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Volley: La Serbia sbatte contro un muro azzurro

L’Italia femminile di pallavolo batte la Serbia ed è di nuovo Campione d’Europa

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DI FABRIZIO RESTA

Credir foto: Pagina Facebook Lega Pallavolo Serie A Femminile

E’ stata un’estate fantastica; un’estate caratterizzata dall’inno di Mameli che abbiamo ascoltato in continuazione in varie discipline. Dopo le vittorie di Tokyo, olimpiadi e paralimpiadi, successo anche per l’Italia femminile del volley, che devasta la Serbia (terzo posto a Tokyo, campionesse mondiali uscenti, campionesse europee uscenti delle ultime due edizioni del torneo) a casa loro, davanti a ventimila persone che inneggiavano la Boksovic.

L’Italia nel primo set sbanda parecchio, molti errori commessi dalle azzurre, con le slave che con i loro pallonetti e con una grande Rastic e la solita Boskovic hanno la meglio, conquistando il primo set, ma soltanto per 26-24. L’Italia c’è. Nel secondo set, le azzurre, anche se con qualche difficoltà, riescono a resistere ad una grande Boskovic, conquistando il secondo set punto per punto, grazie ad una scatenata Sylla e ad Egonu, che torna ad essere decisiva in attacco: tre punti consecutivi del duo e un monster block della Danesi ed il secondo set lo conquista l’Italia. La svolta avviene durante il terzo set. L’Italia è sotto 8-3 e la condizione delle nostre pallavoliste non sembra presagire niente di buono, ma Sylla ed Egonu riescono a risollevare le sorti del set, portandosi sul 18-14 e infine ad aggiudicarsi il terzo set. Quarto set senza storie, quasi imbarazzante: 3 ace consecutivi di Egonu (29 punti), 3 errori di battuta consecutivi da parte della Serbia, avversarie che le provano tutte, ma le azzurre prendono di tutto oppure respingono con un muro che sembra insuperabile (ben 13 i muri per le azzurre). La forza di questa squadra è che ci sono tante specialiste individuali al muro, persino l’alzatrice è in particolare serata a murare. In effetti, la maggior parte dei punti sono conquistati nella zona centrale del campo. Con una Sylla insuperabile, migliorata tantissimo persino in ricezione, l’Italvolley raggiunge il massimo vantaggio sul 23-8 e dispone, poco dopo, di ben 13 match ball, che realizzano al primo tentativo.

Azzurre ancora campionesse d’Europa, dopo il 2007 e il 2009, con qualche rimpianto per le Olimpiadi, quando la stessa squadra serba, stasera letteralmente distrutta, ci ha eliminati pur non sembrando insuperabile. Sarà che la pallavolo è così: bastano 3 palloni che vanno bene per riaccendere la luce così come possono spegnerla; il resto lo fa la testa, la capacità di reagire ai periodi bui e tanto lavoro. Tanto di cappello all’allenatore Davide Mazzanti che è riuscito a motivare un gruppo che dopo le olimpiadi aveva il morale sotto i tacchi. Migliore giocatrice del torneo è stata premiata Egonu, ma ci sentiamo di dire che anche Sylla è stata mostruosa e come lei un po’ tutte le giocatrici italiane.

Durante la premiazione, spazio anche per la maglia di Caterina Bosetti e di Sara Fahr, sfortunate pallavolista infortunate poco prima degli Europei, che hanno fatto da caprio espiatorio per l’eliminazione dalle Olimpiadi, ma questa vittoria è anche un po’ la loro. Michael Jordan diceva: “Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto”. Stasera sembrava il motto della volley femminile azzurra.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo