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Inchiesta

Formia: il mistero di Antonio Bardellino e l’arrivo dei cinesi

Non esiste economia sana senza legalità. Su questo non esistono compromessi possibili.

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Credit foto https://www.cronachedellacampania.it/2019/02/il-clan-dei-casalesi-in-veneto-grazie-allinfiltrazione-del-gruppo-bidognetti-i-nomi-degli-arrestati/

Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Amata dagli antichi romani. Custodisce la tomba di Cicerone. Per anni è stata la “perla del Tirreno”. La culla dell’atletica leggera italiana. La meta preferita di attori e politici. Formia. Conosciuta per il clima ideale e il panorama stupendo che condivide con l’altrettanto meravigliosa Gaeta.

Alla fine degli anni 70, però, qualcosa cambia. Formia non riesce a sfruttare la vocazione turistica e non vengono realizzate le infrastrutture necessarie. Come la “Pedemontana”. L’economia inizia a ristagnare.

Soprattutto arriva la criminalità organizzata. La camorra. Che decide di investire decine di miliardi su Formia. Soldi ovviamente sporchi.

Il clan Bardellino realizza a Formia una delle discoteche più grandi d’Europa: il “Seven Up” https://www.tuttogolfo.it/notizie/storia__e_storie/discoteca-seven-up-formia/. Dal 1980 al 1985 la discoteca avrà incassi mostruosi. Poi nel 1985 una tragica esplosione, dalle dinamiche mai completamente chiarite, distrugge il Seven Up.

Figura di spicco della camorra è Antonio Bardellino che ha il controllo assoluto del casertano. Gestisce affari per miliardi che ha deciso di investire a Formia.

Poi nel 1988 le cose cambiano. Francesco Schiavone e Francesco Bidognetti si ribellano al potere di Antonio Bardellino. Che viene ucciso in Brasile nel 1988. Il cadavere non verrà mai ritrovato https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/31/un-certificato-di-nascita-riapre-il-giallo-della-morte-di-antonio-bardellino-il-fondatore-del-clan-dei-casalesi-che-era-amico-di-buscetta/7247736/.

Molti i dubbi sulla sua morte. Dubbi alimentati anche dalle dinamiche che è possibile registrare a Formia. Dove convivono le famiglie Bidognetti e Bardellino. Secondo ipotesi investigative Antonio Bardellino potrebbe aver avuto salva la vita con la possibilità di stabilire gli affari a Formia e nel continente Americano a condizione di cedere il potere.

Solo ipotesi. Ipotesi che, però, trovano fondamento in alcune foto ritrovate che potrebbero dimostrare l’esistenza in vita di Antonio Bardellino dopo il 1988 https://www.ecaserta.com/san_cipriano/07/2023/il-dubbio-antonio-bardellino-non-sarebbe-morto-in-brasile-ritrovata-foto-nel-corso-di-una-perquisizione/ .

Una certezza è il ferimento a Formia, il 15 febbraio 2022, di Gustavo Bardellino. Ferimento che potrebbe sancire la fine della “pace” tra i Bardellino e i Bidognetti.

Nell’ambito delle indagini per il ferimento di Gustavo Bardellino, sono state effettuate delle perquisizioni che hanno permesso di individuare a Formia un bunker usato per nascondere dei latitanti. Venne utilizzato anche da Antonio Bardellino dopo la sua “morte”? Com’è riuscito a superare i controlli alle frontiere?

Formia sembra vivere quasi con rassegnazione la presenza camorristica. Non con complicità ma con rassegnazione. Formia avrebbe bisogno di una maggiore presenza delle Istituzioni anche per evitare queste situazioni https://latinatu.it/dalla-caffetteria-al-multisala-del-mare-lusura-bancaria-che-terrorizza-formia/. Con la realizzazione delle infrastrutture necessarie per riportare Formia e Gaeta alla loro naturale vocazione. Con una maggiore presenza delle Forze dell’Ordine che già fanno molto per il contrasto alle attività malavitose.

Sarà compito delle Forze dell’Ordine stabilire quando è morto Antonio Bardellino. Compito della politica è affrontare il costante rischio di infiltrazioni malavitose.

Da pochi giorni è attivo un collegamento navale tra la Cina e il porto di Gaeta. Arriveranno centinaia di container https://www.temporeale.info/141702/argomenti/attualita-argomenti/gaeta-porto-commerciale-in-arrivo-la-prima-cargo-cinese-per-il-trasporto-di-container.html. Una grande opportunità certo. Una porta aperta verso la Cina. Bisogna però vigilare su chi attraverserà quella porta. Per evitare quanto accaduto con la porta aperta verso la Somalia https://ilmanifesto.it/quei-traffici-strani-nel-porto-di-gaeta.

Non esiste economia sana senza legalità. Su questo non esistono compromessi possibili.

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