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La Durata dei Procedimenti Civili nelle Regioni Italiane

È diminuita in media del 10,98% tra il 2012 ed il 2019

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È diminuita in media del 10,98% tra il 2012 ed il 2019

L’Istat-BES calcola la durata dei procedimenti civili nelle regioni italiane. I dati fanno riferimento alla durata media effettiva in giorni dei procedimenti definiti presso i tribunali ordinari. I dati sono prodotti dal Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi-Direzione Generale di Statistica ed Analisi Organizzativa. I dati fanno riferimento al periodo 2012-2019.

Ranking delle regioni per valore della durata dei procedimenti civili nelle regioni italiane nel 2019. La Basilicata è al primo posto per la durata dei procedimenti civili nel 2019 con un valore pari a 760 giorni, seguita dalla Calabria con una durata di 755 giorni, e dalla Puglia con un valore di 637 giorni. A metà classifica vi sono il Molise con un valore di 422 giorni, la Toscana con un valore di 375 giorni, e l’Abruzzo con un valore di 341 giorni. Chiudono la classifica Friuli-Venezia Giulia con un valore di 193 giorni, Trentino-Alto Adige con un valore di 171 giorni e Valle d’Aosta con un valore di 136 giorni. Nel 2019 il valore medio della durata dei procedimenti civili è stato pari ad un valore di 398 giorni nelle regioni italiane.

Ranking delle regioni per variazione percentuale della durata dei procedimenti civili tra il 2012 ed il 2019. Il Trentino-Alto Adige è al primo posto valore della variazione percentuale della durata dei procedimenti civili tra il 2012 ed il 2019 con un valore pari a 13,25% pari ad una variazione di 20 unità, seguito al secondo posto con un valore di 6,39% pari ad una variazione di 29 unità, seguito dalla Lombardia con una variazione di 4,47% pari ad una variazione di 11 unità. A metà classifica vi sono il Piemonte con un variazione pari a -4,41% pari ad una variazione di 9 unità, seguita dalla Toscana con una variazione di -4,82% pari ad una variazione di -19 unità, seguito dalla Sardegna con una variazione di -5,2% pari ad una variazione di -27 unità.

Nord. Il numero di giorni di durata dei procedimenti civili nel Nord Italia è cresciuto tra il 2012 ed il 2019 da un ammontare di 272 giorni fino ad un valore di 257 giorni ovvero pari ad una riduzione di 15 giorni pari ad un valore di -5,51%. Tra il 2012 ed il 2013 il valore della durata dei procedimenti civili nel Nord Italia è diminuito da un ammontare di 272 giorni fino ad un valore di 262 giorni ovvero una riduzione di 10 giorni pari ad una variazione di -3,68%. Tra il 2013 ed il 2014 il valore della durata dei procedimenti civili nel Nord Italia è cresciuto da un ammontare di 262 fino ad un valore di 271 giorni ovvero una variazione di 9 giorni pari ad un ammontare di 3,44%. Tra il 2014 ed il 2015 il valore della durata dei procedimenti civili nel Nord Italia è cresciuto da un ammontare di 271 fino ad un valore di 283 giorni ovvero pari ad una variazione di 12 giorni pari ad un ammontare di 4,43%. Tra il 2015 ed il 2016 il valore dei procedimenti civili nel Nord Italia è cresciuto da un ammontare di 271 giorni fino ad un valore di 283 giorni ovvero pari ad una variazione di 12 unità pari ad un ammontare di 4,43%. Tra il 2015 ed il 2016 il valore della durata dei procedimenti civili è diminuito da un ammontare di 283 giorni fino ad un valore di 269 giorni ovvero pari ad una variazione di -14,00 giorni pari a -4,95%. Tra il 2016 ed il 2017 il valore della durata dei procedimenti civili è diminuito da un ammontare di 269 giorni fino ad un valore di 263 giorni ovvero pari ad una variazione di -6,00 unità pari ad un ammontare di -2,23%. Tra il 2017 ed il 2018 il valore della durata dei procedimenti civili nel Nord Italia è cresciuto da un ammontare di 263 giorni fino ad un valore di 270 giorni ovvero pari ad una variazione di 7 unità pari ad un valore di 2,66%. Tra il 2018 ed il 2019 il valore della durata dei procedimenti civili nel Nord Italia è diminuito da un ammontare di 270 giorni fino ad un valore di 257 giorni pari a un ammontare di -13,00 giorni pari a -4,81%.

Centro. La durata dei procedimenti civili nel Centro Italia è cresciuta da un ammontare di 422 nel 2012 fino ad un ammontare di 404 nel 2019 ovvero una variazione pari ad un ammontare di -18 giorni pari ad un ammontare di -4,27%. Tra il 2012 ed il 2013 la durata dei procedimenti civili nel Centro Italia è diminuita da un ammontare di 422 giorni fino ad un valore di 412 giorni ovvero pari ad una variazione di -10,00 giorni pari ad un ammontare di -2,37%. Tra il 2013 ed il 2014 la durata dei procedimenti civili nel Centro Italia è cresciuto da un ammontare di 412,00 giorni fino ad un valore di 413 giorni ovvero pari ad una variazione di 19,00 giorni pari ad un ammontare di 4,61%. Tra il 2014 ed il 2015 la durata dei procedimenti civili nel Centro Italia è cresciuto da un ammontare di 431,00 giorni fino ad un valore di 436 giorni ovvero pari ad una variazione di 5,00 giorni pari ad un ammontare di 1,16%. Tra il 2015 ed il 2016 il valore della durata dei procedimenti civili è diminuito da un ammontare di 436 giorni fino ad un valore di 424 giorni ovvero pari ad una variazione di -12,00 giorni equivalente ad un ammontare di -2,75%. Tra il 2016 ed il 2017 il valore della durata dei procedimenti civili nel Centro Italia è diminuita da un ammontare di 424 giorni fino ad un valore di 411 giorni ovvero pari ad un valore di -13,00 giorni pari ad una variazione di -3,07%. Tra il 2017 ed il 2018 il valore della durata dei procedimenti civili nel Centro Italia è diminuita da un ammontare di 411,00 giorni fino ad un valore di 407 giorni ovvero pari ad una variazione di -4,00 unità pari ad un valore di -0,97%. Tra il 2018 ed il 2019 il valore della durata dei procedimenti civili nel Centro Italia è diminuita da un ammontare di 407 giorni fino ad un valore di 404 giorni ovvero pari ad una variazione di -3,00 giorni pari ad un ammontare di -0,74%.

Mezzogiorno. Il valore della durata dei procedimenti civili nel Mezzogiorno è diminuito da un ammontare pari a 697 giorni nel 2012 fino ad un valore di 583 giorni nel 2019 ovvero una riduzione di -114 giorni pari ad un ammontare di -16,36%. Tra il 2012 ed il 2013 la durata dei procedimenti civili nel Mezzogiorno è aumentata da un valore di 697 giorni fino ad un valore di 704 giorni ovvero pari ad una variazione di 7 giorni pari ad un ammontare di 1,00%. Tra il 2013 ed il 2014 la durata dei procedimenti civili nel Mezzogiorno è cresciuta da un ammontare di 704 giorni fino ad un valore di 756,00 giorni ovvero pari ad una variazione di 52 giorni pari ad un ammontare di 7,39%. Tra il 2014 ed il 2015 la durata dei procedimenti civili nel Mezzogiorno è diminuita da un ammontare di 765 giorni fino ad un valore di 733 giorni ovvero pari ad una variazione di -23,00 unità pari ad una variazione di -3,04%. Tra il 2015 ed il 2016 il valore della durata dei procedimenti civili nel Mezzogiorno è diminuito da un ammontare di 733 giorni fino ad un valore di 696 giorni ovvero una riduzione di -37 giorni pari ad un ammontare di -5,05%. Tra il 2016 ed il 2017 il valore della durata dei procedimenti civili nel Mezzogiorno è diminuita da un valore di 696 giorni fino ad un valore di 632 giorni ovvero pari ad un valore di -64 giorni pari ad una variazione di -9,20%. Tra il 2017 ed il 2018 la durata dei procedimenti civili nel Mezzogiorno è diminuita da un ammontare di 632 giorni fino ad un valore di 592 giorni ovvero pari ad un ammontare di -40,00 giorni pari ad un ammontare di -6,33 unità. Tra il 2018 ed il 2019 la durata dei procedimenti civili nel Mezzogiorno è diminuita da un ammontare di 592 giorni fino ad un valore di 583 giorni ovvero pari ad un valore di -9,00 giorni pari ad una variazione id -1,52%.

Matrice di correlazione. Attraverso l’analisi della matrice di correlazione dei valori della durata dei giorni dei procedimenti civili è possibile verificare che in genere le regioni italiane presentano un grado di correlazione positiva. Tuttavia, vi sono delle eccezioni. Di seguito viene quindi indicato l’ordinamento delle regioni italiane che presentano un grado di correlazione negativa con altre regioni ovvero:

  • Trentino-Alto Adige: presenta un grado di correlazione negativa con l’Emilia-Romagna -0,8, il Friuli-Venezia Giulia con un ammontare di -0,79, l’Abruzzo con un valore di -0,67, Lazio con un valore di -0,54, Puglia con un valore di -0,49, Campania con un valore di -0,327, Basilicata con un valore di -0,27, Sardegna con un valore di -0,23, Marche con un valore di -0,1781, Sicilia con un valore di -0,06, e Toscana con un ammontare di -0,0495 unità;
  • Lombardia: presenta un grado di correlazione negativa con l’Emilia-Romagna -0,5653, il Friuli-Venezia Giulia con un ammontare di -0,5242, la Puglia con un valore di -0,50, l’Abruzzo con un valore di -0,48 unità, il Lazio con un valore di -0,44, Basilicata con un ammontare di -0,3334, Campania con un variazione di -0,3316, Sicilia con un variazione di -0,1891, e Sardegna con un valore di -0,0304.
  • Liguria: presenta una correlazione negativa con il Trentino-Alto Adige con un valore del coefficiente di correlazione pari a -0,583, Calabria con una variazione del coefficiente di correlazione pari a -0,39, Veneto con una variazione del coefficiente di correlazione pari a -0,30, Umbria con una variazione del coefficiente di correlazione pari a -0,19, e Molise con un valore del coefficiente di correlazione pari a -0,14;
  • Piemonte: è correlato negativamente con la Liguria con un valore del coefficiente di correlazione pari a -0,102 unità, con il Friuli-Venezia Giulia con un valore del coefficiente di correlazione pari ad un ammontare di -0,1631, con l’Emilia-Romagna con un valore del coefficiente di correlazione pari a -0,1578, e dal Lazio con un valore del coefficiente di correlazione pari ad un ammontare di -0,1746;
  • Friuli-Venezia Giulia: presenta una correlazione negativa con l’Umbria con un valore del coefficiente di correlazione pari a -0,38, con il Molise con un valore del coefficiente di correlazione pari a -0,3257, e con la Calabria con un valore del coefficiente di correlazione pari ad un ammontare di -0,4099;
  • Valle d’Aosta: presenta una correlazione negativa con il Trentino-Alto Adige con un ammontare di -0,583, e con l’Umbria con un valore del coefficiente di correlazione pari a -0,1206;
  • Emilia-Romagna: presenta una correlazione negativa con il Molise con un valore del coefficiente di correlazione pari a -0,0601, e con la Calabria con un ammontare di -0,3944 unità;
  • Lazio: presenta una correlazione negativa con il Molise con un ammontare pari a -0,1698 e con la Calabria con un ammontare di -0,2522 unità;
  • Toscana: presenta una correlazione negativa con il Lazio con un ammontare pari a -0,0204 unità.

L’analisi della matrice di correlazione mette in risalto che le regioni che maggiormente presentano correlazione negative con altre regioni in termini di durata dei giorni dei procedimenti civili sono anche le regioni che hanno una durata dei processi più bassa. Infatti mentre la media della durata dei procedimenti civili in generale per le regioni italiane nel 2019 è stata pari ad un valore di 398,1 giorni, la durata dei procedimenti civili nelle regioni che presentano correlazioni negative è pari a 254 giorni ovvero risultano essere più efficienti del 35% con una riduzione dei giorni dei procedimenti civili pari ad un ammontare di 143,21 giorni.

Conclusioni. La durata dei procedimenti civili nelle regioni italiane è diminuita in media da un ammontare di -49,10 unità ovvero di un valore di -10,98% tra il 2012 ed il 2019. Tuttavia, persistono delle significative differenze tra il Nord, il Centro ed il Mezzogiorno d’Italia. Nel Nord la durata dei procedimenti civili nel 2019 è stata pari ad un valore di 257 giorni, nel Centro pari ad un valore di 404 giorni e nel Mezzogiorno pari a 583 giorni. Un procedimento civile nel Centro Italia dura circa 147 giorni in più rispetto al Nord ovvero con una crescita del 57,19% della durata. Un procedimento civile nel Mezzogiorno dura 326 giorni in più del Nord ovvero una crescita di 126,85%.

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Professor of Risk Management at University of Bari Aldo Moro.