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Marina Arduini, la verità nascosta tra i numeri

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di PIERDOMENICO CORTE RUGGIERO

La scomparsa di Marina Arduini, è una scomparsa di periferia.

 

Perché Frosinone, la Ciociaria, è sempre stata vista come la periferia di Roma. Eppure non possono esistere misteri di serie B, di periferia. Perché quello di Marina Arduini è un tragico mistero. Marina ha 40 anni, vive e lavora a Frosinone. Lavora in una società, da lei fondata, insieme al suo socio e ad una collaboratrice. Si occupa di contabilità aziendale. Vive con i suoi genitori. Ha le sue amicizie, i suoi affetti e una complicata relazione con A. C., conclusa da poco. La vita di Marina Arduini, scorre come al solito fino al 14 febbraio 2007. P. F., dipendente della società di Marina, come tutte le mattine apre la porta della Multiservice in Via Casilina Nord 244. Appena aperta la porta, scopre che ignoti hanno rubato. In realtà è uno strano furto. Nessun segno di scasso, i computer non vengono toccati, vengono rubati solo 60 euro. Invece le cartelle dei documenti contabili, sono aperte e gettate sul pavimento. Qualcuno cercava particolari documenti? Viene chiamata la Polizia, la Scientifica procede ai rilievi, quindi a prescindere dalla denuncia formale, eventuali tracce (come impronte digitali) dei ladri erano state comunque raccolte dagli investigatori. Per capire quali documenti mancano è necessario un inventario, che non verrà mai fatto. Anche se non si può escludere che Marina Arduini possa aver scoperto quali carte mancavano e volesse riferirlo alle autorità e/o alle persone interessate. 19 febbraio 2007, Marina Arduini esce di casa per andare a lavoro. Non tornerà più a casa. Possiamo ricostruire i suoi movimenti di quel giorno, grazie ai tabulati telefonici. Ore 9.00 Marina riceve una chiamata da P. N., donna delle pulizie presso la Multiservice. Marina dice alla donna di recarsi a fare pulizie quella mattina entro le 14 al massimo. Ore 9.16 Marina Arduini invia un messaggio alla sua collaboratrice P. F., per avvisarla che arriverà più tardi al lavoro. Quindi tra le 9.00 e le 9.16 qualcosa o qualcuno cambia i programmi di Marina. Tra le 9.20 e le 9.31 ha uno scambio di messaggi con una sua amica. Alle 9.44 invia un messaggio a N. P. per avvisarla di non andare a fare le pulizie. Quindi entro le 9.44 Marina decide di non andare a lavoro o decide che non era il caso di avere terze persone in studio quella mattina. Alle 10.51 Marina Arduini riceve una chiamata da una ditta di costruzioni di Roma. La telefonata dura poco, perché devono risentirsi dopo 10 minuti. Ma Marina non risponderà più al telefono. Quindi a partire dalle 10.52, qualcosa o qualcuno impedisce a Marina di parlare. Alle 11.26, quindi 34 minuti dopo aver parlato con la ditta, il cellulare di Marina aggancia la cella in zona Stazione Termini, dove  nella stessa fascia oraria la vede una testimone che però fornisce una descrizione non esatta del suo abbigliamento. Marina quando ancora può rispondere si trova a 34 minuti da Termini. In treno? In auto? In metropolitana? Se era in treno o metropolitana qualcuno può avere ancora un ricordo di lei. Alle 15.00 il cellulare aggancia la cella tra Formia e Gaeta, alle 17.10 la cella di Salerno. L’auto di Marina viene trovata, dopo una telefonata anonima, l’8 febbraio 2009, in Piazza Aruleno Sabino n. 72 a Roma. La macchina si trovava in quella piazza almeno dal 2008. La macchina viene ritrovata non lontano dalla sede della ditta di costruzioni che chiama Marina, gli ultimi a sentirla al cellulare. La parcheggia Marina? O è un depistaggio? Marina si reca a Roma per parlare con qualcuno del furto? Dopo la sua scomparsa si scopre che a nome di Maria era stato erogato un finanziamento di 13000 euro, finanziamento che lei, però, non aveva mai richiesto. Si scopre anche che il 24 gennaio 2007, Marina Arduini e il suo socio A. M. firmano una transazione con una ditta che aveva citato la Multiservice per danni. L’accordo prevedeva un pagamento di 50.000 euro, 25.000 subito e 25.000 in rate mensili da 2.500 euro. Una sola rata viene pagata, poi dopo la scomparsa di Marina i pagamenti si interrompono. Per la sua scomparsa viene indagato A. C., ma le indagini sono vicine all’archiviazione. Le analisi dei tabulati portano a pensare che Marina Arduini arriva effettivamente a Roma Termini. Probabilmente il movente della sua scomparsa è tra le carte del suo ufficio. Lo strano furto sembra essere la chiave per risolvere questo mistero. Tutte le strade portano a Roma, ma nessuna, ad oggi, ha portato alla verità sulla scomparsa di Marina Arduini.

Credit foto www.foto.leggo.it

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo