Attualità
State tranquilli, state sereni, non preoccupatevi
Perché si può essere sereni in questi tempi poco sereni. Satira esclusiva vietata agli inclusivi (ovvero ai permalosi).
di Alessandro Andrea Argeri
State tranquilli, state sereni, non preoccupatevi. E se vi dico io di stare sereni, beh, potete stare sereni. Se ve lo dice qualcun altro, tipo Matteo Renzi, cominciate ad avere paura. Pensate positivo, senza però essere positivi. Non serve dirvi che le cose vanno male, tutti quanti sanno che vanno male. Abbiamo una crisi. Molti non hanno un lavoro, e chi ce l’ha vive con la paura di perderlo. Il potere d’acquisto dell’euro è zero, le banche stanno fallendo, i negozianti hanno il fucile nascosto sotto il banco, i teppisti scorrazzano per le strade e non c’è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine. Siamo seduti a guardare il telegiornale mentre questo ci sembra una serie tv. È la follia, è come se tutto dovunque fosse impazzito così che noi non usciamo più. Ce ne stiamo in casa e lentamente il mondo in cui viviamo diventa più piccolo e diciamo soltanto: “Almeno lasciateci tranquilli nei nostri salotti per piacere! Lasciatemi il mio tostapane, la mia TV, la mia vecchia bicicletta e io non dirò niente ma… Ma lasciatemi tranquillo!”
Allora state tranquilli, non preoccupatevi, state sereni. Non protestate, non vi ribellate, non scrivete al vostro senatore, anche perché non saprei cosa dirvi di scrivere. Io non so cosa fare per combattere la crisi e l’inflazione e i russi e la violenza per le strade. Non alzatevi, non uscite fuori dalla finestra a gridare: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!”.
State tranquilli, state sereni, non preoccupatevi. Credete in voi stessi. Una donna può diventare il Presidente. Un leghista può dirigere un partito nazionale. Un pugliese può diventare il Frank Sinatra del Tavoliere, il Battiato dell’altopiano delle Murge, il De André del sub appennino Dauno. Non chiedetemi però dove sia il sub-appennino Dauno perché da vent’anni guardo il meteo ma non l’ho mai capito.
Comunque, state tranquilli, state sereni, non preoccupatevi. È vero: Salvini è ministro dei trasporti, quindi probabilmente ha già iniziato a girare tutte le stazioni d’Italia vestito da ferroviere. Però per fortuna più di metà degli italiani ha potuto usufruire del bonus trasporti, mentre l’altra metà ha imparato a guidare a tempo record, quindi nessuno corre il rischio di incontrarlo tutto intento a chiederti l’abbonamento.
State tranquilli, state sereni, non preoccupatevi. La qualità della vita sempre più bassa, il carovita invece aumenta, magari non vi piace il posto in cui vi trovate, però alla fine vi è andata bene. Si può finire in posti peggiori, tipo nella casa del Grande Fratello. Pensate poi ai migranti: tutti li vorrebbero accogliere però nessuno se li vuole prendere. Probabilmente l’Europa come primo provvedimento ha in mente di chiedere ai rifugiati di firmare un patto per poterli deportare legalmente.
Sono tempi duri, ma state tranquilli, state sereni, non preoccupatevi. Perché mentre le bollette si alzano possiamo occuparci di diritti e pari opportunità. Che idea! Secondo alcune indiscrezioni, le prossime proposte dei paladini dei diritti saranno: introduzione dei parcheggi in doppia fila anche per i disabili; posti auto per i falsi invalidi; pedigree gratis ai cani dei non vedenti; trasferimento dei carcerati in esubero in un canile per concedere loro più spazio; incentivo al solo consumo di alcolici per fronteggiare la crisi del sistema idrico nazionale; produzione di pos già guasti per “aiutare le aziende”; iscrizione di un rider di Deliveroo al giro d’Italia per poterlo vincere una buona volta.
State tranquilli, state sereni, non preoccupatevi, prendete una boccata d’ossigeno, anche se l’aria è irrespirabile. C’è la crisi climatica, siamo a un tour di Jova beach party dal collasso planetario. C’è una guerra, le parti in conflitto non vogliono fermarsi. Ma non preoccupatevi! Se un giorno dovessimo finire le armi, chi rimarrà si scontrerà su Call of Duty, mentre i capi di Stato spenderanno interi pil per comprare le skin di Fortnite. Io, nel dubbio, ho già iniziato ad addestrare le mie due tartarughe nella speranza diventino le tartarughe ninja.
State tranquilli, state sereni, non preoccupatevi. Soprattutto: non pensate ai “quando”. “Quando ti laurei? Il figlio del vicino si è laureato con lode”, ma tu hai appena dato l’esame di Stato. “Quando trovi un lavoro? Il figlio del vicino lavora per una rinomata strat up con sede sulla luna, a tempo indeterminato, per sempre finché morte non lo separi dall’azienda, con vacanze pagate in smartworking”, però tu ti sei appena laureato, magari col massimo. “Quando ti sposi? Il figlio del vicino è già al secondo matrimonio”, invece tu hai appena trovato un lavoro. “Quando vai via di casa? La tua amica convive già e ha un appartamento bellissimo”, ma tu a malapena riesci a prenderti cura della pianta grassa sul balcone di cameretta. Per finire con l’immancabile: “Quando fai un figlio? Il figlio del vicino paga già gli alimenti”, e qui apoteosi.
Ad ogni modo, state tranquilli, state sereni, non preoccupatevi. Non pensate a chi all’università privata si laurea in medicina a tempo record, con appena due ore di sonno, senza coltivare i rapporti umani. Con questo stile di vita non si diventa medici, bensì pazienti. Insomma non vivete con il cronometro, la vita non è una gara, a meno che non si sia appena aperta l’altra cassa al supermercato.
Quindi state tranquilli, state sereni, non preoccupatevi, godetevi la vita. Avevo pensato di consigliare qualche concerto, ma ormai cantano tutti in playback, inoltre, i rave non li fanno più: “pericolo per la sicurezza nazionale”, ergo ci vanno solo i masochisti per lasciarsi manganellare volutamente dalla polizia. Consiglio allora di andare al KFC, a mangiare un po’ di pollo, fin quando gli animalisti non proporranno di liberare anche gli orsetti gommosi. In alternativa anche il cinema non è male! Consiglio Quinto Potere, il film citato nei due paragrafi iniziali.
State tranquilli, state sereni, non preoccupatevi, non pensate alle cose brutte. È vero: l’economia va male, il pil è in calo, c’è la recessione, l’inflazione, i russi, la guerra… Dieci anni fa era tutto diverso, “qua era tutta campagna”, i giovani non erano giovani, i vecchi non erano vecchi, l’economia andava male, c’era il pil in calo, la recessione, l’inflazione, i russi, la guerra… Ah no, è sempre stato tutto uguale, “whatever it takes (whenever you want)”. Ma allora state tranquilli! State sereni, non preoccupatevi nemmeno di queste cose mortali! Piuttosto, quando avete dei momenti in cui siete giù di morale, perché nella vita può capitare di avere dei “momenti no”, pensate agli economisti: una vista a studiare una materia, l’economia, per non capirci nulla comunque. D’altronde, se gli economisti capissero di economia, questa non andrebbe sempre male.
Comunque state tranquilli, state sereni, non preoccupatevi, soprattutto non leggete né le notizie brutte né le brutte notizie. Oh, ma questo non è un problema, tanto meno del 3% di noi legge il giornale. Le nostre uniche notizie vengono dalla tv, riguardano il sindacato per tutelare i figli dei fashion blogger o la spartizione dei trofei di Francesco Totti. Certamente in un paese normale è un dovere informarsi sulle grandi questioni, però in Italia bisogna venire meno al proprio senso di responsabilità per “senso di responsabilità”. È vero: “le cose vanno male, molto male”, anzi più che male. Le azioni dei principali marchi sono crollate drasticamente, mentre le famiglie si impoveriscono sempre più. Insomma tutti perdono un sacco di soldi. Ma tanto questo problema non riguarda la gente comune. Assolutamente! Tanto, la gente comune non ha né brand né soldi. Don’t worry, be happy. Alla prossima settimana!
RIPRODUZIONE RISERVATA ©