29 Settembre 2025
Lula apre l’ONU con un discorso coraggioso e necessario
Sottolineando che “l’unica guerra che può essere vinta da tutti è quella contro la fame e la povertà”

Di Marlene Madalena Pozzan Foschiera
All’apertura della 80ª Assemblea Generale dell’ONU, il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha pronunciato uno dei discorsi più forti e rilevanti della politica internazionale degli ultimi tempi. Le sue parole non sono state soltanto un gesto diplomatico, ma un manifesto globale sui dilemmi che minacciano l’umanità.
Con coraggio e fermezza, Lula ha messo al centro del dibattito mondiale i temi che davvero contano: la disuguaglianza che condanna miliardi di persone alla fame, la crisi climatica che mette a rischio la sopravvivenza delle prossime generazioni, la necessità di riformare istituzioni internazionali paralizzate e la regolamentazione di internet — forse una delle battaglie più difficili del nostro tempo.
La guerra invisibile di internet
Parlando della regolamentazione dello spazio digitale, Lula è stato chiaro: internet, usata senza responsabilità, si è trasformata in un’arma di manipolazione collettiva. La proliferazione delle menzogne travestite da verità produce una “cognizione intellettuale spaventosa”, minando le democrazie e distruggendo i legami sociali. Difendendo la regolamentazione, Lula ha toccato una ferita aperta: la lotta tra verità e falsità, dove il profitto delle big tech prevale sulla vita delle persone e sulla salute delle istituzioni democratiche.
La sottigliezza delle critiche e la risonanza mondiale
Il discorso è stato carico di critiche severe, ma espresse con intelligenza e sottigliezza. Lula non ha fatto nomi, ma tutti hanno capito a chi si riferiva quando ha denunciato governi che negano la scienza, attaccano la democrazia, stimolano la violenza e isolano i loro paesi dal mondo. Trump e Bolsonaro non sono stati menzionati, ma aleggiavano come ombre riconoscibili in ogni frase.
La risonanza è stata immediata. Non si è trattato solo di applausi protocollari nella sala dell’ONU: le parole di Lula hanno fatto eco nella stampa, nelle reti diplomatiche e nell’opinione pubblica internazionale. Ha dimostrato che è possibile criticare con fermezza senza cadere nello scontro diretto, usando la diplomazia come arte di dire l’essenziale con chiarezza ed eleganza.
Il coraggio di proporre un altro cammino
Sottolineando che “l’unica guerra che può essere vinta da tutti è quella contro la fame e la povertà”, Lula ha sfidato il paradigma bellicista che domina la politica internazionale. Il suo discorso non è stato solo una diagnosi, ma un appello collettivo: o l’umanità si organizza per affrontare disuguaglianze, devastazione ambientale e manipolazione digitale, oppure camminerà verso il collasso.
I punti principali del discorso di Lula
- Sovranità e democrazia
“Non c’è democrazia senza sovranità, né sovranità senza democrazia.”
- Lotta alla fame e alla disuguaglianza
“L’unica guerra che può essere vinta da tutti è quella contro la fame e la povertà.”
- Crisi climatica — Critica ai negazionisti e difesa di impegni reali, con il Brasile in prima linea per l’Amazzonia.
- Debito dei paesi poveri — Necessità di revisione profonda, perché i debiti impagabili soffocano intere nazioni.
- Regolamentazione di internet — La disinformazione è una minaccia alla democrazia e non può restare nelle mani di pochi conglomerati.
- Pace e conflitti internazionali — Denuncia del genocidio a Gaza, ma anche della guerra in Ucraina e dei conflitti in Africa.
- Riforma dell’ONU — Critica alla paralisi del Consiglio di Sicurezza e difesa di una riforma che rifletta il XXI secolo.
Conclusione
Il discorso di Lula all’apertura dell’ONU entra nella storia come un momento di affermazione politica e morale. È stato audace, incisivo e visionario, indicando problemi reali e proponendo soluzioni che superano i confini nazionali.
- Lula — íntegra (PT, Planalto): texto oficial. Serviços e Informações do Brasil
- Lula — vídeo https://youtu.be/DyITzAag2T0?si=qANEtVMNoWt9gtWZ
