Oasi Culturale
Caldo, tanto caldo
Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Oggi proponiamo una riflessione sul cambiamento climatico a partire dal caldo intenso di queste ultime settimane.
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di Alessandro Andrea Argeri
Martedì 18 luglio coi suoi 42 gradi Roma è stata la capitale più calda d’Europa. Figurava appena sotto in classifica Madrid con 38 gradi, un distacco di appena 4 punti. La più fredda invece è stata Dublino con 17 gradi, temperatura comunque molto alta per gli standard irlandesi. Nel mentre in vari comuni della Sicilia si toccavano i 45 gradi. Insomma, nonostante le ricorrenti prese in giro rivolte ai meteorologi, questa è veramente “l’estate più calda degli ultimi trent’anni”. Poco importa se l’avevamo detto anche un anno fa, così come quello prima, quello prima ancora… Questo ovviamente dovrebbe portarci a una riflessione sull’importanza della lotta all’inquinamento ambientale, o perlomeno dovrebbe indurre a chiederci: “Perché accade?”. Il clima cambia, ma abbassare la temperatura del condizionatore non aiuterà di certo nel lungo periodo. Secondo gli scienziati la terra non collasserà, bensì si evolverà, continuerà ad esistere, tuttavia c’è da capire se nel prossimo secolo ci saremo anche noi nonostante un ecosistema radicalmente mutato, se non persino inospitale per l’uomo. Questa volta per risolvere il problema non funzionerà dare la colpa agli immigrati, piuttosto servirà trovare delle soluzioni reali. Una la diamo noi: considerato come la mancanza di spazi verdi contribuisca all’aumento delle temperature in città, perché non aumentarli? Spero abbiate letto questo appuntamento di oggi con l’aria condizionata!
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