzi, abbiamo visto carri armati, anche M60, blindati e cingolati forniti dai turchi, mezzi antiaerei eppure indietreggiano.

Non stanno scappando sia ben inteso, come nelle scorse offensive, stanno combattendo e perdono!
Nei siti e pagine legate ai terroristi, da sempre propaganda del peggior sentimento anti siriano, leggo vera preoccupazione per le elevate perdite che stanno subendo proprio a causa del fatto di combattere e non scappare come prima.
L’aviazione siriana ha proseguito le sue missioni accettando il rischio delle perdite ma dopo le due di ieri oggi, e facciamo gli scongiuri, non ce ne sono state altre. I terroristi stanno combattendo nuovamente come nei primi anni della guerra, ma oggi affrontano un nemico, l’SAA che a quanto pare non si è intimorito o piegato nemmeno di fronte ad un attacco tremendo come quello turco dell’altro giorno, ma è bene che combattano e lo facciano al meglio delle loro possibilità perchè più grande è il valore del nemico e più grande sarà la vittoria!

https://www.youtube.com/watch?v=BJxB21vVoaM&t=9s&fbclid=IwAR0_ImrWq4GLUKeO3YwBR7qXGnhogbMYDA4uvaubkmwCSvX0Rh9Oq4kWSUA

https://www.youtube.com/watch?v=LxD_oTbI8cg&fbclid=IwAR1RbgvonzvzxC8y8ZMCuP4ihef8jUmyVlW5283wFj_SSNGtyO6wA_ihWbA

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1821915481275990

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 3-3-2020 pomeriggio

Saraqib
Procede ancora l’offensiva siriana nel consolidamento del fronte attorno a Saraqib, liberata ieri.
Offensiva siriana in corso su Afes, a nord della città.

Aggiornamento dai fronti siriani, del 3-3-2020 sera

Sacca di Idlib
Per ora combattimenti diffusi sia attorno a Saraqib che nel sud.
non ci sono state modifiche su nessuno dei punti caldi. Proseguono ancora i bombardamenti delle forze aeree siriane e russe.
Sono entrati elicotteri turchi in Siria per evacuare i numerosi feriti turchi da Nairab, segno che sono sempre presenti sui fronte e le stanno buscando.

Erdogan invia i migranti verso le coste greche e la UE li accoglie così, la coerenza…e l’umanità della UE.

https://www.youtube.com/watch?v=5AQ0myz38Gk&fbclid=IwAR2ZP7X6qFOKt-b0Hy75_0GEd_x9aYwmThnsHLNjOFPl4YBLAXCLGithOxY

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1823035261164012

Aggiornamento dai fronti siriani del 4-3-2020

Saraqib
I combattimenti non calano di intensità.
Le truppe turche sono ancora al fronte, erano presso Afes e sono state costrette a ritirarsi assieme ai loro mamelucchi, stamattina infatti, dopo l’offensiva di ieri sera, il sobborgo a nord di Saraqib era libero, le forze turche non parlano mai delle loro vittime, ma ci sono e sono stati avvistati elicotteri che raggiungevano Idlib per portare in Turchia i feriti gravi degli scontri. Sarebbero più di 50 in questi tre giorni i caduti turchi.
Dopo Afes è in corso un’altra offensiva, proprio in queste ore.
L’esercito siriano, affiancato dagli Hezbollah libanesi, guidati dalla 25a Brigata OS sta liberando altri sobborghi sempre più ad ovest in direzione di Sarmin, prima Ma’rat Aliyah ed ora Al Saliiyah.
Il conto dei droni abbattuti è salito a 13, 6 Anka-S e 7 Bayraktar.
Ancora manca un vero dispositivo integrato di difesa aerea sul posto, che crei quell’ombrello REALMENTE EFFICACE che impedisca ai droni di avvicinarsi. Nonostante che i turchi continuino a postare video, a volte farlocchi, come l’ultimo che proponeva un Pantsir S distrutto, che è risultato essere un video manipolato, le cifre che propongono sui caduti siriani sono talmente esagerate da apparire ridicole,
Questo pomeriggio le truppe turco-qaediste nel tentativo di rallentare le attenzioni siriane sul fronte di Saraqib , hanno iniziato una azione diversiva nell’aleppino, recuperando due villaggi persi al termine della campagna su Aleppo.
Domani vedremo la risposta siriana.
Stretto del Bosforo e dei Dardanelli
una nuova nave russa, la seconda in tre giorni, ha passato lo stretto carica di materiale da consegnare in Siria.
Si tratta della Novochercassk, mentre la terza sta passando ora, ed è la Tsezar Kunicov.
Oggi un SU22 è riuscito ad eludere con abili manovre, un Amraam lanciato da un caccia F16 turco da suolo turco, un applauso al bravissimo pilota che con un vecchi caccia di terza generazione ha beffato un missile fiore all’occhiello degli USA.
Recuperato oggi presso Saraqib, uno dei tre T90 persi dall’esercito siriano in questi anni, danneggiati e abbandonati dall’equipaggio dopo essere stati colpiti da ATGM che però non li avevano resi inservibili. Intanto e funzionante anche questo, pare solo a secco di carburante.
https://www.youtube.com/watch?v=Ly8Uczd873Y
https://www.youtube.com/watch?v=o0KewWpagJs
https://www.youtube.com/watch?v=H9yH0kIfV8A&t=15s
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Per fare il punto sulla situazione e spiegare diversi aspetti sia tattici che politici della crisi in Siria ho realizzato una puntata extra sempre con l’ottimo Sascha di SakerItalia.it in cui esaminiamo anche il rivoluzionario utilizzo di droni secondo una inedita ed innovativa modalità che rappresenta forse, un grave errore della Turchia e un danno forse irreparabile per la NATO, buona visione.

https://www.youtube.com/watch?v=QA-5QEuKbnE&t=653s

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1823858274415044

Aggiornamento dai fronti siriani del 5-3-2020

Accordo sulla Siria tra Russia e Turchia

I colloqui di oggi tra il Presidente della Russia Putin e quello turco Erdogan, si sono svolti nel pomeriggio di oggi.
L’accordo dovrebbe precedere la creazione di una fascia di sicurezza a nord e a sud dell’Autostrada M4, quindi comprensiva di Jisr al Shougur, dove non dovrebbero schierarsi le forze dei terroristi ne quelle siriane, il che significa il ritiro di Al Qaeda e dei turchi a nord della stessa.
Passeranno quindi alle autorità siriane?
Per questo sto attendendo la traduzione del documento russo originale che ho trovato in foto, non trascritto
Viceversa se non fosse così troverei davvero inapplicabile questa trovata davvero bizzarra, o si ritirano a nord della fascia o non durerà nemmeno una settimana questo accordo.
Comunque dalle 00.00 di oggi o meglio di domani, avremo un cessate il fuoco che già non è poca cosa.

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1823874491080089

Aggiornamento sull’accordo di Mosca 5-3-2020

Secondo la mappa pubblicata che rispecchia gli accordi sottoscritti oggi a Mosca, gli jihadisti dovranno spostarsi a nord della fascia di sicurezza smilitarizzata che corre lungo la M4 per una profondità di 6 Km.
Un accordo molto positivo per la Siria.
per ora.
La zona tratteggiata in rosso passerà interamente alle truppe siriane.

6-3-2020

L’accordo di mosca del 5-3-2020 rappresenta una vera vittoria diplomatica della Russia.

Rappresenta una vittoria perchè porta Erdogan a rinunciare ai suoi punti fermi, il ritorno delle forze siriane ai confini della sacca ai tempi dell’accordo di Sochi, e il ripristino di una situazione che nei fatti non esiste più, dovrà anche smantellare i tanti punti di osservazione ormai addentro nel territorio sotto controllo siriano.

Inoltre lo status della M4, l’autostrada che collega Latakia a Saraqib e poi prosegue otre, sarà nuovamente fruibile e sotto controllo congiunto russo -turco, sul modello di quanto sta ancora avvenendo nel nord est siriano.

Le truppe armate di Al Qaeda, HTS Hayat Tahrir al Sham, dovranno ritirarsi a nord della stessa, abbandonando posizioni mai perse come Jisr al Shougur e Kabani e allontanarsi di 6 Km dal percorso dell’autostrada e da sud l’esercito siriano avanzerà liberando territorio ora sotto controllo turco qaedista fino alla distanza di 6 Km dalla M4, verrebbe di fato creata una terra di nessuno dove non entrerebbero in contatto le truppe armate di ambo le parti.

Afes, villaggio a nord di Saraqib, conteso per più giorni in aspri combattimenti tra le forze siriane e turco-qaediste, pare rimanga alle forze turco-Qaediste. Che comunque dovrebbero allontanarvisi per via del corridoio di 6 Km dalla M4 che giunge proprio a Saraqib.

Un buon accordo che deve però superare la prova dei fatti, con l’incognita della sua piena accettazione e  realizzazione da parte delle forze di HTS, che oggi sembrano riluttanti, ma non stanno attaccando i loro nemici di sempre.

Non si registrano bombardamenti di artiglieria o aviazione dalla mezzanotte di oggi, non volano i droni turchi e nemmeno le aviazioni russo siriane.

Il Presidente Assad ha avuto un lungo colloquio con il suo omologo russo il Presidente Putin in merito all’esito del colloquio riservato con Erdogan e di come siano arrivati all’accordo sottoscritto.

Dalla lunga intervista rilasciata a Russia24 il presidente Assad ha parlato anche alle formazioni curde siriane, invitandole ad abbandonare i rapporti di collaborazione che ancora mantengono con gli USA, che sono responsabili della distruzione del Paese e del furto elle sue risorse energetiche necessarie alla ricostruzione: “Non puoi stare con la polizia e il ladro allo stesso tempo, questo è impossibile. Quindi, non possiamo raggiungere risultati in alcun dialogo con loro, anche se dovessimo incontrarci migliaia di volte, a meno che non prendano una posizione chiara, una posizione patriottica, per essere contro gli americani, contro l’occupazione e contro i turchi perché sono occupanti anche “, ha sottolineato Assad.

Un ruolo chiave nell’accettazione turca dell’accordo deve sicuramente averlo avuto l’esito delle battaglie successive all’ingresso della Turchia nella guerra, credeva di aver messo in ginocchio l’esercito siriano che invece ridispiegandosi sul territorio in funzione del nuovo scenario, ha saputo rispondere con forza e decisione sul campo di battaglia infliggendo dure nuove perdite ai turchi, che erano sempre presenti in prima linea, si parla di ben 62 caduti e 95 feriti gravi nelle sole giornate tra il 3 ed il 4 marzo, gli elicotteri turchi facevano la spola tra gli ospedali militari e le città siriane vicine al fronte come Idlib o Nairab, mentre la falsità dei numeri diffusi dalla propaganda turca, si sono palesati nella forza dimostrata sul campo dall’esercito siriano, andranno di certo riviste dividendole per dieci.

Non resta quindi che attendere l’applicazione pratica sul campo, di questo accordo per capire se verrà attuato o se riprenderanno i combattimenti.

Nel frattempo ha dato una pessima immagine della UE la Ursula von der Layen che recatasi in Grecia con Sassoli e Michel ha dato una pacca sulla spalla alla Grecia invitandoli a proseguire nell’ottimo lavoro come scudo della UE, quella stessa UE che rifiuta i migranti se diretti in Germania o che bacchetta invece gli altri Paesi che secondo lei devono invece accoglierli e trattenere senza farli arrivare da loro. Una UE al servizio di Germania e Francia che ormai non ha senso mantenere in vita, una UE feroce con i cittadini dei Paesi membri, i Greci sono stati massacrati sull’altare degli interessi economici tedeschi e indulgente con le proprie Banche, i casi delle difficoltà della Bundesbank e della CommerzBank ne sono un chiaro esempio, non so voi , ma io di fronte al loro comportamento sono sempre più disgustato.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo