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Esteri

Sull’Africa sventola la bandiera russa

il summit Russia Africa, un successo per la diplomazia russa.
La situazione del conflitto in Ucraina.

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immagini prese dal sito Kremlin.ru e di libero uso

Aree di crisi nel mondo n. 165 del 30-7-23

Vertice Russia Africa di Sanpietroburgo

Inutile girarci attorno.

Il vertice russo africano di Sanpietroburgo svoltosi dal 27 al 29 luglio si è chiuso con una grande vittoria da parte della Russia.

Innanzitutto bisogna registrare le presenze, di 54 stati africani, erano presenti ben 49 di questi, allo scorso vertice di 4 anni fa erano 43, un aumento pertanto di rappresentanze, e ciò nonostante le pressioni tremende da parte dell’Occidente, allo scorso vertice non c’era ancora stata l’escalation militare tra la NATO e la Russia in Ucraina.

Solo 5 Paesi su 54 quindi hanno risposto agli appelli (quasi ordini) dell’Occidente.

Il vertice si è svolto all’insegna di una grande cordialità e amicizia.

Gli incontri e i temi trattati dimostrano come la Russia sia fortemente presente ormai in tutta l’Africa e che la sua influenza vada estendendosi a mano a mano che crollano gli sfruttamenti post coloniali dei paesi europei, Francia innanzitutto e le popolazioni si liberano delle vecchie costrizioni per loro economicamente devastanti.

I nuovi capi di stato non fanno che rimarcare la necessità di affrancarsi dallo sfruttamento dei loro territori da parte delle imprese occidentali e aprirsi a nuovi mercati più convenienti ed improntati al reciproco rispetto.

L’ampliamento dei BRICS va proprio in questa direzione.

Il tema dell’accordo del grano è stato toccato, diversi Paesi hanno mostrato preoccupazione per il fallimento del precedente accordo causato dall’inosservanza dei termini da parte dei Paesi Occidentali e mostrato interesse per le proposte alternative presentate dalla Russia, tra cui la consegna di grano e fertilizzanti gratis ai Paesi più poveri e bisognosi e l’avvio di un programma di crescita agricola dei Paesi africani che possono raggiungere l’autonomia alimentare se appoggiati con la giusta tecnologia e programmazione.

La cancellazione di 20 miliardi di dollari di debito da parte della Russia è un ulteriore segnale di vicinanza e amicizia verso l’intero continente.

Nei pressi del Canale di Suez verrà creato un Hub per l’arrivo e lo scambio di merci tra Russia e Paesi africani.

Il grande attivismo da parte dei governi occidentali per sabotare il summit pertanto non ha dato i suoi risultati sperati, i leaders africani presenti hanno dimostrato salda amicizia alla Russia, nessuna condanna per l’invasione, e disponibilità ad aumentare la loro collaborazione con Mosca.

Questo è ciò che traspare dal fitto programma di incontri e dalle dichiarazioni espresse a Sanpietroburgo.

Ciò che collega tutto insieme è che l’ampia espansione delle relazioni russo-africane in ciascuna di queste sfere fa avanzare la visione del presidente Putin di aiutare i partner del suo paese nel continente a “rafforzare la sovranità nazionale e culturale”, come si è impegnato a fare prima del vertice. Parla, infatti, regolarmente di questo concetto dall’inizio dell’operazione speciale, che considera il prerequisito per partnership reciprocamente vantaggiose.

Il recente colpo di stato in Niger sposta un Paese finora vicino e cordiale con la Francia, tra i Paesi che ora vogliono emanciparsi dall’ex potenza coloniale e guardano ovviamente a Cina e Russia.

I dati dell’interscambio commerciale ci dicono che in questi 4 anni dallo scorso summit, e a dispetto dell’immane impianto sanzionatorio occidentale, il livello del valore di scambio è aumentato, vedremo ora se vi sarà un ulteriore incremento nei prossimi anni.

https://www.globaltimes.cn/page/202307/1295280.shtml

http://en.kremlin.ru/events/president/news/71843

http://en.kremlin.ru/events/president/news/71826

http://en.kremlin.ru/events/president/news/71838

https://www.theeastafrican.co.ke/tea/news/east-africa/biden-cranks-up-diplomatic-charm-offensive-in-kenya-4320150

Situazione del conflitto in Ucraina dopo 56 giorni di offensiva ucraina

L’offensiva ucraina con armi fornite dalla NATO e truppe addestrate dalla NATO langue.

Nonostante l’impiego di grandi unità d’assalto, solo sul fronte sud di Artemovsk (Bakmut), sono 6 le brigate di forze di prima linea impiegate da Kiev, e nonostante ciò e lo schieramento da parte di Mosca di unità, due sole brigate di forze di seconda linea, non vi siano stati progressi significativi.

Nel settore nord ad esempio, tra Kupiansk e Kreminna, sono i Russi a guidare le operazioni, pur impiegando piccole unità, avanzano su diversi fronti almeno tanto quanto l’Ucraina con l’impiego di molte brigate.

Sul settore sud abbiamo attivi diversi fronti.

Platikatki

Il primo fronte, quello di Platikatki, non ha visto più alcun progresso da parte ucraina, dopo i falliti e costosi assalti delle settimane scorse, in termini di mezzi e soldati, non si sono ripetute le iniziative offensive di Kiev.

Orikov

Fronte sicuramente più attivo di queste ultime due settimane.

Qui sono state concentrati i maggiori sforzi offensivi dell’intera campagna militare.

Questa settimana ad esempio, ha visto le 3 brigate inviate qui, la 47ma, la 65ma e la 118ma, tutte meccanizzate con mezzi sia occidentali che ucraini, carri leopard 2A6, Maxxpro, Mastiff, Bradley M2A2, Oshkosh, AMX10, M113 e altri ancora, intensificare i loro sforzi sul villaggio di Rabotino, dopo aver fallito nel conquistarlo, hanno tentato per più giorni di aggirarlo, raggiungendo anche un tratto vicino della prima linea di difesa russa, con un solo mezzo, che si è schiantato nel vallo anticarro senza riuscire a superarlo.

Questi giorni di assalti si sono trasformati in una vera e propria carneficina di soldati e mezzi ucraini.

Sono stati distrutti diversi altri carri Leopard 2, decine di mezzi occidentali tra, Bradley di ultima generazione e Maxxpro.

In un recente video disponibile sul mio canale telegram https://t.me/OrdEvG , ho potuto osservare un carro russo T72B3M modello preso dai depositi sovietici ed aggiornato a standard recente, corazza reattiva, sensori, computer e cannone stabilizzato sostituiti, motore nuovo potenziato, affrontare una colonna di 8 mezzi ucraini tra cui due carri T64 e 6 mezzi di fanteria Maxxpro, ebbene da solo con diversi assalti li ha eliminati tutti. https://t.me/OrdEvG/21183 . Altri video ci hanno restituito l’esatta misura delle devastanti perdite ucraine nei pressi di Rabotino, con mezzi che arrivati su una linea del fronte si fermavano bloccati dal fuoco combinato di ATGM russi, fuoco di artiglieria, e droni che piombavano dall’alto sui carri e veicoli ucraini, aumentando le cataste di mezzi distrutti.

Si capisce da ciò quanto costi loro ogni minimo guadagno di terreno, come mai l’offensiva non proceda, e come mai le loro perdite siano tanto maggiori rispetto a quelle russe.

Fronte di Velika Novosolka

Dopo circa 4 settimane di fermo, gli Ucraini sono riusciti ad avanzare di 500 metri conquistando il villaggio di Staromajorske, ma non il vicino Jrhozaine.

Sebbene la prima linea di difesa sia ancora lontana, non ci sono stati progressi di qualche rilievo su un fronte tutto sommato aperto e senza grandi ostacoli naturali per le avanzate.

Non ho visto video da questo fronte, ma immagino che non sia dissimile da quello di Rabotino.

Sul fronte sud, complessivamente, l’Ucraina ha schierato, in crescendo, 60 unità tra brigate e battaglioni, una imponente forza che purtroppo per loro non sta raccogliendo i frutti sperati, inizialmente erano solo 20, col tempo la pressione offensiva di Kiev è man mano aumentata.

Artemovsk

Le formazioni d’assalto ucraine stanno premendo al massimo della loro capacità sul fronte sud della città 20 tra brigate d’assalto e battaglioni, stanno premendo sulle linee russe, il villaggio di Klishkeevka è ancora sotto controllo russo ma in difficile posizione.

Il fronte sud è essenziale per poter dare l’assalto alla città.

Nel nord tutti i tentativi ucraini di avvicinarsi a Berkovka o a Yahidne sono per ora falliti.

Kreminna Kupiansk

Inizia il settore dove i Russi mantengono l’iniziativa da tempo.

Imponendo il loro gioco agli Ucraini, stanno martellando da settimane le posizioni di Kiev con l’artiglieria, e ora iniziano a spingere, con piccole unità su diversi punti del fronte.

Nei giorni scorsi hanno ottenuto un discreto successo avanzando su un fronti di almeno 12 Km per circa 4 km in profondità.

Poco a nord di Makeevka, località resa nota per i crimini di guerra ucraini, era stato diffuso il video dell’unità militare russa massacrata dopo essersi arresa, inizia il fronte dove le truppe ucraine sono dovute ripiegare a causa della pressione russa.

Diverse località sono finite sotto controllo russo, Novodiane, Novoiegorovka, Kovalovka, Sergeevka e Nadiya.

Al momento i contrattacchi ucraini sono stati deboli e senza effetto.

A nord di Kupyansk i Russi si allargano man mano lungo il fiume Oskil avvicinandosi alla città .