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atletica

Paolo Dal Soglio a proposito di Zane Weir

L’allenatore Paolo Dal Soglio parla del suo allievo, il pesista Zane Weir, raccontandoci il suo mondo

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Credit foto: profilo Instagram

Il 2023 è stato nel complesso un anno positivo per Zane. Nonostante un infortunio al dito indice durante una gara a inizio stagione nel 2022, è riuscito a tornare in pedana e superare i 22 metri, vincendo anche gli Europei Indoor.
L’unico rammarico è non essere riuscire a ottenere un risultato significativo nella finale dei campionati del mondo a Budapest. La tappa di Budapest è stata comunque un’opportunità per crescere ed imparare a gestire meglio la tensione in gara. Ci sono ancora un paio di meeting internazionali (Rovereto e Zagabria) in cui Zane cercherà di consolidare la sua tecnica e ottenere misure superiori ai 22 metri. Questa è stata la sua prima stagione di continuità e l’unico grande cambiamento rispetto al 2022 è proprio la continuità. Rispetto al 2020 e al 2021, sostanzialmente non è cambiato molto: è un continuo crescendo, migliorando progressivamente sia il gesto tecnico che la condizione fisica. Sicuramente il maggior cambiamento, se così si può definire, è l’esperienza che cresce ogni anno e porta benefici.
Zane ha iniziato a gareggiare ad alto livello nel 2020, a 25 anni. Prima si è dedicato allo studio,
completando l’università, per poi dedicarsi alla sua passione.
La sua prima gara internazionale di altissimo livello è stata il Golden Gala nel settembre 2020,
preceduto dal meeting di Savona a metà luglio dello stesso anno. L’ultimo obiettivo per il 2023 è svolgere una prelazione continuativa per affrontare le Olimpiadi di Parigi 2024.
Dal punto di vista fisico, Zane è dotato di piedi e gambe estremamente esplosivi, ma definirli così è piuttosto riduttivo. Ha una determinazione enorme nel raggiungere i suoi obiettivi e più la competizione è di alto livello, più si esalta. Ama lanciare e considera un privilegio poterlo fare come lavoro. È sempre grato per ciò che riceve e ha una grande capacità di sacrificio.
Da settembre 2022 ad oggi, Zane è stato a casa con la sua famiglia solo per 3 settimane. Quando ci alleniamo in Sudafrica, Zane è a due ore di aereo dalla casa di famiglia.
Da giugno, abbiamo scelto di allenarci a Schio perché offre le migliori condizioni durante questo periodo molto caldo. È fondamentale avere la pedana all’ombra per tutta la giornata, altrimenti gli allenamenti richiederebbero un dispendio di energie molto maggiore. Inoltre, siamo a casa mia e questo mi permette di lavorare e allenarmi nelle migliori condizioni. Non è facile stare lontano da casa per 230/240 giorni all’anno, soprattutto con moglie e tre figli. Ciononostante, se trovassimo condizioni migliori altrove, saremmo disposti a spostarci, perché l’atleta deve sempre allenarsi nelle migliori condizioni possibili. Sempre!

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo