23 Dicembre 2024
Il ghiaccio rosso: alcune considerazioni della dottoressa Micaela Quintavalle dal MASH
Sudare, salvare vite. Non si sognava di essere ricchi ma di essere eroi. Poi i tempi sono cambiati. Ora ci sono gli influencer. Niente sudore, niente sacrifici. Niente eroi.
Di Pierdomenico Corte Ruggiero
Una volta erano i libri, i film e le serie tv ad influenzare le scelte degli adolescenti. Sognavi di fare il medico, il poliziotto, il pompiere, il pilota, l’avventuriero, il pirata. Ad esempio dopo aver visto la serie tv o il film MASH (Mobile Army Surgical Hospital) si sognava di essere come quei “folli” ma saggi medici militari immersi nel sangue, nella follia della guerra e nelle follie quotidiane.
Sudare, salvare vite. Non si sognava di essere ricchi ma di essere eroi. Poi i tempi sono cambiati. Ora ci sono gli influencer. Niente sudore, niente sacrifici. Niente eroi. Per fortuna MASH esiste ancora. Sono tutti quei luoghi dove con preparazione e sacrificio si opera per il bene comune. Dove si deve affrontare la follia di questa società malata. I MASH sono pieni di donne e uomini senza volto, per loro niente interviste, che dopo anni di preparazione e sacrifici cercano ogni giorno di salvare, proteggere, guarire, assistere, istruire. Donne e uomini a cui la dottoressa Micaela Quintavalle ha dato volto e voce. Lei che sui libri, da bambina, ha scelto il suo percorso.
Lasciamo, quindi, che sia Micaela Quintavalle a farci sentire il freddo del ghiaccio rosso:
“Il problema non è la censura. Il problema è la questione della domanda e dell’offerta. Il problema è l’intervista imbarazzante di Taylor Mega. O quella di Mammuccari con la sua voce stentorea.
Il problema è che basta mostrare tette e culo in televisione e diventi una personalità fissa che ha ben poco da dire.
Il problema è che siamo invasi da video su Instagram che ti raccontano che diventare ricchi sia facile.
Il problema è che su only fans non si vende solo l’immagine. Il problema è che in corsia ti ritrovi ragazzine in coma etilico strafatte di tutto, trovate mezze nude in un bagno con il vomito addosso e i genitori ti dicono che ignorano che bevano.
Il problema è sentirti impotente quando un uomo picchia la sua donna e le fa letteralmente lo scalpo e te oltre che piangere non puoi fare niente di fatto.
Il problema è che non è più di moda studiare.
Non ha quasi più senso leggere.
O pendere dalle labbra di un docente che ti arricchisce anche solo in una conversazione.
Il problema sei tu… che continui a sognare.
E che compi quel gesto apotropaico di colpire con un pugno lo sterno tre volte e la fronte con l’indice prima di ogni ostacolo da superare!
Il problema è che ti piacciono solo i giocatori di hockey a ghiaccio rosso. Quelli che ad ogni partita lasciano il sangue su quelle lastre di ghiaccio.
E non ti piacciono e mai ti piaceranno quelli a ghiaccio giallo. Quelli che si pisciano addosso.
Nella mia esistenza di persone a ghiaccio rosso ne ho incontrate poche.
Si contano sulle dita di una mano!
Sulla mia vita si potrebbe scrivere un libro. Come su quella di tante altre persone!
Ma sarebbe un paradigma poco compreso.
Non vendibile né scenico.
Questo è il problema… “