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Esteri

Orban e la sua missione di Pace

La situazione sui campi di battaglia in Ucraina, La missione di Orban In Ucraina e Russia. le elezioni di questa settimana nel mondo e le novità in Africa.

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Aree di crisi nel mondo n. 206 del 7-7-24

I segnali di cedimento da parte dell’esercito ucraino aumentano

Kiev

Ancora non si sono placate le polemiche per il ritiro dal fronte Torezk, di un reparto devastato dalle perdite, che ha causato l’avanzata russa lesta a catturare i settori scoperti, che nasce una ulteriore questione interna a Kiev.

Nelle ultime 36 ore gli Ucraini hanno perso una batteria Patriot nei pressi di Odessa ed una di S300 nei pressi di Poltava.

Si tratta nel caso di Poltava del medesimo settore in cui nei giorni scorsi erano state colpite due basi aeree causando la distruzione di una intera squadra di SU-27 e di alcuni elicotteri e SU-25.

Le polemiche sono contro i comandi che non prendono adeguate misure per difendere le batterie.

Queste misure sarebbero piuttosto dei principi nell’uso cui non si può prescindere, spostarli di frequente, camuffarli, gestirli con molta molta prudenza, e invece pare non sia avvenuto questo, a detta loro.

Dai video postati sul canale telegram https://t.me/OrdEvG, https://t.me/OrdEvG/33438 https://t.me/OrdEvG/33440

Situazione sui fronti

Karkov

Nelle ultime 36 ore si è molto intensificato lo sforzo offensivo ucraino per arrivare a qualche risultato prima del vertice NATO del 19 luglio prossimo.

Luboke

Le truppe ucraine hanno accumulato forze e sferrato un assalto riuscendo ad entrare dentro l’abitato del villaggio.

Al momento non sono ancora riuscite a conquistare il villaggio mentre le truppe russe hanno chiesto un massiccio supporto dall’artiglieria e aereo.

Volchansk

Anche nella parte sudest della cittadina, gli Ucraini hanno sferrato un potente attacco che ha permesso loro di guadagnare posizioni lungo le alture sopra alla strada Zarichna che serve loro per i rifornimenti ed era in mano russa.

Gli attacchi su questo fronte, iniziati ieri si sarebbero intensificati molto nella notte tra sabato e domenica.

Al centro di Volchansk invece, i Russi hanno guadagnato ancora terreno nella strategica “Cittadella” ucraina che ha resistito dall’inizio dell’incursione russa nella cittadina.

Terminano i fronti con iniziativa ucraina.

Sumy

Sono tre i settori dove sono state segnalate incursioni russe in territorio ucraino in questa regione.

L’ultima incursione avvenuta ieri ha permesso ai Russi di entrare e prendere, due villaggi Popovka e Oleksandrovka.

Settore tra Kupyansk e Kremennaya

Almeno due ponti già riparati, sono stati nuovamente distrutti sul fiume Oskil.

Il villaggio di Pyshkane è al centro di un attacco russo, le truppe di Mosca sarebbero avanzate addirittura di 4 Km appena a sud del villaggio oltrepassandolo.

Si avvicinano così ad un passaggio strategico sul fiume Oskil.

Settore di Torezk

Ancora qualche guadagno per i Russi verso il centro di New York.

Non mi pare di aver visto arrivare rinforzi ucraini, e le unità presenti appaiono in forte difficoltà di fronte alla spinta offensiva russa, sebbene portata da truppe di stanza qui da tempo.

Artemovsk

In settimana è caduto il quartiere orientale di Chasov Yar, le truppe russe ora controllano completamente tutto il settore da Kalinina fino al villaggio di Krasnovo.

Avdeevka

Il ministero della difesa russo ha confermato la conquista del villaggio di Sokol da parte degli Ussari neri del 15° reggimento fucilieri.

Sono segnalati guadagni importanti verso il villaggio di Novoselovka Persha e anche Evgenovka, quasi totalmente presa.

Krasnogorovka

Proseguono i combattimenti nel centro cittadino, i Russi premono sempre in direzione nordest.

Fronte sud

Si intensificano i bombardamenti tra Marinka e Velika Novosolka.

Pratikatki

Sono segnalati combattimenti in questo villaggio, i Russi starebbero avanzando all’interno.

La missione di Orban

il primo del mese (luglio) il Primo Ministro ungherese Viktor Orban ha assunto la carica di Presidente di turno della UE.

Il giorno seguente ha annunciato la sua partenza per una missione di pace a Kiev per incontrare Zelensky.

Quest’ultimo, ufficialmente ha espresso la sua disponibilità solo nei confronti di una pace “giusta”-

La proposta di Orban sondava la disponibilità del Presidente ucraino ( sebbene con mandato ampiamente scaduto) ad accettare un cessate il fuoco per favorire l’avvio di una trattativa con Mosca.

Pubblicamente Zelensky ha rifiutato la proposta.

Nel contempo, il giorno 4, il Presidente Putin ha detto di voler prendere in seria considerazione le dichiarazioni di Trump, candidato alla Presidenza USA per ora in testa ai sondaggi, secondo le quali sarebbe intenzionato a porre fine al conflitto.

Putin avrebbe aggiunto di essere intenzionato a riprendere con la nuova, possibile, amministrazione il dialogo su una sicurezza complessiva della situazione dei rapporti tra USA e Russia.

Il giorno 5, Orban vola a sorpresa a Mosca ed incontra anche il Presidente Putin dopo l’incontro con Zelensky.

Secondo l’autorevole firma della rivista Analisi Difesa, il direttore Gianandrea Gaiani, il P.M. Orban sarebbe in contatto con Trump, che ha incontrato a Maralago nel maggio scorso, e starebbe presentando in via ufficiosa le proposte di partenza di Trump, in modo da lavorare su una mediazione tra le parti preliminare.

Le distanze tra i due stati in conflitto restano chiaramente ancora molto distanti, anche la Russia ha ribadito di essere interessata esclusivamente ad un lavoro su una pace organica tra NATO e Russia che stabilizzi la situazione per i prossimi decenni evitando futuri attriti e NON, nella maniera più assoluta ad un semplice cessate il fuoco utile solo all’Ucraina per ricostituire le proprie forze.

Ricordiamo che proprio la bozza firmata nell’aprile 22 dalle delegazioni ucraina e russa in Turchia avrebbe portato ad una pace stabile su posizioni condivise da ambedue le parti e che poi naufragò a causa del veto angloamericano.

Elezioni nella UE, in GB e in Iran

Si svolgono in queste ore le elezioni in Francia per i ballottaggi delle legislative, l’affluenza prevista sarebbe superiore al 65%, questo potrebbe anche essere a svantaggio della Le Pen e del suo candidato front man Bardella.

In Gb, giovedì le elezioni sono state stravinte dal partito Laburista guidato dal suo leader Keir Starmer, una sorta di ordoliberista alla Blair e senza nemmeno il suo carisma.

I danni causati dai ridicoli leader conservatori hanno spianato la strada alla più grande vittoria laburista della storia della Gran Bretagna moderna.

Starmer aveva espulso il suo predecessore Jeremy Corbyn dopo l’annuncio di questi di candidarsi come indipendente per il collegio di Islington North, udite udite, nonostante l’incredibile successo dei laburisti in GB, Corbyn è stato eletto ancora deputato neo suo collegio battendo sia il candidato conservatore che il laburista.

Immagine ufficiale di Jeremy Corbyn e di libero uso

Il turno di ballottaggio in Iran ha consacrato come Presidente il candidato riformista Massoud Pezeshkian, cui facciamo i migliori auguri di buon lavoro.

L’Africa al centro dei cambiamenti nel mondo

Se ne parla poco, ma molto si muove in Africa.

Ne ho parlato con il direttore di Analisi Difesa Gianandrea Gaiani in questo video

Nel frattempo, oggi è stato annunciato un importante accordo tra Mali, Burkina Faso e Niger che si costituiscono in una Confederazione degli stati del Sahel aumentando la loro cooperazione e difesa reciproca contro le aggressioni ed il terrorismo.