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Favaretto: “Ho saputo reagire ai momenti di difficoltà. La Errigo? un idolo”.
Milano come Il Cairo. La formazione azzurra di fioretto femminile batte la Francia ed è nuovamente la squadra Campione del Mondo. Abbiamo parlato con una delle protagoniste: la veneziana Martina Favaretto delle Fiamme Oro della Polizia di Stato
DI FABRIZIO RESTA
Credit foto: per gentile concessione di Martina Favaretto
Ai Mondiali di Milano, le nostre fiorettiste Alice Volpi, Arianna Errigo, Francesca Palumbo e Martina Favaretto, guidate dai ct Stefano Cerioni e Giovanna Trillini, si confermano Campionesse del Mondo come l’anno scorso a Il Cairo battendo la Francia, un avversario di tutto rispetto. In questa disciplina non sembrano esserci rivali, dato che tre di loro hanno occupato interamente il podio nel singolare. Abbiamo chiacchierato con Martina Favaretto, bronzo individuale ed oro a squadre.
Martina i complimenti sono doverosi. Un’annata eccezionale
Grazie mille! è iniziata con un po’ di difficoltà, ma anche grazie a chi mi segue e mi sta vicino, sono riuscita a reagire e a concluderla con dei risultati importanti. Il lavoro da fare è ancora tanto però posso ritenermi molto soddisfatta di questa stagione.
Hai fatto un 5-5 e due 4-3. Hai vinto ma le avversarie hanno venduto cara la loro pelle. Il che rende ancora più merito alla tua prestazione
Giustamente le avversarie sono sempre agguerrite, ancora di più se in palio c’è un titolo mondiale. Sono contenta di come ho tirato in finale, ho gestito bene anche alcuni momenti di difficoltà e l’ansia che si presenta sempre in quelle occasioni. Ho cercato di dare il massimo per la squadra, per contribuire a prenderci ciò che meritavamo.
Cosa vi ha detto Stefano (Cerioni, ndr) prima che cominciasse la finale?
Stefano ha sempre creduto in noi e questo ci ha aiutate moltissimo. Ha saputo caricarci e darci i giusti consigli tecnici prima di ogni assalto. E’ importante avere una figura con l’esperienza come la sua a fondo pedana.
La Thibus ha attaccato molto ma tu ti sei difesa bene e sei riuscita a vincere il tuo assalto.
La Thibus è un’avversaria tra le più forti del mondo, quest’anno abbiamo avuto parecchie “sfide” ed ogni volta è stata una battaglia. Ho imparato anche con l’esperienza a non lasciarmi intimorire dal nome ma a dare il 100% e con la massima grinta, chiunque abbia davanti.
Al sesto assalto la Errigo ha ceduto alla Ranvier. La Francia si era rifatta sotto sul 30-28 e toccava a te. Te la senti di raccontarci il tuo assalto con la Patru?
Il mio assalto con la Patru era il primo dell’ultimo giro (cioè gli ultimi 3 assalti). Era un momento delicato, le avversarie avevano preso fiducia e noi invece sentivamo un po’ la loro pressione. Stefano ha cercato di tranquillizzarmi ma anche caricarmi allo stesso tempo. Sono entrata con l’idea di dare il massimo e cercare di riprendere un pochino di vantaggio, perchè sarebbe servito alle mie compagne per tirare in modo più “tranquillo” possibile gli assalti dopo. All’inizio ho preso 3 stoccate di fila, la tensione si era fatta un po’ sentire ma poi mi è scattato qualcosa, come a dire “ora devi dare tutto, lo devi fare per la squadra e per l’oro che volete”. Quindi ho cominciato a recuperare le stoccate e sono riuscita a chiudere l’assalto portando un po’ di vantaggio ad Alice (Volpi, ndr) che avrebbe tirato dopo di me.
Margherita Granbassi ed Elisa di Francisca ti hanno definita “il futuro del fioretto italiano”.
Mi da molta fiducia sentire queste parole da campionesse del loro calibro. Il percorso è ancora molto lungo, però sento che piano piano sto facendo i miei progressi e che ho le qualità per raggiungere i miei obiettivi.
L’anno scorso Europei e Mondiali. Quest’anno lo stesso. Siete consce del fatto che ora ci sono grandi aspettative per Parigi 2024? Quanto sarà difficile confermarsi?
Non era facile riconfermarsi nemmeno quest’anno, non lo è mai. La qualifica olimpica si chiuderà ad aprile, fino ad allora quindi la certezza della qualificazione non c’è, anche se si può dire che siamo a buon punto. Il fioretto ha sempre abituato bene il pubblico, tra Mondiali ed Olimpiadi, quindi è chiaro che le aspettative siano alte. L’importante è dare il massimo e avere sempre “fame” di vittoria, perché le avversarie venderanno cara la pelle.
Nel singolare ti ha fermata solo la Errigo, 15-10. Per lei sono 10 le medaglie mondiali. Come si batte un’atleta così?
Arianna è una grandissima campionessa. E’ stata uno dei miei idoli fin da bambina, per il suo grande talento, ed ora, come compagna di squadra, è una fonte d’ispirazione. Ancora di più dopo l’ultima impresa di prendersi una medaglia a soli 4 mesi dal parto. Ha una grande esperienza ed in pedana si sente, però mi sento di dire che qualsiasi avversario tu abbia davanti devi tirare fuori tutto stesso e non lasciarti intimorire dal nome o dai titoli.
Primo assalto: Volpi – Thibus 5-4
Secondo assalto: Errigo – Patru 6-1 (10-6)
Terzo assalto: Favaretto – Ranvier 5-5 (15-11)
Quarto assalto: Volpi – Patru 5-3 (20-14)
Quinto assalto: Favaretto – Thibus 4-3 (24-17)
Sesto assalto: Errigo – Ranvier 6-11 (30-28)
Settimo assalto: Favaretto – Patru 4-3 (34-31)
Ottavo assalto: Volpi – Ranvier 6-3 (40-34)
Nono assalto: Palumbo – Thibus 5-5 (45-39)
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