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AFGHANISTAN | EMERGENCY: UN FUMETTO PER RACCONTARE UNA STORIA AFGANA

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

EMERGENCY | AFGHANISTAN

“FINCHÉ L’ULTIMO CANTA ANCORA”

UN FUMETTO PER RACCONTARE UNA STORIA AFGANA

“NON SAPPIAMO COME SARÀ IL FUTURO DEL PAESE, MA ABBIAMO VOLUTO FOTOGRAFARNE IL PRESENTE CON UNA STORIA FATTA DI PICCOLE COSE STRAORDINARIE”

“Finché l’ultimo canta ancora” è il titolo del fumettocon cui EMERGENCY racconta l’Afghanistan a distanza di oltre due anni dal ritiro delle forze internazionali e dalla presa di Kabul da parte dei talebani ad agosto 2021. Le voci protagoniste sono quelle degli afgani e delle afgane che lavorano nei Centri dell’ong nel Paese e dei pazienti che tutti i giorni vi entrano. I loro volti sono illustrati da La Tram (Margherita Tramutoli) e le loro storie sono raccontate da Francesca Romana Torre.

Il filo conduttore del fumetto è l’accesso alle cure in Afghanistan di cui EMERGENCY ha raccontato nel suo report “Accesso alle cure in Afghanistan: la voce degli afgani in 10 province”[1] pubblicato nel marzo 2023. L’analisi scatta una fotografia della situazione sanitaria nel Paese attraverso una ricerca condotta in 10 delle province afgane in cui l’ong opera e che ha coinvolto accompagnatori e pazienti delle strutture, staff sanitario di EMERGENCY e degli ospedali pubblici del Paese.

 “Come stanno gli afgani?” È la domanda dalla quale nasce questo fumetto, ideato da EMERGENCY e realizzato grazie ai fondi umanitari dell’Unione Europea.

In Afghanistan l’accesso alle cure per la popolazione è sempre stato un percorso fatto di ostacoli e numerose barriere, ma dal 2021 a oggi la situazione è peggiorata. A seguito della presa di Kabul e del cambio di governo le riserve internazionali dell’Afghanistan sono state congelate causando effetti disastrosi sull’economia locale. In un Paese che dipendeva da aiuti internazionali per il 75% della spesa pubblica, le possibilità di una vita dignitosa per la popolazione afgana sono drasticamente peggiorate a causa della carenza generale di servizi, tra cui le cure essenziali.  Nel 2024 saranno 23.7 milioni gli afgani in necessità di aiuti umanitari; 17.9 milioni di questi con bisogni sanitari gravi o estremi[2]. Curarsi è troppo costoso; non ci sono ambulanze in caso di emergenza; le strutture sono inadeguate, sprovviste di personale specializzato, macchinari, elettricità e acqua, soprattutto nelle zone rurali. Le donne, in particolare, sono il gruppo più vulnerabile.

Tanti sono i cambiamenti che in questi oltre due anni EMERGENCY ha testimoniato dall’osservatorio dei suoi centri chirurgici a Kabul e Lashkar-gah, e del centro chirurgico e del centro di maternità ad Anabah, oltre che dei suoi 42 posti di primo soccorso e centri sanitari di base.

Ha visto mutare i bisogni sanitari degli afgani: i criteri di ammissione dei centri per vittime di guerra sono stati aperti anche al trauma civile. 

Ha seguito con grande attenzione e apprensione le decisioni prese dal governo circa la sfera dei diritti delle donne, tra le quali il divieto di frequentare l’università e di lavorare con organizzazioni non governative, sia nazionali che internazionali.

Infine, ha testimoniato una fuga di cervelli e ha visto andarsene una generazione di specialisti, tra i quali anche quelli del settore sanitario.

Così nelle tavole illustrate da La Tram, a cui Torre regala una voce, Tahira studia in casa interrogata dal papà, Rahima si reca ogni giorno ad Anabah per lavorare nel Centro di maternità come infermiera mentre sogna di poter diventare una dottoressa. Khan dall’essere coinvolto nella gestione di mass casualty[3]nel Centro chirurgico per vittime di guerra a Kabul, si trova a ricevere pazienti di incidenti stradali, mentre il suo collega Nasir lascia il Paese e si trasferisce in Europa.

Raccontiamo un cambiamento che nasce dal basso, dalla solidarietà tra individui, – spiegano Margherita Tramutoli e Francesca Romana Torre – nel confronto professionale e umano tra ostetriche e infermiere, nell’interazione tra le neo-mamme del Centro di maternità di Anabah. E ancora, come cambiano gli spazi del Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul e come si trasforma il concetto stesso di “emergenza”. Non sappiamo come sarà il futuro del Paese, ma abbiamo voluto fotografarne il presente con una storia fatta di piccole cose straordinarie, affiancata alla rappresentazione del tradizionale canto dei cardellini, metafora di un popolo che resiste nello spirito e che protegge la sua poesia spontanea tra l’enormità del contesto e la delicatezza del quotidiano.

Finché l’ultimo canta ancora” sarà presentato a Book Pride Milano 2024 domenica 10 marzo alle 17.30 in Sala Tokyo.

Per maggiori informazioni sull’evento: https://www.bookpride.net/dettaglio-programma?recordId=rectTY03eY02e8Yoz

È possibile leggere il fumetto su https://www.emergency.it/graphic-novel-afghanistan/

EMERGENCY è presente in Afghanistan dal 1999 con due Centri chirurgici a Kabul e Lashkar-gah, un Centro chirurgico e pediatrico e un Centro di maternità ad Anabah, nella Valle del Panshir, e una rete di 42 Posti di primo soccorso e centri sanitari di base. Nel 2023 gli ospedali di EMERGENCY hanno ricoverato oltre 25.000 persone ed effettuato oltre 120.000 visite. Nel suo Centro di maternità nel 2023 ha fatto nascere oltre 5.000 bambini.

L’Unione Europea e i suoi stati membri sono tra i principali donatori di aiuti umanitari al mondo. Gli aiuti umanitari sono un’espressione della solidarietà europea nei confronti delle persone bisognose in tutto il mondo. Mirano a salvare vite umane, prevenire e alleviare la sofferenza umana e salvaguardare l’integrità e la dignità umana delle popolazioni colpite da disastri e crisi provocate dall’uomo. Attraverso la Direzione generale per la protezione civile europea e le operazioni di aiuto umanitario della Commissione europea, l’Unione europea aiuta ogni anno milioni di vittime di conflitti e disastri naturali. Con sede a Bruxelles e una rete globale di uffici sul campo, l’UE fornisce assistenza alle persone più vulnerabili sulla base dei bisogni umanitari.

Francesca Romana Torre, dopo alcuni anni nel settore audiovisivo, per cui scrive alcuni lungometraggi e il corto documentario “Vicine” sulla Casa delle Donne Lucha y Siesta, Francesca Torre inizia a collaborare con Panini Comics come proofreader. Inoltre, da redattrice della sezione fumetti del sito Stay Nerd, scrive nel 2020 un articolo sulle molestie nel mondo del fumetto italiano, a cui segue la co-fondazione del collettivo “Moleste” nell’ottobre dello stesso anno. Cura per Arf! Festival il ciclo di incontri “Women in Comics” di introduzione all’omonima mostra a Palazzo Merulana di Roma. Nel 2021 è tra le firme dell’antologia “Fai Rumore” di cui coordina anche il progetto editoriale per Il Castoro Editore. È nella redazione della rivista Smack! dedicata al fumetto e alla parità di genere. Il suo fumetto “L’età verde” è in uscita nel 2024 per Il Castoro Editore.

Margherita Tramutoli (La Tram), laureata in Relazioni Internazionali e diplomata in Fumetto, ha iniziato a lavorare come cooperante e grafica per le ONG, per poi declinare nel fumetto e nell’illustrazione il suo interesse per i temi sociali. Tra i suoi lavori: “Bandierine-Tutta una storia di Resistenze” (Barta Edizioni, testi di Tuono Pettinato), “Post Pink-Antologia di fumetto femminista” (Feltrinelli), “Sister Resist” (Beccogiallo), “Il mostruoso femminile” (Tlon), “La prima bomba” (Feltrinelli, testi di Marco Rizzo). Tra le sue collaborazioni: Jacobin, Linus, L’Espresso, il Corriere della sera, Sonzogno, Salani, la Revue Dessinée Italia. È tra le fondatrici del collettivo per la parità di genere nel mondo del fumetto “Moleste”, col quale realizza un antologico, “Fai Rumore” (Il Castoro Editore) con una storia scritta da Francesca Torre. Insegna Teoria del colore alla The Sign Comics&Arts Academy di Firenze.

EMERGENCY ONG Onlus

è un’organizzazione internazionale nata in Italia nel 1994 per offrire cure

medico-chirurgiche alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà e,

allo stesso tempo, per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

Tra il 1994 e il 2023 in tutte le strutture sanitarie di EMERGENCY sono state curate gratuitamente

più di 12,5 milioni di persone. Una ogni minuto.

Il lavoro di EMERGENCY è possibile grazie al contributo di privati cittadini,

aziende, fondazioni, enti internazionali e alcuni dei governi dei Paesi

dove lavoriamo, che hanno deciso di sostenere il nostro intervento.

Per sostenere il lavoro di EMERGENCY e offrire cure gratuite e di qualità a chi ne ha bisogno:

https://sostieni.emergency.it/