Oasi Culturale
Premio Bancarella 2022 a Stefania Auci
Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo della 70esima edizione del Premio Bancarella vinto da Stefania Auci con il romanzo “L’inverno dei leoni”.
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di Sara D’Angelo
Con 153 voti approvati dal Collegio degli Elettori, individuati, come da regolamento, tra i librai Soci dell’Unione Librai Pontremolesi e l’Unione Librai delle Bancarelle, Stefania Auci ha vinto il Premio Bancarella 2022 con il romanzo storico “L’inverno dei Leoni (Editrice Nord).
Libri e salotti culturali sono stati protagonisti un weekend di fine luglio nel suggestivo cortile della storica Villa Visconti d’Aragona.
I finalisti del prestigioso Premio erano titoli e autori di altissimo valore, ma è stato impossibile ignorare le classifiche letterarie in cui, dal 2019, hanno trovato fissa dimora i due romanzi che raccontano il passaggio generazionale della famiglia Florio, una delle prime forze dell’imprenditoria siciliana conosciuta in tutto il mondo.
La selezione iniziale dei 6 finalisti a ciascuno dei quali viene attribuito il Premio Selezione Bancarella, darà il nome del vincitore. Questi i nomi degli scrittori con i relativi titoli delle opere: Paolo Roversi con Black money ( Sem), Roberto Tiraboschi con Il rospo e la badessa (Edizioni E/O), Niccolò Palombini con Io non ho più paura (New Compton Editori), L’inverno dei leoni ( Casa editrice Nord),
Melania Soriani con Bly ( Mondadori) e Luigi Panella con Nel nome di Dio (Rizzoli).
Il Premio Bancarella nasce nel 1952 a Mulazzo, un piccolo comune di duemila abitanti in provincia di Massa Carrara, un premio nato dal successo riscontrato nel pubblico dei librai ambulanti, biblioteche mobili, veicoli d’amore per la lettura. Fu poi trasferito nel comune vicino di Pontremoli, patria dei venditori alla ricerca di passioni letterarie disponibili a lasciarsi sedurre dalla magia frusciante delle pagine. Li chiameremo migranti della cultura equipaggiati da bancarelle innamorate del pensiero scritto. Voce ai librai per segnalare il libro più venduto.
Il Premio Bancarella consiste in una ceramica artistica raffigurante “San Giovanni di Dio”, un libraio poi religioso spagnolo a servizio degli ultimi, fondatore dell’Ordine Ospedaliero detto dei “Fatebenefratelli”. Nel 1690 è stato proclamato santo da papa Alessandro VIII.
Per festeggiare i settant’anni del Premio, la città di Pontremoli ha accolto eventi e manifestazioni culminati nella serata condotta da Carolina Sardelli, il presidente dell’edizione 2022 Franco Di Mare, e lo scrittore Andrea Vitali. Un’assemblea di firme illustri per un premio che negli ultimi vent’anni ha dato il meritato riconoscimento a Donato Carrisi, Andrea Vitali, Gianrico Carofiglio, Andrea Camilleri, Stefano Zecchi, Sara Rattaro.
La scrittrice palermitana Stefania Auci vince il Premio Bancarella con il sequel del romanzo “I leoni di Sicilia”, 700 mila copie vendute e più di 35 edizioni.
La premiazione del vincitore finale si è svolta il 17 luglio 2022 a Pontremoli. Al termine della cerimonia di premiazione del Premio Bancarella 2022, la vincitrice ha dichiarato: “Vorrei ringraziare tutti i librai. In particolare alcuni che sono diventati amici e le loro librerie, case per me. Da Palermo a Agrigento, da Roma a Milano e tutti i piccoli paesi che ho visitato. Ciascuno di loro mi ha trattato come persona e non come fenomeno. Grazie per questo. Grazie per aver votato per la persona che c’è dietro l’autrice”.
“L’inverno dei leoni” punta sulla ricerca storica della fortuna accumulata dai Florio tra la fine del 19° e l’inizio del 20° secolo. L’ascesa al potere economico conquista l’inchino del popolo e da chi è deputato ad amministrare la res publica. La città di Palermo diventa porto sicuro per sottoscrivere affari nel settore del turismo, del vino, del mercato ittico di cui conta la proprietà di una imponente flotta mercantile.
L’erba però sempre verde non è, quando bussano alla porta le prime faglie dell’impero economico, tutti i membri della famiglia Florio dovranno correre ai ripari prima del crollo definitivo. L’ammirazione, l’invidia, la corsa ossessiva nelle stanze multiformi del potere soccombono all’inesorabile sgretolamento del mito.
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