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PNRR – Decaro (ANCI): “Impensabile rinunciare agli asili nido, bene se il governo si impegna a trovare soluzioni. I Comuni non sono in ritardo”

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA

PNRR – Decaro (ANCI): “Impensabile rinunciare agli asili nido, bene se il governo si impegna a trovare soluzioni. I Comuni non sono in ritardo”

Il Presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha commentato l’informativa resa oggi in Parlamento dal ministro Fitto a proposito della realizzazione dei progetti del PNRR.

“Abbiamo ascoltato con attenzione le parole con le quali il ministro Fitto ha illustrato alla Camera lo stato di avanzamento della misura del PNRR destinata a garantire alle famiglie italiane 264 mila nuovi posti negli asili nido. È un obiettivo che l’Italia non può mancare e al quale i Comuni non sono disposti a rinunciare. Per questo – ha detto Decaro – prendiamo atto dell’impegno assunto oggi dal governo davanti al Parlamento di ‘salvare gli asili nido’, come ha detto il ministro”.

“Fin dal primo giorno – ha aggiunto Decaro – l’ANCI ha segnalato le criticità che potevano mettere a rischio la realizzazione di questo importante piano. Come oggi ha confermato il ministro, fin dall’inizio ci sono stati ritardi nella procedura per l’individuazione degli interventi da finanziare. Successivamente, i Comuni titolari degli interventi hanno dovuto aspettare quattro mesi prima che fosse possibile sottoscrivere le convenzioni con il Ministero, e da quel momento sono stati concessi loro solo sei mesi per redigere i progetti, attivare le procedure di gara e aggiudicare i lavori. Non ci risulta ci sia un particolare allarme in merito alle scadenze, quindi chiediamo nel dialogo costruttivo con il governo , di verificare le attività dei singoli comuni e di gestire con flessibilità le date intermedie del cronoprogramma”.

“Come siamo stati puntuali nel denunciare i problemi – ha concluso il presidente dell’ANCI – così saremo disponibili a individuare in uno spirito di collaborazione istituzionale tutte le soluzioni possibili. Per noi è inaccettabile anche solo l’idea che si rinunci a un obiettivo così importante per le famiglie italiane”.

Roma, 26 aprile 2023