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08 Settembre 2025

La Cina vuole la Pace, l’Occidente prepara la guerra.

In seguito alla riunione dei capi di stato SCO, si è tenuta una riunione SCO plus, sul tema del rafforzamento del multilateralismo in azione, garantire sicurezza regionale e promuovere sviluppo sostenibile.

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Di Stefano Orsi

Pechino

Dopo l’importante vertice della SCO (Shangai cooperation Organisation, presenti i capi di stato cinese, bielorusso, indiano, iraniano, kazako, kirghizo, pakistano, russo, Tagiko, uzbeko.

Sono stati firmati 24 documenti tra cui la dichiarazione di Tianjin, la strategia della SCO fino al 2035 e una serie di altri argomenti tematici.

In seguito alla riunione dei capi di stato SCO, si è tenuta una riunione SCO plus, sul tema del rafforzamento del multilateralismo in azione, garantire sicurezza regionale e promuovere sviluppo sostenibile. Erano presenti gli stati membri e gli osservatori: la Mongolia, con gli Stati partner di dialogo: Azerbaigian, Armenia, Cambogia, Maldive, Myanmar, Nepal, Turchia, Egitto.

Poi erano presenti una serie di Paesi ospiti: Turkmenistan, Indonesia, Laos, Malesia, Vietnam.

Al termine delle attività del vertice di Tianjin, il membro dell’ufficio politico del Comitato centrale del PCC, il ministro degli Affari esteri della Repubblica popolare cinese, Wang Yi, e il segretario generale della SCO, Nurlan Yermekbayev, hanno tenuto una conferenza stampa congiunta per i giornalisti.

https://www.treccani.it/magazine/atlante/notizie/sco-vertice-a-tianjin-dichiarazione-contro-l-occidente-condanne-a-israele-e-usa-modi-e-putin-rilanciano-l-asse-russo-indiano.html

Il tutto si è proposto come una reale alternativa alle proposte che l’Occidente collettivo presenta al mondo, che sempre più può guardare altrove e trovare differenti modi di intendere i rapporti tra i Paesi e il rispetto delle tradizioni ed identità culturali.

Fortissimo rilievo è stato dato alla presenza del Presidente indiano Modi, che si è presentato all’assemblea dei capi di stato mano nella mano con il Presidente russo Putin, segnale fortissimo rivolto agli USA.

L’Occidente in generale, non solo il “genio” di Trump, hanno di fatto cementato l’alleanza tra India e Russia e riavvicinato un chiaro disgelo nei rapporti con la Cina del pragmatico Xi.

Anche Russia e Cina hanno aumentato la loro interconnessione economica, è stato infatti firmato l’accordo per la costruzione del gasdotto Power of Siberia 2, ( https://www.themoscowtimes.com/2025/09/04/what-the-power-of-siberia-2-deal-really-means-for-russia-and-china-a90422 )   che garantirebbe alla Cina l’autonomia energetica anche in caso di blocco navale dall’Occidente e per la Russia una incredibile fonte di entrate da reinvestire nella propria industria e nello sviluppo economico che eliminerebbe in toto le perdite dovute alla cessazione della funzione dei gasdotti verso l’Europa occidentale. Nota a margine, PoS2 estrarrebbe il gas dagli stessi giacimenti che prima servivano noi, pertanto possiamo salutare ogni possibile ripristino delle precedenti forniture sia in volumi che in prezzo conveniente.

50 miliardi di metri cubi annui sono il volume previsto per questa tratta e per almeno i prossimi 30 anni.

Resta ancora in ballo un progetto di gasdotto anche verso l’India ed il Pakistan e come snodo l’Iran.

Al momento le consegne di gas all’India avvengono in forma liquefatta principalmente attraverso il trattamento del metano nello stabilimento di Yamal nell’estremo nord della Russia.

3 settembre 2025 80 anni dalla vittoria sul Giappone

La grande e maestosa celebrazione degli 80 anni dalla vittoria sul Giappone da parte della Cina è stata l’occasione per un grande palcoscenico della grandezza della Cina di oggi, per ciò che in questi 80 anni ha saputo costruire grazie al sacrificio di coloro ( 20 milioni circa) che si sacrificarono o furono uccisi durante la guerra col Giappone dal 1931 al 1945.

L’arrivo dei Capi di stato ospiti è stato un momento dal grande impatto visivo, con i tre alleati Xi, Putin e Kim Jong Un che hanno preceduto gli altri 27 capi di Stato.

L’abito stesso indossato dal Presidente cinese era evocativo, richiamava in tutto e per tutto quelli indossati da Stalin prima e da Mao Tse Dong poi, l’omaggio e la gratitudine al passato erano evidenti anche in questo.

Xi ha pronunciato un discorso beve ma ricco di significato.

Tutti i miei concittadini cinesi sparsi per la nazione,

Eccellenze, capi di Stato e di governo e rappresentanti delle organizzazioni internazionali,

Illustri ospiti,

Tutti gli ufficiali e i soldati che partecipano alla parata,

Compagni e amici,

Oggi ci riuniamo qui per commemorare solennemente l’80° anniversario della vittoria della Guerra di Resistenza Popolare Cinese contro l’aggressione giapponese e della Guerra Mondiale Antifascista. È un’occasione per ricordare la storia, onorare gli eroi caduti, coltivare la pace e creare un futuro migliore.

A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), dell’Assemblea Nazionale del Popolo, del Consiglio di Stato, del Comitato Nazionale della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese e della Commissione Militare Centrale, rendo profondo omaggio ai nostri veterani soldati e compagni, patrioti e ufficiali che hanno combattuto nella Guerra di Resistenza contro l’Aggressione giapponese, e ai cittadini cinesi, in patria e all’estero, che hanno dato un contributo importante alla nostra vittoria. Esprimo i miei più sinceri ringraziamenti ai governi stranieri e agli amici che hanno sostenuto e assistito il popolo cinese nella resistenza all’aggressione. Rivolgo inoltre un caloroso benvenuto ai nostri ospiti provenienti da tutto il mondo che sono qui con noi oggi.

Compagni e amici,

La Guerra di Resistenza del Popolo Cinese contro l’Aggressione Giapponese fu una grande guerra combattuta con tenacia e valore. Sotto la bandiera del Fronte Unito Nazionale contro l’Aggressione Giapponese, istituito su iniziativa del PCC, il popolo cinese si oppose con ferrea volontà al formidabile nemico, costruì una grande muraglia di carne e sangue per difendere la nazione e, infine, ottenne la prima vittoria completa nella resistenza all’aggressione straniera in epoca moderna.

La Guerra di Resistenza del Popolo Cinese contro l’aggressione giapponese fu una parte importante della Guerra Mondiale Antifascista. Con immenso sacrificio nazionale, il popolo cinese diede un contributo fondamentale alla salvezza della civiltà umana e alla salvaguardia della pace mondiale.

La storia ci insegna che l’umanità cresce e crolla insieme. Solo quando tutti i paesi e le nazioni si trattano da pari, coesistono in pace e si sostengono a vicenda, possiamo preservare la sicurezza comune, sradicare la causa principale della guerra e impedire il ripetersi di tragedie storiche.

Compagni e amici,

La nazione cinese è una grande nazione che non si lascia mai intimidire da alcun bullo e che apprezza sempre l’indipendenza e va avanti. In passato, di fronte a lotte critiche tra il bene e il male, la luce e l’oscurità, il progresso e la reazione, il popolo cinese si è unito per sfidare il nemico. Ha combattuto per la sopravvivenza del Paese, per il rinnovamento della nazione cinese e per la giustizia dell’intera umanità. Oggi, l’umanità deve nuovamente scegliere tra pace e guerra, dialogo e confronto, cooperazione vantaggiosa per tutti e gioco a somma zero. Il popolo cinese è fermamente dalla parte giusta della storia e del progresso della civiltà umana. Resteremo impegnati sulla strada dello sviluppo pacifico e uniremo le forze con tutti i popoli del mondo per costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità.

L’Esercito Popolare di Liberazione Cinese è stato e sarà sempre l’eroica forza armata su cui il Partito e il popolo possono contare pienamente. Tutti i militari devono svolgere fedelmente il loro sacro dovere, accelerare la costruzione di un esercito di livello mondiale e salvaguardare fermamente la sovranità, l’unità e l’integrità territoriale della Cina. Tutti i militari devono fornire supporto strategico per il grande rinnovamento della nazione cinese e contribuire in modo significativo alla pace e allo sviluppo del mondo.

La storia porta con sé l’eredità del passato e ispira il futuro. Nel nuovo viaggio verso la nuova era, il popolo cinese di tutti i gruppi etnici dovrebbe, sotto la forte guida del PCC, seguire il marxismo-leninismo, il pensiero di Mao Zedong, la teoria di Deng Xiaoping, la teoria delle tre rappresentazioni e la prospettiva scientifica sullo sviluppo, e attuare pienamente il pensiero sul socialismo con caratteristiche cinesi per la nuova era. Dovremmo rimanere saldamente sulla via del socialismo con caratteristiche cinesi e portare avanti il ​​grande spirito della Guerra di Resistenza. Dovremmo proseguire con intraprendenza e determinazione e portare avanti uniti la causa della costruzione della Cina come grande paese su tutti i fronti e realizzare un grande rinnovamento nazionale attraverso la modernizzazione cinese.

Il grande rinnovamento della nazione cinese è irresistibile! La nobile causa della pace e dello sviluppo dell’umanità prevarrà!

Un discorso che richiama valori alti della pace, del rispetto tra i popoli, del socialismo come migliore via al rispetto dell’essere umano e per il suo sviluppo, alla lotta ai prepotenti ed ai violenti nel mondo, Ho particolarmente apprezzato il passaggio in cui ricorda come tutta l’Umanità condivida lo stesso destino.

Un richiamo forte alle scelte future non è mancato: “Oggi, l’umanità deve nuovamente scegliere tra pace e guerra, dialogo e confronto, cooperazione vantaggiosa per tutti e gioco a somma zero. Il popolo cinese è fermamente dalla parte giusta della storia e del progresso della civiltà umana. Resteremo impegnati sulla strada dello sviluppo pacifico e uniremo le forze con tutti i popoli del mondo per costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità.”

Un richiamo che, per il momento storico in cui viviamo, sembra preparare il suo popolo ed il mondo a momenti di scelte difficili, preannunciando che la Cina ha già compiuto le scelte di campo in cui restare.

L’Occidente e in particolare nella UE c’è chi prepara la guerra

Un recente articolo del Canard enchainé ci gela il sangue per i temi trattati.

Secondo un documento del ministero della sanità francese firmato dalla ministra Catherine Vautrin, gli ospedali devono essere pronti ad accogliere MIGLIAIA di soldati feriti in caso di conflitto armato su larga scala in Europa.

Sono stati citati tutti i documenti interni al ministero che chiedono al personale sanitario delle regioni di prepararsi per uno “scontro importante”

A fronte di false dichiarazioni di ricercare la pace, i governi europei starebbero quindi preparando i loro Paesi ad un conflitto che evidentemente qualcuno di loro ha già deciso.

Stesse decisioni a livello sanitario sono state prese dalla Germania e in questi giorni Rutte steso, segretario della NATO richiama alla necessità di entrare in mentalità di guerra in Europa!

https://www.lecanardenchaine.fr/defense/51669-la-sante-requisitionne-les-hopitaux-pour-la-guerre-en-europe

Inchiesta ripresa anche dall’autorevole quotidiano Le Figaro e ha tenuto banco su diversi media e le giustificazioni della ministra sono apparse risibili!

https://www.bfmtv.com/politique/video-ca-fait-partie-de-l-anticipation-catherine-vautrin-reagit-aux-revelations-du-canard-enchaine-sur-la-demande-faite-aux-ars-de-preparer-les-soignants-a-un-possible-engagement-majeur_VN-202508270327.html

L’unica giustificazione per simili preparativi, assai dispendiosi e in un momento in cui la ministra stessa attua tagli e restrizioni ai servizi sanitari per i cittadini, appare essere che il governo sappia che un conflitto non sia solamente possibile ma anche probabile a causa di una volontà politica già definita a certi livelli anche se ancora non resa pubblica per ovvie ragioni di opportunità politica oltre che strategica.

I passaggi ripetuti allo sfinimento sulla necessità e ferma volontà di inviare truppe in Ucraina, manifestata a più riprese dai cosiddetti “Volenterosi” si configura con la scelta celata di intervenire in Ucraina per evitare il crollo militare di Kiev di fronte alle crescenti difficoltà dell’esercito al fronte che stenta a contenere le avanzate progressive dell’esercito russo.

Allo stesso tempo la manifesta volontà di riarmare l’Ucraina non appena arrivasse un cessate il fuoco e l’annuncio di invio truppe della NATO a Kiev, sono la migliore garanzia per impedire che il conflitto finisca e si possa trovare una intesa per la pace che , a mio giudizio, non potrebbe che essere basata sulla neutralità e sul disarmo dell’Ucraina, unitamente a politiche non ostili alla Russia e rispettose dei diritti umani dei suoi cittadini.

Il fantasma del conflitto esteso torna a terrorizzare il nostro continente.https://www.youtube.com/watch?v=XQMR67zr0hw