Esteri
Soldi e armi non fanno che peggiorare la situazione per Kiev
la situazione del conflitto ucraino e del medio oriente
Aree di crisi nel mondo n. 188 del 4-2-24
Situazione sui fronti del conflitto tra NATO e Russia per interposto Paese (l’Ucraina)
Anche questa settimana riportiamo dai fronti una generale iniziativa in mano all’esercito russo.
Registriamo una certa attività ucraina nel settore legato agli attacchi simbolici mediante uso di droni o missili da crociera forniti dall’occidente.
Attacchi ucraini.
Gli attacchi ucraini si riassumono in pochi eventi, uno di questi è peraltro un pesante crimine di guerra.
Il 23 gennaio le forze di difesa aerea ucraina presso Karkov hanno abbattuto un cargo IL-76 russo in fase di avvicinamento all’aeroporto di Belgorod.
Il cargo trasportava, come da programma comunicato alla controparte ucraina, un carico di 65 prigionieri di guerra ucraini da scambiare il giorno dopo per altrettanti prigionieri russi.
Nonostante ciò gli Ucraini lo hanno inquadrato e abbattuto, pur non essendo un mezzo d’attacco o che volasse su territorio ucraino.
Le successive indagini hanno appurato che sarebbe stato utilizzato un sistema di lancio Patriot statunitense per l’abbattimento.
Nei giorni successivi una batteria antiaerea è stata distrutta presso la regione di Karkov, forse la stessa che ha abbattuto l’IL76.
Inutile dire che inizialmente Kiev abbia negato e portato le più svariate scusanti, trasportava missili e altre sciocchezze simili, è noto che i missili non si trasportino via aerea a meno che inseriti a bordo del lanciatore stesso, in quel caso si usa il mastodontico Antonov, oppure si trasferiscono via treno o nave.
Alla fine hanno però ammesso l’abbattimento.
Anche gli elenchi consegnati loro coincidevano con quelli russi, ci sono voluti però alcuni giorni perchè ammettessero i propri crimini.
https://italian.cri.cn/2024/02/01/ARTIEocHMEKwJ5RkIxJhEhAy240201.shtml
Altri eventi sono stati un altro attacco ad una base navale russa che ha causato l’affondamento di una piccola unità navale russa vecchia di 40 anni e ferma alla fonda da più di due anni, mai aggiornata, non un obiettivo di particolare rilevanza, non era nemmeno una lanciamissili da crociera, ma antinave di tipo ormai vetusto.
La sera prima c’era stato un massiccio lancio di missili, circa 20, tutti intercettati dalle difese aeree russe.
Entrambi gli episodi avevano visto l’appoggio di intelligence NATO, con il volo di 4 mezzi AWACS sia con equipaggio che senza.
Infine ci sono stati episodi legati al San Pietroburgo e Volgograd, entrambi legati a date significative, il 27 gennaio fine dell’assedio nazista della città e resa dell’Armata nazista del Maresciallo Paulus a Stalingrado, vittorie che, storia alla mano, sono vittorie anche per l’Ucraina, peccato che i suoi vertici si identifichino con la parte nazista.
I droni lanciati verso gli obiettivi lontani, hanno faticato ad arrivare, hanno causato danni modestissimi, insignificanti nell’economia del conflitto, questo ci rafforza l’idea che proprio le date fossero l’obiettivo ricercato dagli ucraini più che un successo militare.
I fronti
Sulla situazione dei fronti, la musica cambia e non poco.
Iniziamo da sud e risaliamo verso Karkov.
Novomikailovka
Una offensiva russa ha portato ad un avanzamento di poco più di due Km in direzione est e in estensione verso nord di circa 6 Km.
Hanno subito il danneggiamento di diversi mezzi, ma l’operazione è riuscita e diversi filari di alberi, con annesse trincee, ora sono sotto controllo russo.
A nord un caposaldo ucraino è caduto ed anche qui la linea è avanzata di un paio di Km, la cittadina di fatto è da considerarsi circondata su tre lati.
I tentativi ucraini di inviare rinforzi e rifornimenti verso le linee ancora presenti si stanno risolvendo nella distruzione dei mezzi mediante droni FPV.
Adveevka
Si è verificato un cedimento improvviso della linea di difesa ucraina nel settore di Sadyvnike, dove le linee sono arretrate di un Km arrivando alla linea del bacino d’acqua, un crollo improvviso che mette a rischio la tenuta di altre linee e del caposaldo est.
Questo è un altro segnale delle crescenti difficoltà nel mantenere i fronti da parte di Kiev.
Anche l’offensiva ucraina per riprendere la residenza di caccia Tsarska Hota è fallito e con gravi perdite.
Nel settore sud i Russi pertanto mantengono le posizioni conquistate con lo stratagemma del tunnel e acquisiscono a sud est un caposaldo vicino alla posizione degli impianti di filtraggio dell’acqua potabile.
Confermiamo che parte o tutta la ex base antiaerea sia in mano ucraina.
Terny
Procede ancora la Russia, confermati ulteriori avanzamenti verso ovest, 1,5 km tra gli avvallamenti che caratterizzano questo settore.
Eppure il settore è stato ben rinforzato persino con brigate legate ad Azov, neonazisti formati politicamente e fanatici, 60° brigata, poi ci sono la 21ma e la 25ma brigata, quest’ultima formata da truppe aviotrasportate, ciò nonostante, il loro settore arretra.
Svatovo – Kremennaya
in questo settore c’è stato un avanzamento importante da parte russa, in pochi giorni hanno preso Tabaevka, poche case, ma una posizione importante, presa anche Krokmalne e lambite dal fronte sia Kotlyarovka a nord che Berestovo a sud.
Anche qui il settore ucraino ha manifestato una improvvisa incapacità a contenere i Russi.
Sono arrivati ora rinforzi, ma appare evidente che, a macchia di leopardo, alcuni settori stiano vacillando forse par scarsa affluenza di rifornimenti da parte della logistica ucraina.
Synkovka
Sembra che le forze russe, per il momento, preferiscano passare dalla foresta che attaccare frontalmente le difese ucraine, qui ancora forti.
Karkov
Sono proseguiti i bombardamenti su depositi di carburante e alloggi di militari, mercenari, stranieri, la parte ucraina si interroga e ricerca eventuali collaboratori o forze speciali russe infiltrate.
Anche la distruzione di parte di una batteria antiaerea, sembra una Iris T potrebbe essere il frutto di segnalazioni da parte di forze speciali dietro le linee ucraine.
Nelle retrovie sono proseguiti i bombardamenti contro diversi obiettivi sia industriali che di logistica e rifornimenti.
Gli USA a forza di intimidazioni e ricatti, stanno convincendo, si fa per dire, diversi paesi riottosi a consegnare i loro vecchi, ma presenti e utili in caso di conflitto, armamenti e mezzi, anche la Bulgaria invierà dei vecchi, molto vecchi e malconci BTR 60 in Ucraina, poi la Grecia sembra che abbia ceduto e anch’essa invierà altri mezzi a Kiev, da quelle parti la disperazione credo abbondi.
Nel frattempo Orban, come previsto, ha ceduto e votato per i finanziamenti UE a Kiev che riceverà in diverse tranches i famigerati 50 miliardi di Euro.
Medio Oriente
Due giorni fa una controreplica USA contro formazioni sciite in Siria ed Iraq rischia di scatenare una ulteriore e seria reazione da parte degli eserciti dei due stati contro le basi di occupazione statunitensi, illegittimamente su suolo siriano e invitate ad abbandonare il Paese da parte del Parlamento iracheno.
Non sembra un momento positivo su alcun fronte per gli USA.
Gli Yemeniti, per nulla intimoriti dai raid USA e GB spuntati ed inefficaci, minacciano oltre a continuare a colpire navi anche statunitensi ora, di tagliare i molti cavi di trasmissione dati che corrono sul fondale dello stretto di Bab al Mandab e del Mar Rosso.
Inutile dire che hanno pestato un vespaio con sotto un escremento fumante.
Le preoccupazioni per la nostra missione in quelle acque aumentano.