Economia & lavoro
Il Volontariato nelle Regioni Italiane
Tra il 2015 ed il 2020 il valore delle attività di volontariato è diminuito del 13% nelle macro-regioni italiane.
Tra il 2015 ed il 2020 è diminuito del 13% nelle macro-regioni italiane
L’Istat calcola l’attività di volontariato nelle regioni italiane definita come “[…] persone di 14 anni e più che negli ultimi 12 mesi hanno svolto attività gratuita per associazioni o gruppi di volontariato su un totale delle persone di 14 anni e più”.
Il ranking delle regioni italiane per attività di volontariato nel 2020. Il Trentino-Alto Adige è al primo posto per attività di volontariato con un valore pari a 19, seguito dal Veneto con un ammontare pari a 13 e dall’Emilia Romagna con un valore pari a 12. A metà classifica vi sono Valle d’Aosta, Umbria, Basilicata e Toscana con un valore pari a 10. Chiudono la classifica Puglia, Campania, Sicilia e Calabria con un valore pari a 6. In media nel 2020 nelle regioni italiane circa il 9,68% della popolazione residente con più di 14 anni ha svolto attività di volontariato.
Ranking delle regioni italiane per variazione percentuale del valore dell’attività di volontariato tra il 2005 ed il 2020. La Liguria è al primo posto per variazione del valore dell’attività di volontariato tra il 2005 ed il 2020 con un variazione pari al 71,4% ovvero pari a 4,5 unità. Al secondo posto vi è il Molise con una crescita pari a 67,3% equivalente a 3,3 punti, seguito dall’Umbria con un valore pari a 41,7% pari a 3 unità. A metà classifica si trovano il Lazio con una variazione percentuale pari a 7,5% pari a 0,5 unità, seguito dalla Sicilia con una variazione pari a 7,4% pari a 0,4 unità e dalla Calabria con un ammontare pari a 1,8% pari a 0,1 unità. Chiudono la classifica la Valle d’Aosta con un valore pari a -10,3% pari a -1,2 unità, seguita dal Trentino-Alto Adige con un valore pari a -14,4% pari a -3,2 unità, e dalle Marche con un valore pari a -14,5% pari a -1,6 unità. In media tra il 2005 ed il 2020 le attività di volontariato sono aumentate in tutte le regioni italiane per un valore percentuale pari a circa il 12,55%.
Nord. Il valore dell’attività di volontariato nel Nord Italia è diminuito tra il 2015 ed il 2020 da un ammontare pari a 13,20 fino ad un valore pari a 12,20 ovvero una riduzione di -1 unità pari a -7,58%. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2016 il valore dell’attività di volontariato è cresciuta nel Nord da un valore pari a 13,20 fino ad un valore pari a 13,90 ovvero una variazione pari a 0,70 unità pari a 5,30%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il valore dell’attività di volontariato nel Nord Italia è passato da un ammontare pari a 13,90 fino ad un valore pari a 13,50 unità ovvero una variazione pari a -0,40 unità pari a -2,88%. Tra il 2017 ed il 2018 il valore dell’attività di volontariato nel Nord Italia è diminuito da un valore pari a 13,50 fino ad un valore pari a 13,30 unità ovvero pari ad una variazione di -0,20 unità pari a -1,48%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore dell’attività di volontariato nel Nord Italia è diminuito da un ammontare pari a 13,30 unità fino ad un valore di 12,70 ovvero una variazione di -0,60 pari a -4,50%. Tra il 2019 ed il 2010 il valore dell’attività di volontariato nel Nord Italia è diminuito da 12,70 fino a 12,20 ovvero pari a -0,50 unità pari a -3,94%.
Centro. Il valore dell’attività di volontariato nel centro Italia è diminuito nel periodo tra il 2015 ed il 2020 da un ammontare pari a 9,70 fino ad un valore pari a 8,40 ovvero una variazione pari a -1,30 unità pari a -13,40%. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2016 il valore delle attività di volontariato nel Centro Italia è rimasto costante ad un ammontare pari a 9,70. Tra il 2016 ed il 2017 il valore delle attività di volontariato nel Centro Italia è diminuito da un ammontare pari a 9,70 fino ad un valore pari a 9,20 ovvero una variazione pari a -0,50 pari a -5,15%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il valore dell’attività di volontariato nel centro Italia è aumentato da un ammontare pari a 9,20 fino ad un valore pari a 10,40 ovvero una variazione pari a 1,20 unità pari a 13,04%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore delle attività di volontariato nel Centro Italia è diminuito da un ammontare pari a 10,40 fino ad un valore pari a 8,40 unità, valore che ha conservato anche nel 2020.
Mezzogiorno. Il valore delle attività di volontariato nel Mezzogiorno è diminuito tra il 2015 ed il 2020 da un ammontare pari a 7,70 fino ad un valore pari a 6,30 ovvero una variazione pari a -1,40 unità pari a -18,18%. Tra il 2015 ed il 2016 il valore dell’attività di volontariato è diminuito da un ammontare pari a 7,70 unità fino ad un valore pari a 6,90 unità ovvero pari ad una variazione di -0,80 unità pari a -10,39%. Tra il 2016 ed il 2017 il valore dell’attività di volontariato nel Mezzogiorno è cresciuto da un ammontare pari a 6,90 fino ad un valore pari a 7,00 ovvero una variazione pari a 0,10 unità ovvero pari ad un ammontare di 1,45%. Tra il 2019 ed il 2020 il valore dell’attività di volontariato nel Mezzogiorno è diminuito da un ammontare pari a 6,80 fino ad un valore di 6,30 ovvero una variazione di -0,50 unità pari a -7,35%.
Clusterizzazione. Di seguito viene realizzata una attività di clusterizzazione attraverso l’utilizzo dell’algoritmo k-Means ottimizzato attraverso il coefficiente Silhouette. L’ottimizzazione avviene scegliendo il numero massimo di clusters talché nessun elemento dei clusters abbia un valore del coefficiente di Silhouette negativo. L’analisi mostra la presenza di tre clusters così determinati:
- Cluster 1: Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta, Piemonte, Toscana;
- Cluster 2: Calabria, Puglia, Lazio, Sicilia, Molise, Campania, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Sardegna, Umbria, Marche;
- Cluster 3: Trentino-Alto Adige.
Il valore della mediana del cluster 3 è pari a 19, mentre i clusters 1 e 2 hanno rispettivamente un valore mediano dell’attività di volontariato pari a 11,20 e 8. Ne deriva pertanto il seguente ordinamento di clusters: C3>C1>C2. Ne deriva un quadro nel quale la leadership assoluta per valore dell’attività di volontariato spetta al Trentino-Alto Adige che costituisce un cluster a parte-il C3, mentre dall’altro lato viene presentata la classica distinzione tra un Nord efficiente anche nel volontariato ed un Centro-Sud sostanzialmente arretrato. Unica eccezione del Nord è la Liguria che rientra nelle regioni a bassa attività di volontariato insieme con le regioni meridionali.
Machine learning and predictions. Per predire il valore futuro dell’attività di volontariato nelle regioni italiane sono stati utilizzato 8 algoritmi di machine learning. Gli algoritmi sono stati ordinati in una classifica in base alla loro capacità di minimizzare quattro diverse tipologie di errori statistici ovvero: “Mean Absolute Error”, “Mean Squared Error”, “Root Mean Squared Error”, “Mean Signed Difference”. Il 70% dei dati presenti negli algoritmi sono stati utilizzati per l’addestramento delle reti mentre il restante 30% è stato impiegato per la predizione vera e propria. L’ordinamento degli algoritmi in base alla loro capacità predittiva è indicato di seguito:
- Tree Ensemble Regression con un valore del payoff pari a 5;
- Gradient Boosted Trees Regression con un valore del payoff pari a 9;
- Random Forest Regression con un valore del payoff pari a 13;
- ANN-Artificial Neural Network con un valore del payoff pari a 17;
- PNN-Probabilistic Neural Network con un valore del payoff pari a 16;
- Simple Regression Tree con un valore del payoff pari a 24;
- Linear Regression con un valore del payoff pari a 28;
- Polynomial Regression con un valore del payoff pari a 32.
In base all’utilizzo dell’algoritmo Tree Ensemble Regression vengono quindi realizzate le seguenti predizioni:
- Piemonte– una variazione diminutiva da un ammontare pari a 11,20 fino ad un valore pari a 10,64 ovvero pari ad un valore assoluto di -0,56 e percentuale pari a -5,02%;
- Lombardia-una variazione aumentativa da 11,70 a 11,71 ovvero pari a 0,01 equivalente a 0,04%;
- Trentino-Alto Adige una variazione diminutiva da un valore pari a 19,00 fino ad un valore di 12,47 ovvero pari a -6,53 unità pari a -34,35%;
- Lazio con una variazione aumentativa da un valore di 7,20 fino ad un valore di 8,16 ovvero pari a 0,96 unità pari a 13,33%;
- Sicilia con una variazione aumentativa da un valore pari a 5,80 fino ad un valore pari a 6,40 unità ovvero pari ad un valore di 0,60 pari a 10,34%;
- Sardegna con una variazione aumentativa da un valore di 7,90 unità fino ad un valore di 9,85 ovvero pari ad un ammontare di 1,95 unità pari a 24,70%.
In media per le regioni indicate è predetta una variazione media da 10,47 fino a 9,87 delle attività di volontariato.
Conclusioni. Le attività di volontariato nelle regioni italiane hanno subito una significativa riduzione tra il 2015 ed il 2020. L’analisi mostra la presenza di una chiara contrapposizione tra un Nord-Italia più orientato alla dimensione del volontariato, ed un Centro Sud più arretrato. Inoltre, il Trentino-Alto Adige ha dei valori elevatissimi relativi alla presenza del volontariato anche superiori alle altre regioni del Nord. Mentre, al contrario, la Liguria, pure essendo una regione settentrionale, ha dei valori relativi al volontariato ridotti e similari alle regioni meridionali. Inoltre, la predizione realizzata con gli algoritmi di machine learning mostra che l’andamento diminutivo delle attività di volontariato dovrebbe continuare. Tale riduzione del valore delle attività di volontariato tende ad essere sostanzialmente in linea con il depauperamento del capitale sociale che caratterizza la condizione del capitale umano italiano nelle varie regioni. Infatti, anche se vi sono delle eccellenze nel Nord Italia, tali valori sono comunque compresi in un quadro generale di riduzione dei valori del capitale sociale. Gli italiani, che generalmente vengono descritti nell’immaginario comune, come un popolo generoso e solidale, mostrano così un cambiamento significativo del loro carattere collettivo, essendo sempre meno orientati al volontariato e sempre meno interessati alle dinamiche sociali.
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