atletica
Marco Chiarello: Elisa (Molinarolo) sta raccogliendo i frutti del lavoro grazie al nuovo team
Marco Chiarello, allenatore dell’astista azzurra, ci spiega come è cambiata la preparazione atletica con il nuovo team: la Corpolibero Athletics Team
DI FABRIZIO RESTA
Credit foto: profilo Instagram
La Corpolibero athletics team ha creato attorno all’astista azzurra un nuovo team in grado di stravolgere in meglio la preparazione atletica e i risultati si vedono. Marco Chiarello, l’allenatore di Elisa ci spiega nel dettaglio la sua esperienza con questo nuovo modo di preparare gli atleti.
Ciao Marco, prima di tutto l’agonismo. Come giudichi questo 2023?
Beh, un anno eccezionale, stiamo continuando a raccogliere frutti di un lavoro che ci è piaciuto. Ci stiamo divertendo tantissimo …. gare …stiamo partecipando a gare belle in uno stato di forma notevole…. con miglioramenti tecnici rispetto agli anni scorsi che iniziano a essere evidenti e insomma, stiamo raccogliendo i frutti di qualche anno, insomma di lavoro e quindi un anno incredibile e straordinario….emozioni fortissime, indescrivibili esperienze che stiamo facendo ad altissimo livello in mezzo a tutti i migliori al mondo, migliori atleti, le migliori atlete, i migliori allenatori quindi …..c’è da imparare molto, stiamo imparando tantissimo e ci stiamo anche facendo trovare, devo dire pronti quindi al momento sta andando tutto proprio alla grande.
Cosa è cambiato rispetto alle precedenti preparazioni invernali ed avvicinamento a grandi eventi come i mondiali?
Allora in realtà le cose stanno cambiando negli ultimi 2-3 anni, le cose stanno cambiando poco per volta, cioè ogni anno stiamo aggiungendo dettagli, stiamo curando ogni anno qualche particolare in più e stiamo cercando di sistemare uno alla volta gli aspetti tecnici, da un punto di vista condizionale devo dire che è stato un anno senza infortuni e anzi, dove anche i progressi appunto prestativi, si sono visti sia da un punto di vista tecnico che condizionale ecco. Quindi non ci sono stati grossi cambiamenti se non di volta in volta aggiungere piccoli particolari che possono aiutare da tutti i punti di vista la prestazione ecco. La prestazione, la serenità, sia in allenamento che in gara. Ecco quindi questo …non ci stiamo dando fretta, nel senso che è da due anni che sappiamo che il nostro obiettivo è la l’Olimpiade di Parigi e quindi senza fretta, si riescono a fare le cose fatte bene.
Quali sono i punti di forza di Elisa?
Sicuramente un’incredibile capacità di essere molto concentrata e focalizzata sugli obiettivi, senza perdersi in… senza distrarsi insomma, sia in allenamento che in gara, sia nel breve che nel lungo periodo. Insomma, sa rimanere molto centrata, molto focalizzata e al tempo stesso è molto consapevole anche delle emozioni che prova e quindi sta imparando a gestirle al meglio ecco.
Essere immersi in un contesto come quello che avete creato a Padova che vantaggi porta?
Eh tanti vantaggi, tanti vantaggi, a partire dai vantaggi per l’allenatore, cioè per me che essere inserito in un gruppo di allenatori vuol dire quotidianamente, costantemente potersi confrontare e poter crescere, poter verificare le cose che si fanno, avere più occhi per vedere sia le cose sbagliate da sistemare sia per vedere le cose buone da mantenere o da potenziare. Vuol dire che da tecnici non professionisti, cioè dove non possiamo arrivare, ciascuno di noi da soli, possiamo arrivarci invece insieme e quindi anche questo aiuta molto. Aiuta quindi di conseguenza anche l’atleta e lo aiuta, perché essere in un gruppo, avere più occhi vuol dire sentire, sentirsi dire magari le stesse cose, ma in modi diversi può aiutare. Essere in un gruppo numeroso di atleti vuol dire potersi sostenere a vicenda nei momenti in cui serve sostenersi, vuol dire vedere le ogni cosa da più punti di vista, vuol dire essere in compagnia e quindi prendere le cose più allegramente, più serenamente, vuol dire prendere ad esempio, cioè come esempio, ciascuno ha dei compagni perché ognuno ha qualcosa di buono da da dare e da imitare, a cui aspirare e quindi anche questo sicuramente è una grande cosa e soprattutto il clima di familiarità e il clima di di divertimento e allo stesso tempo il richiamo a una professionalità, a una così ….serietà…. una determinazione con cui affrontare le gare, gli allenamenti, i tanti allenamenti che facciamo.
Quali altre figure professionali ruotano intorno a Elisa?
Per quanto riguarda l’allenamento, beh in questi anni abbiamo messo insieme un team notevole, un gruppo notevole di persone, proprio per quella cura dei particolari di cui parlavo prima e cioè abbiamo messo assieme, beh, oltre a diversi allenatori, una manager e una nutrizionista e medico dello sport molto, molto importante…. è stata molto importante in questi anni, massofisioterapista, un fisioterapista, un osteopata, anzi due osteopati e un fisiatra, un ortopedico, una psicologa che più di lavorare con gli atleti ha lavorato con gli allenatori. Poi nei momenti del bisogno anche con l’atleta. Ecco quindi questo sicuramente è un team importante e poi una società che gestisce dove ci alleniamo, cioè la Corpolibero athletics team, una società che nasce come società di ginnastica e poi si è aperta all’atletica e che ci ha accolti al Palaindoor ormai …mi pare 5 anni fa e….in cui ci siamo trovati benissimo, perché è una società aperta a nuove progettualità, anzi le promuove…ci sostiene e ci ha permesso di allenarci tutto l’anno nel migliore dei modi e con il meglio delle attrezzature e…quindi questa è una grande cosa.
Quanti ragazzini praticano il salto con l’asta da voi e da che età?
Da noi iniziano a saltare con l’asta a 5 anni diciamo, dalle primissime categorie dell’atletica, quindi…gli esordienti giocano con l’asta così come giocano con le altre specialità. Dei settori giovanili che praticano il salto con l’asta con una certa regolarità abbiamo una cinquantina di persone …..no una quarantina di persone di bambini e ragazzi…e poi abbiamo una trentina di atleti più grandi, cioè dagli allievi in su, fino agli assoluti, anche quaranta. Abbiamo tra i 20 e i 30 Master che sostengono in molti modi tutti i gruppi giovanili. Quindi è molto nutrita e poi una serie di atleti che dall’esterno vengono per le consulenze, per allenamenti, per raduni, per confrontarsi con noi e quindi anche questi, in numero variabile durante l’anno.
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