scherma
Davide Di Veroli:”essere Campione d’Europa è un’emozione unica ma sto già pensando a Cracovia”
L’azzurro Davide Di Veroli è il nuovo campione d’Europa di scherma nella spada battendo il connazionale Federico Vismara.
DI FABRIZIO RESTA
Credit foto: per gentile concessione di Davide Di Veroli
Agli Europei di scherma di Plovdiv (Bulgaria) l’Italia è stata strepitosa, conquistando 10 medaglie e il primato nel medagliere davanti alla Francia. Tra i protagonisti il giovane quasi 22enne Davide Di Veroli che si è imposto nella spada, sconfiggendo in un’agguerrita finale l’altro azzurro Federico Vismara per 15-14
Davide congratulazioni. come ci si sente ad essere il nuovo Campione d’Europa?
E’ un’emozione unica! La sera prima della gara mi son detto che l’obiettivo per il giorno dopo sarebbe stato la vittoria ed ho cercato step by step di mantenere la promessa che avevo fatto a me stesso. Quando si vince una gara si è sempre molto contenti perché si viene ripagati di tutti gli sforzi ed i sacrifici compiuti per arrivare nella condizione migliore possibile a quella competizione.
Nella spada maschile individuale l’ultimo oro azzurro è stato all’Europeo di Foggia 1981, ad opera di Angelo Mazzoni
Si, era un titolo che mancava da molto tempo in Italia e sono felicissimo ed orgoglioso di averlo riportato nella nostra splendida nazione e di aver fatto risuonare l’inno di Mameli.
E’ stata una finale al cardiopalmo decisa all’ultima stoccata. Sul 14-14 a cosa hai pensato?
Tendenzialmente durante tutti gli assalti ed in particolar modo sul 14 pari accantono le emozioni e mi concentro solo sull’esecuzione corretta della stoccata. Prima dell’ultimo punto ero tranquillo perché sapevo che sino a quel momento avevo dato tutto quello che avevo e non mi sarei di certo arreso in quel frangente.
Sul 5-3 hai avuto un problema alla gamba destra. Che è successo?
La giornata è stata molto lunga e faticosa. All’inizio della finale ho sentito subito che le gambe erano al limite dei crampi. Sul 5-3 ho sentito una fitta fortissima al quadricipite sinistro e durante la prosecuzione del match ne ho sentita un’altra al polpaccio destro. Per fortuna erano solo crampi.
Nel 2018 hai vinto il tuo primo titolo alle Olimpiadi Giovanili. In cinque anni ne hai vinte una quarantina tra gare nazionali ed internazionali. Ti stai assuefacendo alla vittoria o è sempre come la prima volta?
Assolutamente no, sono molto giovane ed ho ancora molte cose da imparare ed obiettivi da raggiungere
Il tuo prossimo impegno sarà a Cracovia nella gara a squadre. Ci stai già pensando oppure per ora vuoi goderti il trionfo?
Ho iniziato a pensare alla gara a squadre di Cracovia appena terminata la finale della gara individuale. La qualifica olimpica si svolge principalmente a squadre e voglio dare il miglior contributo possibile per far sì che la squadra italiana di spada si qualifichi alle olimpiadi di Parigi.
Avversario che temi di più a Cracovia?
Al giorno d’oggi, ahimè o per fortuna, non esistono squadre più “scarse” o assalti cuscinetto quindi l’obbiettivo è quello di affrontare qualsiasi match da vero team, consapevoli delle nostre potenzialità.
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