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Esteri

La Russia fa tremare USA e NATO sul Web e sul campo di battaglia

L’intervista di Tucker Carlson a Putin tiene banco sul web, la situazione sui campi di battaglia vede la Russia in avanzata su tutti i fronti e la situazione presso Avdeevka si fa disperata per Kiev.

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Aree di crisi nel mondo n. 189 del 11-2-24

Mosca

Il temuto giornalista Tucker Carlson è riuscito nell’intento di intervistare il Presidente russo Putin.

La notizia ha letteralmente gettato nel terrore i politici occidentali in quanto hanno oscurato sui nostri media la voce della controparte, prima censurando i media russi sia dagli schermi tv che dal web, senza VPN non si vedono più i canali o le pagine social di giornali o tv russe, poi non riportando più discorsi o dichiarazioni in diretta ma solo riferite da parte del Presidente russo.

Carlson rompe quindi il bando mediatico riportando direttamente l’opinione ed il punto di vista russo sugli schermi dell’Occidente collettivo e lo fa in maniera dirompente.

Solamente sulla piattaforma X e sulla sua pagina personale, senza contare i siti che l’hanno ripresa doppiata nelle varie lingue, l’intervista ha raggiunto le 190.000.000 di visualizzazioni, una diffusione da record.

Nei giorni immediatamente precedenti la pubblicazione la piattaforma X è stata la più scaricata.

Anche su Youtube le visualizzazioni sono state molte circa 13 milioni e la pagina personale del giornalista ha avuto oltre 300.000 nuove iscrizioni in pochi giorni.

I contenuti nelle oltre due ore di intervista sono stati diversi:

Introduzione storica alla situazione attuale, rapporti con la NATO dal 91, 5 fasi di allargamento della NATO, Putin e la richiesta di entrare nella NATO,le tensioni con la NATO, Il ruolo della CIA nella destabilizzazione della Russia e di Euromaidan, La truffa degli accordi di Minsk, l’Occidente non intendeva farli rispettare, i colloqui di pace di Istanbul con l’Ucraina, il nazismo in Ucraina durante la 2° guerra mondiale ed oggi, il nazismo fuori dall’Ucraina e in Occidente, il caso Hunka in Canada, no minaccia russa a Paesi della NATO, il caso North Stream, il Dollaro, ruolo dei BRICS, il piano USA di far collassare la Russia e spezzettarla, ruolo di Johnson nel fallimento trattative di Istanbul, la Russia multietnica e multi culturale, i pericoli della AI, giornalista USA in prigione, libero solo in scambio, possibilità di nuovo negoziato.

Quindi per miei lettori, non ci sono certamente argomenti nuovi, si è già parlato di tutto, cenni storici compresi, allargamento della NATO e via dicendo.

Nulla di nuovo sotto il nostro sole.

Per il pubblico americano in generale o Occidentale che non ha accesso a fonti indipendenti e sincere, chi non ricerca la verità difficilmente la trova, il discorso è differente.

Sicuramente questa intervista avrà ampio riscontro tra la popolazione che ha così avuto modo di raffrontare quanto detto con quanto raccontato nei media in questi anni e farsi una idea dello stato mentale del Presidente USA rapportato a quello russo.

Situazione sui fronti.

Prosegue senza sosta la pressione offensiva russa su diversi fronti contemporaneamente.

Una diversa strategia

Dobbiamo registrare con un pizzico di soddisfazione, che, come avevamo previsto, non vi sia stata alcuna grande offensiva russa, ma stiano procedendo esattamente nel solco dell’impostazione iniziale.

La strategia scelta dai comandi russi, si distacca molto da quella della NATO per l’offensiva estiva ucraina.

I comandi NATO e USA chiedevano fortemente a Kiev di concentrare grandi masse di mezzi e soldati e con queste dare l’assalto in pochi punti, alle linee difensive russe, principalmente in direzione del Mare d’Azov per separare la Crimea dalla Russia continentale.

I risultati furono chiari ed evidenti a tutti.

Mosca opera in maniera diametralmente opposta, manda al fronte piccole unità, talvolta usando piccoli gruppi di mezzi come trasporto per le truppe e spesso questi sono usa e getta, guadagnata la posizione vengono danneggiati da droni o mine ucraine e abbandonati sul posto, ma il loro scopo viene comunque raggiunto.

Molti sono i fronti attivi, da nord a sud, vediamo quindi i più attivi.

Sinkovka – Kupyansk

C’è stato un avvicendamento tra gli ufficiali comandanti su questo settore, si tratta in genere di reparti di fucilieri meccanizzati, ora sembra stiano operando le Guardie 138a Brigata.

Al momento sembra che stiano già arrivando dei risultati, si sono posizionati bene, hanno raggiunto la linea difesa dagli ucraini velocemente ed in ordine, e ne hanno preso il controllo, parte nord del villaggio, senza le incertezze e l’approssimazione delle precedenti azioni.

Tabaevka

Il recente guadagno su Tabaevka è stato consolidato, qui hanno operato il 1432° reggimento fucilieri motorizzati e la brigata BARS-5 (https://www.forzearmate.org/esercito-russo-i-militari-della-bars/ )

In questa settimana non ci sono stati ulteriori sviluppi anche a seguito dei rinforzi ucraini, che hanno inviato il 2° battaglione della 4a Brigata Carri e la 43a Brigata meccanizzata.

Terny

Le truppe russe stanno avvicinando il fronte sempre più verso Terny, oramai manca circa un Km e mezzo prima di raggiungere il villaggio e i bacini dietro di esso.

Bilogorovka

Alcune azioni offensive hanno portato i Russi ad entrare e mantenere la zona industriale e lambire la periferia est del villaggio.

Artemovsk

Attorno a Bogdanovka ruotano le azioni dei reparti russi, a nord lottano per avanzare sulle posizioni avanzate, a sud hanno conquistato dopo molti scontri sia il cimitero che il bosco di Popova, posizioni importanti, e stanno anche avanzando sulla vicina ferrovia.

Gli Ucraini hanno rilasciato immagini di truppe fresche nel settore a nord di Ivanoskoe, potrebbero tentare un contrattacco.

Se riusciranno ad avvicinarsi alla cittadina di Ivanoskoe da nord, saranno in ottima posizione per sferrare un attacco di successo e prenderne il controllo.

Avdeevka

Durante questa settimana la situazione per le forze ucraine è degenerata.

Nonostante i rinforzi gettati nella mischia, a causa dell’inferiorità delle artiglierie, il controllo aereo russo, le perdite consistenti da parte ucraina a causa dei pesanti bombardamenti mediante bombe guidate FAB500.

Le forze russe, ricorderete, sono scese da nord lungo le dacie e hanno marciato verso il centro fiancheggiando il lago blu sulla sinistra.

La battaglia iniziale molto intensa, si è svolta presso il ponte ferroviario, li gli Ucraini hanno tentato di fermare i Russi usando la ferrovia come barriera, ma hanno fallito.

Preso il ponte i Russi hanno oltrepassato la ferrovia e sono avanzati a sud, ieri hanno preso il deposito degli autobus e oggi stanno tentando di prendere il settore a fianco per arrivare a chiudere la strada che collega la parte meridionale della città dove sono ora chiuse 3 brigate ucraine, dai 5 ai 10.000 soldati ucraini rischiano l’isolamento.

Anche sull’altra sponda del lago blu, le truppe russe avanzano per isolare l’avamposto fortificato ucraino ad est.

In tutta questa situazione disastrosa per Kiev, i comandi ucraini, per ora non sembrano aver ordinato l’evacuazione dei reparti da sud, tentano invece di capovolgere la situazione ed infliggere una sconfitta ai Russi che ne causi il ritiro.

Il nuovo comandante generale Syrsky, avrebbe schierato unità fresche di rinforzo che nella notte o in prima mattinata probabilmente invieranno a rafforzare le posizioni ora traballanti.

Se dovesse fallire non sarebbe certamente un bel esordio per quello che viene chiamato Generale Macellaio ( di propri soldati però).

In questi ultimi 3 giorni, il mal tempo ha sicuramente aiutato i Russi limitando fortemente l’uso dei droni.

Si segnala il forte aumento di interferenze elettroniche nel settore, a tal punto che persino Starlink, la rete usata dagli ucraini appare fortemente limitata di banda, appena 0,3 megabit.

Si moltiplicano le segnalazioni ucraine che anche i Russi starebbero usando la rete di Elon Musk, sarebbe un bel paradosso per gli occidentali aver fornito una rete di comunicazioni non intercettabile ai propri nemici…

Novomykhailovka

Un deciso assalto russo ha portato le forze delle 155a fanteria di mare delle Guardie russe a catturare la parte orientale del villaggio, in seguito gli attacchi hanno raggiunto anche da sud est la periferia della città.

Gli Ucraini hanno imbastito dei contrattacchi, ma ancora non se ne conosce l’esatto esito.

Nei prossimi giorni e settimane, avremo modo di valutare meglio la differente condotta del nuovo comandante in capo delle Forze Armate ucraine, nel frattempo attendiamo.