Musica & Spettacolo
IL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO A TARANTO A RISCHIO CHIUSURA DEFINITIVA
Pochi giorni fa abbiamo festeggiato e ricordato il primo maggio, la festa dei lavoratori e i tanti diritti negati nel mondo del lavoro di oggi.
di Maria del Rosso
A Taranto viene proposto da dieci anni un concertone alternativo, libero e pensante, organizzato dalla cittadinanza attiva e dai direttori artistici, l’attore Michele Riondino, il cantautore Diodato e il musicista Roy Paci.
Negli ultimi giorni ha fatto il giro del web e dei social il post pubblicato da Antonio Diodato su Instagram in cui descrive il suo timore di non poter realizzare più il concertone dei tarantini, dedicato alla lotta operaia, dei diritti civili e umani con uno sguardo attento sui migranti.
L’ appello di Diodato è un grido di speranza e di dolore che ci si auspica di essere ascoltato e sostenuto nelle battaglie con i cittadini della sua terra natale.
“È difficile scrivere oggi.
Mi manca la forza, forse anche la lucidità ma mi sembra giusto, per una volta, farlo a caldo.
Mi è arrivata questa foto poco fa e credo rappresenti bene ciò che ho provato ieri e altre volte in questi dieci anni.
La paura, lo sconforto, talvolta la disperazione quando tutto sembra dover andare inevitabilmente storto, ma anche quell’inspiegabile sensazione di calore nell’anima, quella voglia di condividere qualcosa di profondo con un altro essere umano, senza filtri, quella cosa inspiegabile che tra le lacrime ti fa nascere un sorriso e ti fa pensare che in qualche modo ce la faremo.
Non so se ci sarà un altro Uno Maggio Taranto. Non so se avremo la forza di rialzarci ancora una volta.
Ringrazio dal profondo del cuore tutti gli artisti che sono stati al nostro fianco, che hanno amplificato messaggi importanti, che hanno capito e lottato con noi con una generosità che mi ha commosso, dandoci la possibilità di dare inizio a una disperata raccolta fondi.
Grazie a chi sta dando il suo contributo, a ogni essere umano che ho avuto la fortuna di incontrare sopra e sotto il palco e che con la sua presenza e sacrificio ha reso tutto possibile.
Grazie a chi è stato al nostro fianco, comprendendo i nostri sforzi e anche i nostri limiti.
Grazie a Simona, donna coraggiosa, generosa, ricercatrice di giustizia e bellezza, per avermi insegnato così tanto in questi anni.
Grazie per questo abbraccio”, ha affermato Diodato.
I cittadini attivi continueranno a “fare rumore” con l’ arte e con la musica per rivendicare i propri diritti in un periodo storico complesso a causa di altri fattori come la guerra in Ucraina, la crisi energetica, la pandemia.
Ci si augura che le Istituzioni e la Regione Puglia possano essere presenti nell’ interessarsi della cosa pubblica e del bene dei cittadini pugliesi nel non restare indifferenti dinanzi alle tematiche attuali come il lavoro e la salute dei cittadini tarantini che da sempre hanno sofferto e perso vittime innocenti a causa dell’ inquinamento ambientale dell’ Ilva.
Un concertone al Sud del Sud che deve essere difeso oggi più che mai mediante donazioni economiche e con il proprio pieno appoggio a chi vuol dare voce sul palco dei tanti lavoratori che lottano ogni giorno per portare il pane a casa tra ricatti e ingiustizie.
La Resistenza oggi è non restare indifferenti dinanzi ai nostro tempi.
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