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21 Luglio 2025

Zelensky sull’orlo di una crisi di nervi

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Aree di crisi nel mondo n. 252 del 20-7-25

Kiev

Settimana difficile per l’Ucraina.

I bombardamenti russi proseguono a ondate, concentrati su impianti industriali strategici, ferrovie, depositi di armi e munizioni e anche contro gli uffici dei reclutatori, i famigerati TCC del regime, che rapiscono i cittadini per riempire i ranghi di un esercito sempre più bisognoso di manodopera.

Gli sciami di droni Geran.

La strategia seguita da Kiev è ormai molto chiara.

Dapprima hanno modificato i droni, passando ai Geran due, con motore modificato più potente, struttura del drone alleggerita con molto carbonio e irrobustita, viaggia ora oltre i 200 kmh e a quote oltre i 3 km.

La nuova quota di volo li mette al riparo dalle unità antiaeree leggere e mobili che contavano sulla quota di volo bassa e la velocità moderata dei droni, circa 120 kmh inizialmente, questo permetteva loro di colpirli con le mitragliatrici, in genere vedo usare ZU-23calibro 23×152 di epoca sovietica, montate su camioncini o pickup che ne consentono la mobilità.

Elevando la quota di volo diventano fuori portata per la gittata di questi sistemi.

Gli Ucraini, ma anche i russi, utilizzano anche i droni in funzione antiaerea, speronando i Geran in volo, ma anche qui aumentando quota e velocità, hanno diminuito fortemente la quantità di sistemi FPV in grado di raggiungerli.

Attualmente gli Ucraini stanno utilizzando elicotteri, aerei da turismo o acrobatici con personale armato a bordo, caccia intercettori come gli F16, i mig29 o gli SU-27, grazie a questi riescono a raggiungerli ed abbatterli ma meno che in passato.

Gli sciami procedendo a maggiore velocità lasciano la metà del tempo agli ucraini per raggiungere i gruppi e colpirne il più possibile, pertanto gli arrivi sono più che raddoppiati.

I comandi russi, attualmente prediligono concentrare gli attacchi su pochi obiettivi in maniera massiccia, solo su Pavlograd, nella regione di Dnepropetrovsk, l’altra notte sono piovuti circa 100 droni Geran, devastando due interi stabilimenti di produzione bellica.

Sono state colpite altre due località in maniera pesante Zytomyr nel nord ovest, dove sono stati colpiti sia stabilimenti produttivi che un aeroporto e Odessa, qui è stato devastato un impianto confinante con l’aeroporto, gli incendi sono stati rilevati anche dai satelliti di rilevamento incendi della NASA.

Colpiti da missili o droni in maniera minore, anche Kiev, Poltava, Dnepropetrovsk, Karkov e Sumy, qui è stata distrutta o gravemente danneggiata una fabbrica di produzione di polvere da sparo ed esplosivi.

Sono almeno due settimane che gli attacchi al sistema produttivo ucraino si sono fatti molto intensi e devastanti, proseguendo, causeranno gravi ripercussioni al fronte anche a causa della ridotta capacità di consegne dell’Occidente collettivo, che già lamenta ritardi produttivi e magazzini sostanzialmente vuoti.

Non sarà possibile

Nuovi carri

L’Australia ha comunicato di aver proceduto all’invio dei 49 carri M1A1 dismessi dal servizio, in direzione di Kiev, che siano già sul territorio o stoccati in Polonia in attesa di consegna non ci è dato modo di saperlo.

Per cosa possano essere usati non so, ma anche con i molti Leopard ricevuti in passato, non ci hanno fatto molto, oggi con i droni così massicciamente presenti sul campo di battaglia, il ruolo dei carri è spesso del tutto marginale.

Telefonata Macron Zelensky

Macron ha sentito Zelensky al telefono, il Presidente ucraino ha espresso soddisfazione per l’approvazione del 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, sicuramente questo sarà quello buono visto i fallimenti dei precedenti 17…, sono state infatti colpite aziende di altri Paesi che eludevano le precedenti sanzioni, tra le quali società cinesi ( tra cui banche), azere, indiane, ed altre, non mancheranno però le risposte degli stati in questione a difesa delle loro società.

Inserito un nuovo prezzo limite del greggio russo e sanzioni contro le importazioni di petrolio russo e raffinati, saremo contenti di questo dato che importiamo molti derivati raffinati in India da petrolio russo.

Mi preoccupa principalmente questo aspetto, il blocco alle importazioni di prodotti raffinati, in quanto la maggior parte del gasolio e benzina che importiamo proverrebbe da possibili fonti russe, questo vale sia per India che per Turchia che per gli Emirati Arabi Uniti, e potrebbe addirittura causare rincari per i carburanti in Europa, per i nostri governanti non è un problema, loro non pagano la benzina o il gasolio, ma per noi umili mortali è un problema eccome, e non parliamo del gas…

Zelensky ha chiesto di intensificare il programma di addestramento per piloti ucraini sui caccia Mirage.

Di accelerare il programma per le difese aeree basato su Samp/T e più soldi per il programma droni.

Zelensky e i colloqui di pace

Sembrerebbe che Zelensky stia nuovamente cambiando idea sui colloqui di pace.

La Russia attende risposta dall’Ucraina ormai dalla metà di giugno per il terzo turno di colloqui a Istanbul, se il Presidente ucraino dovesse accettare sarebbe un miglioramento netto della situazione dato che aveva detto fossero inutili.

Scambio di corpi

SI è tenuto al confine tra Ucraina e Bielorussia un altro scambio di corpi di soldati caduti in battaglia.

La Russia ha consegnato ben 1000 cadaveri di soldati ucraini ricevendone in cambio 19.