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Daniele Garozzo:”Ora il Mondiale ma poi farò il medico”
Intervista al campione della Scherma. Agli europei di Antanya, lo schermista vince l’oro nel fioretto individuale e in quello a squadre.
Nella foto: Daniele Garrozzo con la fidanzata Alice Volpi, medaglia di bronzo individuale oro a squadre.
DI FABRIZIO RESTA
Credit foto: per gentile concessione di Daniele Garrozzo
Dominio italiano nella disciplina del fioretto. L’Italia conquista oro, argento e bronzo nell’individuale, rischiando di avere le semifinali tutte italiane; sogno sfumato perché Foconi è stato battuto dal francese Chastenet all’ultimo, dopo essere stato quasi sempre in vantaggio. Dominio tricolore anche nel fioretto a squadre, dove l’Italia batte sontuosamente la Francia. Abbiamo intervistato uno dei protagonisti di entrambe le vittorie: Daniele Garozzo.
Ciao Daniele, grazie di aver accettato la nostra intervista
Grazie a te Fabrizio per questa intervista
Complimenti per l’oro di fioretto individuale. Un risultato che non solo ha decretato la tua vittoria ma anche lo strapotere italiano nella disciplina: oro a te, argento a Marini e bronzo ad Avola.
Si devo dire che è stata veramente una trasferta trionfale per il fioretto e per tutta la scherma italiana. Il nostro tris sul podio è stato quasi inedito credo e addirittura abbiamo rischiato di fare il poker perché chi è rimasto fuori dal podio, Alessio Foconi (detentore del titolo europeo uscente), è stato eliminato ai quarti di finale per due stoccate dal francese Chastenet, che è l’unico intrufolato in questo podio tutto italiano. Sarebbe stato veramente storico avere quattro italiani sul podio su quattro medaglie disponibili.
Per te è la seconda volta. E’ stata più bella la prima volta?
Sono state bellissime entrambe in maniera differente. Forse questa era più bella, devo dire, sotto il profilo emotivo perché venivo da un momento in cui avevo tirato anche male, soprattutto nell’ultima gara ero un pochino giù. Si ci tenevo molto a fare un risultato del genere quindi se dovessi decidere tra le due, questa è la più bella perché emotiva. La prima più di cattiveria, questa più d’esperienza.
Tommaso Marini era al suo debutto. Per lui un oro e un argento. Sarà il Daniele Garozzo del futuro?
Si Tommaso è un fuoriclasse e devo dire che sotto certe cose mi ricorda molto il Daniele del primo periodo, uno schermitore atipico, quindi vedi proprio come gli avversari, soprattutto quelli internazionali, più quotati di lui, non riescono minimamente a relazionarsi con la sua scherma, così come era accaduto a me. E’ veramente un fenomeno. Più talentuoso di me sotto moltissimi aspetti. Lo vedo proprio come talento puro. Gli auguro di vincere tantissimo perché è un ragazzo davvero in gamba però gli consiglio di stare ancora con i piedi per terra, perché la strada, per quanto possa sembrare già vicina al traguardo, in realtà è ancora molto lunga. Per essere campioni bisogna vincere per tanti anni e sono certo che Tommaso riuscirà in questo.
Hai vinto pure l’Oro nel Fioretto a squadre insieme a Foconi, Marini e Bianchi con l’Italia che ha battuto la Francia in finale per 45 a 38, al termine di una gara che pareva non finire mai.
Si è stata molto particolare perché abbiamo più o meno dominato tutta la gara, a parte il mio ultimo passaggio a vuoto nell’assalto finale, un po’ condizionato dai problemi tecnici della divisa.. va beh non mi dilungo molto su questo però…si è stata una gara vinta quasi a man bassa direi e dimostra il periodo di salute del fioretto maschile italiano. Su cinque gare ne abbiamo vinte quattro. Quindi siamo veramente i più forti e i favoriti per i Mondiali.
L’Italia ha concluso i Campionati Europei di Antalya 2022 in testa alla classifica con ben 14 medaglie, battendo il record di Tbilisi 2017. L’Italia schermistica è quasi sempre una garanzia. Secondo te cosa è successo a Tokyo?
Si siamo sempre stati una garanzia. Purtroppo a Tokyo è mancato l’oro individuale e anche quello a squadre e questo un po’ ha condizionato il parere dell’opinione pubblica, della comunicazione. Però faccio un parallelismo: il nuoto che anch’esso sta vivendo un momento di sport fantastico, perché hanno vinto 5 medaglie, se non sbaglio d’oro ai Mondiali in questo momento, non hanno vinto medaglie d’oro a Tokyo. Hanno vinto 5 medaglie come noi, solo che non le avevano vinte solo su dodici discipline ma molte di più. Quindi le loro medaglie passavano come un successo fantastico, pur senza ori; le nostre cinque medaglie su dodici come un fallimento. Dipende molto da come si comunica e noi dobbiamo crescere tanto su questo aspetto, noi della Federazione, io per primo.
La Regione Sicilia ha puntato negli ultimi anni alla promozione del territorio con l’immagine vincente della scherma e i risultati si vedono: tu hai vinto l’oro, Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio hanno vinto l’argento, Giorgio Avola il bronzo.
Si la Sicilia ha fatto un grande lavoro. Poi negli ultimi anni abbiamo avuto un Presidente della Federazione della scherma siciliana, che ha molto investito sul territorio e i risultati devo dire si sono visti. La Scherma in Sicilia è di casa.
A 30 anni puoi guardarti un po’ indietro; hai avuto una carriera fantastica: Oro a Rio, argento a Tokyo, due ori e 3 argenti agli Europei. Ti è mancato solo il titolo mondiale dove ti sei fermato al bronzo.
Si è vero, mi è mancato solo l’oro mondiale finora. Non nascondo che quello è l’obiettivo. Sono molto deciso a fare una bella preparazione per riuscire a performare meglio. L’ho vinto a squadre l’oro al Mondiale comunque, tre volte; però l’individuale è mancato. Quello sicuramente è l’obiettivo principale della mia carriera.
A breve ci saranno i Campionati Mondiali di scherma 2022 che si terranno al Cairo, in Egitto, dal 15 luglio al 23 luglio. Chi temi di più come avversario?
Gli avversari a questi Mondiali saranno molto forti. Devo dire che sicuramente gli italiani sono forse i più forti ma non mancheranno altri atleti: Cheung Ka Long che mi ha battuto alle Olimpiadi è molto forte, gli americani sono molto forti, gli stessi francesi ..ma sono davvero tanti. Mancheranno i russi e quello un po’ mi dispiace sotto questo aspetto dei miei colleghi ed amici esclusi dalle gare per le scelte folli del loro governo.
Quest’anno oltre alle vittorie nella scherma hai ottenuto un altro grande traguardo: la laurea in Medicina. Da “grande” lascerai la scherma per la Medicina oppure continuerai con la scherma, magari da allenatore?
No sicuramente farò il medico. Devo dire che ho sacrificato tanto per ottenere questa laurea e me la godrò al momento giusto. Già adesso mi sto preparando per il corso di specializzazione che sarà il 26 luglio e da lì spero di entrare in Medicina dello Sport l’anno prossimo per percorrere il resto della mia carriera da specializzando in Medicina.
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