Esteri
I BAMBINI UCRAINI ESPOSTI ALLA TRATTA E ALLO SFRUTTAMENTO
Dall’ inizio della guerra in Ucraina ci siamo commossi, emozionati, addolorati, nel vedere impotenti le immagini e i video che raccontano la cruda realtà della guerra e la disperazione del popolo ucraino a causa dell’ invasione ingiustificata dei soldati russi.
di Maria del Rosso
Negli ultimi tempi emerge un tema molto delicato e complesso come l’ infanzia negata ai tanti bambini ucraini, costretti a vivere nei bunker e altri ancora lasciano la propria terra natale camminando sotto al gelo per tante ore in cerca di speranza e di una terra accogliente e di calore umano, lontani dalle bombe e dall’ orrore dell’ inutile guerra.
Il video che vede protagonista il bambino che cammina solo al confine in Ucraina con una busta tra le mani ha fatto il giro del web e dei social, commuovendo sempre più l’opinione pubblica.
Tante storie dolorose raccontano in questi tempi difficili l’ Ucraina come la bambina Sasha di 9 anni che ha perso il braccio sinistro in un bombardamento a Kiev mentre era in macchina per scappare dalla capitale.
Dopo aver subito l’operazione all’ ospedale Bambino Gesù, la bambina ha chiesto ai medici “Non so perché i russi mi hanno sparato”.
Un altro dramma che è emerso negli ultimi tempi che è stato denunciato dall’ Unicef è il rischio di tratta e di sfruttamento a cui sono sottoposti i bambini che fuggono dalla guerra in Ucraina.
Bambini scomparsi a causa del traffico di esseri umani, secondo quanto denunciano al quotidiano britannico Guardian, le associazioni umanitarie presenti sul posto.
I fanciulli privati dei loro giochi, dell’ istruzione, della spensieratezza, sono obbligati dal triste destino e dal delirio dei potenti a vivere sotto le bombe e la perdita dei propri cari.
Oggi più che mai l’ Europa deve dimostrare e credere negli autentici valori europei, nella libertà e nelle forze democratiche per promuovere l’ integrazione e la solidarietà al popolo ucraino tutelando il più possibile i bambini, garantendo loro il diritto all’ istruzione nelle scuole europee.
Augurandoci non solo che la guerra possa terminare e si possa tornare al dialogo tra i popoli come strumento di emancipazione e di modernità, ma il coraggio dei bambini che lottano per la vita possa cambiare la visione dell’ umanità proprio come il messaggio conclusivo della canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro : “Il mondo si rialza col sorriso di un bambino”.
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