Esteri
Jeffrey Sachs e l’Allarme per l’Europa: L’Urgenza di una Politica Estera Indipendente
Il rinomato economista statunitense Jeffrey Sachs, professore alla Columbia University ed esperto di sviluppo economico, ha pronunciato un discorso incisivo al Parlamento Europeo, durante l’evento intitolato “La Geopolitica della Pace”, il 19 febbraio 2025.

Di Marlene Madalena Pozzan Foschiera
Chi è Jeffrey Sachs?
Il rinomato economista statunitense Jeffrey Sachs, professore alla Columbia University ed esperto di sviluppo economico, ha pronunciato un discorso incisivo al Parlamento Europeo, durante l’evento intitolato “La Geopolitica della Pace”, il 19 febbraio 2025. Le sue parole sono risuonate come un monito diretto all’Europa, criticando l’influenza degli Stati Uniti sulle decisioni strategiche del continente e sostenendo una politica estera più autonoma e orientata agli interessi genuinamente europei.
L’Influenza degli USA e l’Instabilità Europea
Sachs ha sostenuto che, dal crollo dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti hanno portato avanti politiche espansionistiche, interferendo con la sovranità di numerosi paesi e incentivando conflitti, come quello in Ucraina. Ha evidenziato che l’Europa, sottomettendosi a questa agenda geopolitica, compromette la propria stabilità economica ed energetica. Uno dei punti più critici del suo discorso è stato il riferimento al gasdotto Nord Stream, la cui distruzione, secondo Sachs, ha privato l’Europa di una fornitura energetica stabile, costringendo il continente a cercare alternative più costose e dipendenti dagli Stati Uniti.
La NATO, il Patto di Varsavia e le Relazioni con la Russia
Un altro punto centrale del suo intervento è stata la critica alla NATO e al modo in cui la sua espansione ha ignorato gli impegni storici presi con la Russia. Sachs ha ricordato che, nel 1991, era stato promesso a Michail Gorbačëv che l’alleanza militare occidentale non si sarebbe espansa verso est, una promessa che è stata sistematicamente violata. Secondo lui, questo processo ha contribuito direttamente allo scoppio della guerra in Ucraina, che avrebbe potuto essere evitata con un approccio diplomatico più rispettoso da parte dell’Occidente.
Inoltre, Sachs ha citato il Patto di Varsavia, un accordo militare firmato nel 1955 dall’Unione Sovietica e dai suoi alleati dell’Europa orientale, che è stato sciolto alla fine della Guerra Fredda. La Russia ha rispettato questo patto ritirando le sue truppe dai paesi dell’ex blocco socialista, mentre gli Stati Uniti hanno continuato ad espandere la loro presenza militare, installando basi in numerosi paesi in tutto il mondo, in una strategia che ignora gli accordi storici.
La Pressione degli USA sull’Ucraina
L’economista ha anche rivelato che, nel marzo 2022, era in corso una trattativa avanzata per un accordo di pace tra Russia e Ucraina, ma che gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni su Kiev affinché abbandonasse i negoziati. Questa rivelazione mette in luce quanto la politica estera europea sia guidata da interessi estranei alla sua stessa sicurezza e benessere.
Il Pericolo di Essere Alleati degli USA
Sachs ha sostenuto che l’Europa dovrebbe cercare negoziati diretti con la Russia, senza la mediazione degli Stati Uniti, poiché gli interessi strategici del continente sono diversi da quelli di Washington. Per lui, continuare a seguire le direttive americane non farà altro che prolungare i conflitti e indebolire economicamente l’Unione Europea.
Il discorso di Sachs riecheggia in diversi esempi storici in cui l’alleanza con gli Stati Uniti ha portato a crisi e instabilità. Come dice un detto popolare: “Sii amico degli USA e presto ti saccheggeranno”. Esempi di questo fenomeno includono il caso dell’Iraq, dove l’intervento americano ha portato alla distruzione del paese e all’aumento dell’instabilità nella regione. In Afghanistan, dopo decenni di occupazione militare americana, il paese è stato lasciato nel caos. Più recentemente, l’Ucraina sta affrontando una guerra prolungata, alimentata da interessi esterni, che ne indeboliscono la sovranità e l’economia.
La Cina e la Sua Importanza Commerciale per l’Europa
Sachs ha anche parlato della Cina, sottolineando che, a differenza degli Stati Uniti, il paese asiatico ha stabilito relazioni commerciali vantaggiose per diverse nazioni europee. La Cina è uno dei principali partner commerciali di molti paesi dell’Unione Europea, con investimenti strategici in infrastrutture, tecnologia e manifattura. L’economista ha avvertito che l’Europa deve bilanciare le sue relazioni geopolitiche, evitando di cadere nella logica di confronto imposta dagli Stati Uniti, che cercano di indebolire economicamente i loro rivali, anche a discapito degli interessi europei.
Il Fallimento degli Ambasciatori Europei
Un altro punto sollevato da Sachs è stato il ruolo degli ambasciatori dei paesi europei, che, secondo lui, non stanno svolgendo correttamente le loro funzioni diplomatiche. Invece di consigliare i propri governi in modo obiettivo sugli interessi nazionali, molti diplomatici finiscono semplicemente per ripetere l’agenda geopolitica degli Stati Uniti, senza considerare l’impatto reale per i loro paesi. L’economista ha citato esempi concreti di ambasciatori che hanno fallito nell’avvertire i loro governi sui rischi dell’escalation delle sanzioni contro la Russia e sulle conseguenze economiche negative di questa politica.
La Reazione al Discorso
Il suo discorso ha avuto un’ampia risonanza, essendo condiviso sui social media e da diverse testate indipendenti. Tuttavia, c’è ancora un silenzio istituzionale da parte dei governi europei, che evitano di discutere pubblicamente la subordinazione dell’UE alla politica estera degli Stati Uniti.
Dove Trovare la Trascrizione del Discorso
L’intero discorso di Jeffrey Sachs può essere visto su YouTube al seguente link:
Jeffrey Sachs: parla di verità dure e necessarie al Parlamento Europeo
Per i lettori che desiderano consultare la trascrizione del discorso in italiano o in altre lingue ufficiali dell’Unione Europea, si consiglia di visitare il sito ufficiale del Parlamento Europeo, dove di solito sono disponibili le versioni tradotte per le lingue dei paesi membri.
Conclusione
L’allarme lanciato da Jeffrey Sachs non può essere ignorato. L’Europa deve decidere se continuare a essere un’estensione della politica estera americana o se costruire un percorso indipendente, basato sulla diplomazia, sulla stabilità e sulla pace.
