Calcio
CALCIO SERIE A, I VERDETTI DEL CAMPIONATO
Il Napoli fa harakiri e le porte della Champions si aprono per la Juventus. Il Milan sbanca Bergamo
Fonte foto: profilo Instagram rinogattuso.official
Accantonato da tempo il tema scudetto, vinto dall’Inter con qualche giornata d’anticipo e non avendo nulla da aggiungere sulle retrocessioni, il campionato di calcio si avviava alla conclusione con una sola questione irrisolta: chi andra in Champions?
Il campo ha parlato: Milan, Atalanta e Juventus in Champions, il Napoli in Europa League. Risultati che possono tutto sommato ritenersi giusti:
Il Milan è stato primo in classifica per due terzi del campionato prima del crollo psicho-fisico che gli è costato lo scudetto; vederla anche fuori dalla Champions forse sarebbe stato troppo.
L’Atalanta ha strameritato il terzo posto e lo ha dimostrato anche con il Milan, dominando il gioco ma non riuscendo a concretizzare. Sfortuna? forse ma anche e soprattutto le gambe pesanti della finale di Coppa Italia giocata pochi giorni fa. Proprio a questo proposito ci chiediamo come mai la finale di Coppa Italia non sia l’ultima partita della stagione come avveniva in tempi recenti. Con un calendario studiato meglio forse la Dea avrebbe potuto raccogliere di più.
Lo stesso discorso poteva valere per la Juventus ma il Bologna ormai era già al mare. I bianconeri hanno segnato 4 gol in un tempo senza neanche essersene accorti e si sono concentrati sulle radioline per vedere cosa succedeva negli altri campi. Forse la Juventus era la squadra che meritava di meno ed infatti la sua qualificazione è stato più per demerito degli avversari che per i propri meriti sportivi.
Il Napoli era senz’altro la squadra più in forma del momento (pareggio con l’Inter e vittorie con Lazio, Torino, Spezia,Udinese e Fiorentina) con un solo pareggio (Cagliari) ed era senz’altro la favorita, avendo un punto in piu della Juventus e dovendo giocare contro un’avversaria che non aveva più nulla da chiedere in questo campionato. Si è trovato invece un Verona che ha onorato il campo senza regalare nulla ed è sfumata sia la vittoria che la Champions.
Si potrebbero dire tante cose: che il Verona si è impegnato più del previsto (ed è stato detto, facendo imbestialire Juric), che ha pesato il rigore inesistente di Cuadrado (Juventus-Inter, n.d.r.) che al Milan sono stati dati due rigori (ineccepibili, n.d.r). Che l’Atalanta voleva far vincere il Milan, ecc.Di veleni se ne possono dire in quantità industriali ma la verità è semplice:
- girone di andata troppo di basso profilo per una squadra che vuole andare in Champions, al punto da vanificare la brillante cavalcata finale
- Andati in vantaggio contro il Verona c’è stato un crollo psicologico, come se la partita fosse finita. Infatti il pareggio è arrivato dopo pochi minuti.Questo è l’elemento che fa la differenza tra una squadra da Champions ed una che non lo è. Con un obiettivo importante quale la qualificazione Champions non ti puoi permettere di rilassarti.
- Il gioco non è sembrato irresistibile. Il vantaggio è sembrato più una circostanza che il frutto del gioco. Forse aver già deciso di mandare via l’allenatore da tempo, ha anche avuto la sua importanza nell’economia del campionato.
Peccato perché il Centro-sud resta senza Champions e non sembrava impossibile arrivarci