Cultura
Clelia Moscariello presenta il libro “Io non amo le rose” (Pav edizioni)
“Non tutte le donne vorrebbero
ricevere rose soprattutto. “Io non amo le rose” è la mia
quarta raccolta semiautobiografica che unisce, come in un
cocktail sapientemente mixato e poi shakerato, ballate, racconti,
riflessioni. “
a cura di Fabia Tonazzi
photocredit pressoffice
Oggi ospitiamo sul Sudest una giornalista e scrittrice, Clelia Moscariello autrice del suo ultimo libro “Io non amo le rose” per la Pav Edizioni. E’ sicuramente un libro “provocatorio” che sfida luoghi comuni e clichè.
“Non tutte le donne vorrebbero
ricevere rose soprattutto. “Io non amo le rose” è la mia
quarta raccolta semiautobiografica che unisce, come in un
cocktail sapientemente mixato e poi shakerato, ballate, racconti,
riflessioni. “
Clelia di cosa ti occupi, come mai hai realizzato proprio quest’opera?
«Credo di essere una persona solare e molto comunicativa, scrivo sia per lavoro che per passione. Ho realizzato questa opera per comunicare l’idea di una femminilità diversa, maggiormente aderente alla realtà, al fatto che siamo tutte diverse (noi donne), e che lo stereotipo della rosa come cliché, con tutti i suoi correlati non ci rappresenti al meglio e sicuramente non ci rappresenti tutte».
Come è la tua giornata tipo?
«Faccio molte, troppe cose e spesso contemporaneamente :D! Ho scoperto che mi rilassa proprio il fare, la pratica, l’esercizio. Mi annoia stare senza far nulla, quindi trovo sempre nuovi progetti nei quali impegnarmi».
Trovi il tempo per rilassarti?
«Diciamo che è una bella sfida, nel tempo libero comunque amo fare shopping, dedicarmi a me stessa, alla cura del corpo, parlare a telefono con le mie amiche, fare lunghe passeggiate, guardare un bel film, visitare una mostra interessante, viaggiare oppure vedere un bel film sul divano o al cinema».
Cosa sognavi da piccola? C’è qualcosa che ti accomuna ai tuoi personaggi?
«Da bambina sognavo di fare la stilista di moda da grande. Quello che mi accomuna a molti dei personaggi descritti nei miei racconti e nelle mie poesie è senza dubbio l’aspetto spirituale e la ricerca di un senso più alto della nostra esistenza.
Cosa ti piace di più del lavoro che fai?
«Mi piace la possibilità di poter condividere con le altre persone e di poter coltivare la creatività e l’arte»
Qual è il tuo mantra quotidiano?
«È troppo presto per arrendersi.»
Ti identifichi con un personaggio in particolare del tuo libro o no?
«Tutti i personaggi descritti nelle mie poesie e nei miei racconti hanno aspetti che mi appartengono»
Credi che ci sia spazio nella società attuale per i tuoi protagonisti o si troverebbero spiazzati?
«I personaggi che descrivo sono sempre un po’sopra le righe e un pizzico oltre certi schemi di riferimento. Quindi, credo che sì, tali personaggi nella società attuale sarebbero un tantino “fuori tema”, per capirci.»
La cultura e i libri…Hai un riferimento in politica o nella società attuale che ti ispira fiducia?
«Mi piace chiunque non cerchi di imporsi come esempio, mi piace chi si pone con naturalezza, chi sceglie di fare a meno degli orpelli».
Credi che si potrebbe fare di più in merito alla sensibilizzazione dei giovani nei confronti di eventi culturali o sei soddisfatta come scrittrice?
«Credo che davvero la cultura sia come ha detto già qualcun altro “l’unica droga in grado di creare indipendenza”, pertanto, i giovani, secondo il mio parere, dovrebbero essere sensibilizzati in modo maggiore rispetto all’importanza di quest’ultima, tuttavia, i giovani di ora sono molto svegli, più di quella della mia generazione, senza dubbio, e ripongo fiducia, dunque, nella loro capacità, aldilà del vuoto istituzionale nel quale purtroppo viviamo, di sapersi emancipare e di saper investire su se stessi, proprio attraverso questo strumento incredibile e portentoso della cultura».
Clelia Moscariello nasce il 13 aprile nel 1981 a Napoli.
- Nel 1999 consegue la maturità presso il Liceo Classico Vittorio Emanuele II della stessa città e nel 2008 ottiene la Laurea in Scienze della Comunicazione con il massimo dei voti: 110/110 con lode. Appassionata di musica, cinema, moda, estetica e scrittura creativa, nel 2008 ottiene il diploma di consulente letterario e redattrice di case editrici da qui lavorerà fino a diventare giornalista pubblicista e collabora con diverse testate.
- Nel 2010 pubblica con Davide Zedda La Riflessione la prima silloge di poesie e racconti intitolata “L’ultima notte da falena”.
- Nel 2017 esce la sua seconda raccolta di poesie intitolata “Questa primavera” per Irda Edizioni.
- A luglio 2018 esce la raccolta di ballate, “Battiti”, per le Mezzelane Casa Editrice.
- A novembre 2021 esce la sua nuova raccolta di ballate e racconti, intitolata “Io non amo le rose”, pubblicata dalla “Pav Edizioni”.
- Attualmente, oltre al suo lavoro di giornalista, Clelia Moscariello collabora con diverse agenzie pubblicitarie ed editoriali come copywriter, tra le quali la DotGhost.
- Dal 2018 si dedica come autrice, blogger e come social manager alla sua pagina social “Psico Baci” riguardante le citazioni letterarie e la fotografia d’autore e al blog ad essa collegato: https://frasifamose.online/.
- È recente il suo esordio come conduttrice radiofonica presso diverse web radio, tra le quali “Radioattiva” ed “Extraradio”.
- Di recente, infine, ha conseguito una certificazione di recente in web marketing ed in social media marketing presso la scuola di Milano Digital Coach e collabora con il progetto “Amori.4.0” nel team di professionisti come giornalista e scrittrice, specializzata nelle tematiche di consapevolezza ed empowerment femminile, di mainstreaming di genere, di abbattimento degli stereotipi riguardanti l’educazione e di sensibilizzazione culturale relativa all’essere donna.
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