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Esteri

Aree di crisi nel mondo n. 30 del 28-2-2020

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di STEFANO ORSI

Grandi novità in Siria e davvero preoccupanti

In Siria l’escalation tanto temuta pare ormai essere arrivata, sui campi di battaglia attivi ormai si confrontano direttamente gli eserciti Russo, Siriano e Turco, cui si aggiungono le milizie di Al Qaeda, che sono un vero esercito e alcuni gruppi turcomanni, che , giusto per aumentare il caos, sono stati forniti di divise turche vecchie e le usano ma senza mostrine ufficiali.

Partiremo da una settimana indietro e seguiamo giorno per giorno gli avvenimenti.

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1814216108712594

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 23-2-2020

Damasco
Nuovo attacco israeliano contro la capitale siriana.
Dicono di aver voluto colpire obbiettivi legati ad Hezbollah libanese, ma in realtà si tratta della solita pantomima criminale in vista del voto del 2 marzo in cui il quasi galeotto Netanyahu si gioca il tutto per tutto.

Adesso invece facciamo il punto sulla situazione dei fronti.

Idlib
Ieri sera alle ore 22 circa ora locale, è ripresa l’offensiva siriana contro la sacca occupata dai terroristi qaedisti.
come ho immaginato riprende da sud, dove il saliente Formatosi a nord di Hama, ben si presta ad essere ristretto in un punto, in modo da costringere chi si trovasse a sud del medesimo, a levare velocemente le tende per non essere chiuso in una sacca.
In mappa noterete sia il punto di attacco che la possibile formazione della sacca -trappola.
Costringendo al ritiro rapido le formazioni jihadiste, queste abbandoneranno su tratti di fronte stabili da anni, enormi quantità di armi e depositi di munizioni che non saranno in grado di spostare nel tempo concesso loro e resteranno per l’SAA, del resto molte di queste lo erano prima dello scoppio della guerra.
L’aviazione sta spianando la strada per l’avanzata dell’esercito che pare iniziare in queste ore, in maniera più pesante rispetto alle prime fasi offensive, e come d’abitudine, prima di ammorbidisce il terreno, e poi si avanza.
P.s. mancano solo due iscritti per arrivare a 600 sul mio canale Youtube, fate uno sforzo…. grazie.

Video dell’attacco israeliano su Damasco

https://www.youtube.com/watch?v=IA_o2ykUAx8

I bombardamenti di oggi su Ashim
https://studio.youtube.com/video/LnUsxbCeasQ/edit

https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1815004801967058

Aggiornamento dai fronti siriani del 24-2-2020

Idlib
L’offensiva siriana procede bene, oltre ogni rosea aspettativa, le forze qaediste da ieri hanno deciso che ogni resistenza fosse inutile, e hanno iniziato a minimizzare l’attività bellica da sud, infatti le forze siriane stanno procedendo in maniera spedita a occupare ogni postazione che gli jihadisti in fuga, stanno abbandonando.
Numerosi i villaggi e cittadine già liberati: Warmiyah, Naqayar, M’Arrat tayrah, Al Sheyk Mustafa, Kafr Sajnah, Ma’Arr Zaytah, Hurmah, Jbala, Ma’Arr Si sono davvero molti, e stanno costando poco o nulla all’esercito siriano.
La presenza turca appare utile agli jihadisti come una bicicletta per un pesce.
Fanno le belle statuine, installano un punto di osservazione e poi osservano i siriani che gli passano attorno e vanno oltre.
Domani il fronte raggiungerà e supererà i centri di Kafr nabel e Hazzarin chiudendo il primo step dell’offensiva, po dovrebbero causare il totale ritiro dal lato sinistro del fronte fino alla stessa altezza del fronte avanzato.
Dovrebbero pertanto allargarsi verso ovest su Al Fatirah, Sfuhun, Kafr Uwaid, e a quel punto tutto il resto della sacca a sud di questi villaggi dovrebbe collassare e gli jihadisti ritirarsi molto velocemente, abbandonando tutto ciò che non è necessario per loro li dove si trova, armi pesanti, depositi ecc ecc.
Intanto fa il suo ingresso nello scacchiere bellico il Coronavirus noto come COVID-19, sembra che il primo caso sia stato individuato presso Al Bab in un settore occupato dalle truppe filo-turche che godono dell’alleanza con le milizie cino-islamiste degli Uiguri.
Anche in Libano si registrano i primi casi.
Dobbiamo farci l’abitudine. Il virus non dovrebbe modificare le sorti della guerra.
Nayrab
Mentre l’offensiva a sud procede spedita, le milizie di Al Qaeda tornano a farsi sotto presso Nairab, 35 minuti fa hanno dichiarato di avere sotto controllo il villaggio strategico alle porte di Saraqib.
Dobbiamo attendere la reazione siriana, al momento sono impegnati anche i caccia russi nella veloce avanzata da sud, che sicuramente ha la priorità su Nairab, ma occorre bloccarli in modo che non guadagnino altro terreno.
Le prime mappe partiranno dalla situazione del primo pomeriggio nel sud di Idlib, la seconda mappa sarà di metà pomeriggio e la terza delle 20 circa, poi Nairab.
Con le recenti dichiarazioni di Washington che intende appoggiare Ankara , di fatto gli USA sostengono la permanenza di Al Qaeda nella sacca di Idlib permettendo loro di continuare ad opprimere i cittadini siriani con la loro barbarie e ferocia, preparando nuove leve di jihadisti grazie al lavaggio del cervello di bambini e ragazzi. Le deliranti dichiarazioni diplomatiche USA sulla necessità di trattare con Al Qaeda ed accoliti sono state infatti rinviate al mittente dalla stessa Russia per voce del Ministro degli esteri Lavrov. Con i terroristi sanguinari non si tratta.

A partire dal giorno 25 febbraio, cambio sito di aggiornamento dei bollettini dai fronti siriani a causa della censura che mi ha colpito su Facebook proprio sul post del giorno 25-2 che informando sulla reale situazione in Siria e denunciando gli aiuti della Turchia direttamente ad Al Qaeda è stato ritenuto contrario alla linea di Facebook e pertanto, non solo è stato cancellato, ma io sono stato sospeso dalla pubblicazione o commento per tre giorni. Non è la prima volta che accade e sempre per motivi legati all’informazione.

Comunque , grazie alla collaborazione di amici e un po’ di ingenio  si riesce comunque a far emergere la realtà dei fatti.

https://www.facebook.com/mihaela.brujadue/posts/603616870481535

Aggiornamento dai fronti siriani del 25-2-2020 – #Idlib
(by Stefano Orsi)

Giornata che prosegue nel solco di ieri.
Sud della sacca Va avanti spedita l’offensiva siriana. Come ieri le truppe di Al Qaeda nono oppongono molta resistenza, dopo i primi scontri preferiscono ripiegare abbandonando postazioni difese da tempo. ieri scrivevo: “Domani il fronte raggiungerà e supererà i centri di Kafr nabel e Hazzarin chiudendo il primo step dell’offensiva, po dovrebbero causare il totale ritiro dal lato sinistro del fronte fino alla stessa altezza del fronte avanzato.”

Ed oggi è accaduto quasi esattamente ciò che avevo immaginato. I villaggi raggiunti sono stati effettivamente quelli del primo step ma il ritiro deciso da sud non è avvenuto come avevo immaginato, ma in forte anticipo. I terroristi di Al Qaeda pare abbiano letto , non la mia sitrep chiaramente, ma le intenzioni dei siriani, capita l’antifona hanno dato il via ad un ritiro abbastanza rapido, man mano che l’esercito siriano avanza loro scappano verso nord.

Anche su questo fronte, l’avanzata veloce verso Kafranbel è stata guidata dalla onnipresente 25° Brigata Operazioni Speciali, che chiaramente non può essere presente a nord in queste ore. Con la conquista di Kafranbel, di Has e prima ancora di Kafr Sijnah le Unità Tigre, suggellano la chiusura ldel primo step dell’offensiva nel sud di Idlib e stanno causando il collasso delle truppe jihadiste rimaste nel sud ovest, rincorse da altre unità siriane. ora le Unità Tigre potrebbero effettivamente virare anche verso Ovest per dare maggiore stimolo al ritiro qaedista, che deve essere molto rapido per poter stoppare il fronte e andare a rintuzzare più a nord. Saraqib

L’offensiva turcoqaedista non si è placata, dopo la batosta presa l’altro giorno. turchi e qaedisti tornano a farsi sentire. Ieri sera abbiamo dato la notizia della caduta di Nairab, ebbene oggi sappiamo che tra i molti rinforzi fatti affluire qui dai Turchi, vi sono anche le unità cinesi jihadiste degli Uiguri. Iscrivetevi al canale mi raccomando. L’offensiva non si è ancora fermata. altri due villaggi sono stati occupati dai terroristi, ma le difese siriane tengono. Un drone turco è stato abbattuto dalle difese aeree siriane. Le forze qaediste invece hanno finora recuperato un carro T62, un T55, 4 BPM, alcuni ATGM e altro materiale prezioso.
Dovranno faticare nuovamente i siriani per riprendere tutto, intanto l’aviazione russa si sta occupando di loro per non farli sentire soli. In un video che ho trovato , ma che non posso mostrare, senza tagliarlo, si vedono diversi soldati vestire una mimetica che pare quella turca, durante l’occupazione di Nairab e sembrano guidare i miliziani.
Domani ci lavorerò sopra e lo pubblicherò sul canale youtube. Noto che pubblicano spesso video delle loro avanzate, ma noto anche che dopo qualche giorno i video ripartano da posizioni più arretrate di quelle di partenza… Nel frattempo vengono rinvenuti nei villaggi liberati depositi di sostanze chimiche a base di cloro, le stesse utilizzate in passato per inscenare finti attacchi chimici di cui accusare la Siria.

Aggiornamenti dai fronti siriani del 26-2-2020

Idlib

La sacca sud sa decisamente franando, dal punto di vista jihadista.

Ieri scrivevamo che le truppe siriane avrebbero spinto verso ovest e così è stato.

Le truppe siriane stanno premendo sulla parte ovest e la ritirata jihadista ha immediatamente subito una fortissima accelerazione.

Stanno letteralmente abbandonando tutto sul posto e portandosi dietro giusto le armi individuali e ciò che si muove da solo, o che riescono ad attaccare ai pickup.

Entro domani le forze siriane saranno nella piana di Al Gaab dal lato orientale, da dove mancavano ormai da troppi anni.

Proseguiranno poi verso nord fino alle porte di Jisr al Shougur dove dovranno ingaggiare battaglia contro le stesse truppe che li tengono in scacco davanti a Kabani, ma lo faranno da una posizione molto più favorevole per loro e potranno utilizzare meglio sia l’aviazione che le truppe corazzate oltre all’artiglieria.

Pompeo torna a minacciare Siria e Russia, dicendo che con l’offensiva su Idlib si rischia il conflitto come se in questi anni stessero giocando a 3-7…

Gli USA non tollerano che la Siria ottenga la vittoria sul terreno di battaglia, per loro sarebbe una sconfitta troppo grossa, soprattutto nell’anno elettorale, ma che ghiotta occasione per Damasco invece.

Kansafrah, Al Barah, Balyun, Ahsim, sono nomi che domani potrebbero essere sotto la bandiera siriana.

I bollettini degli jihadisti dicono che l’artiglieria turca tenti di supportare la resistenza miliziana nel sud, ma credo che contro forze ben addestrate ed armate come sono le Unità schierate qui dall’esercito siriano, ci sia ben poco da fare per loro.

Non ci sono cingolati turchi ex NATO che tengano, nemmeno se schierassero un massiccio numero di M60 le cose cambierebbero e sospetto che nemmeno con l’aviazione otterrebbero apprezzabili guadagni, mentre la Turchia ne uscirebbe devastata economicamente.

Il rischio di conflitto è alto, Erdogan non può perdere la faccia, e tenta di ottenere più a nord una qualche vittoria.

Domani il fronte qui a sud vedrà il dilagare delle forze siriane nella pianura di al Gaab, e poi verso nord , riusciranno ad attestarsi credo fino a Qashtun al Garbi vicino ad alcuni bacini idrici.

Poi bisognerà vedere se potranno spostare le forze a difesa di Saraqib, almeno una parte magari distraendole dall’ovest di Aleppo, dove sono ancora molte, o da sud, ma non potranno certo lasciare a lungo la città in mano turcomanna.

La M4 è poco a nord delle attuali posizioni e lo sarà ancora di più domani.

Li si attestano anche le truppe turche e i comandi russo -siriano lo sanno molto bene, studieranno le loro prossime mosse con grande attenzione per ottenere tutti gli obbiettivi minimi, che sono Jisr al Shougur libera, le milizie terroriste fuori portata della base russa di Hemeimin, e M4 e M5 totalmente fruibili per trasporti e militari. Ambiziosi certamente, ma senza ambizione non si ottiene nulla.

Saraqib

L’offensiva che da tre giorni è portata avanti dalle milizie e dall’esercito turco, leggo sempre numerosi bollettini di vittime turche, sono ormai decine pare, sta avendo gioco facile con le milizie siriane delle NDF. Trattasi, come già accennato, delle riserve delle Forze di Difesa Nazionale non sono militari ben addestrati, hanno esperienza, chi ce l’ha, e un’infarinatura di pratica nell’uso delle armi, quanto basta per seguire gli ordini, le unità di prima linea chiamate spesso a guidarle, come le Unità Tigre ad esempio, sanno svolgere bene il loro compito e si sono coperti di vittorie anche loro nel recente passato e presente.

Ma non hanno certo quella capacità di manovra che sarebbe necessaria per recuperare l’iniziativa nel settore, portare un contrattacco nel modo e nel momento giusto per esempio, e col giusto supporto di fuoco, che ora non c’è.

Ci sono però i caccia russi, quelli stanno approfittando dell’avanzata jihadista per infliggere dure perdite, in vista del prossimo ritorno delle unità d’élite.

Sui caccia russi e siriani si è concentrato anche il fuoco antiaereo sia turco che delle milizie NLF National Liberation Front, la sigla sotto cui si nasconde la peggior feccia qaedista. Lanciano con generosità i missili antiaerei spalleggiabili dati loro dalla Turchia.

Fortunatamente nessun missile è riuscito a raggiungere un bersaglio.

Hanno fatto fuoco anche sui mezzi siriani, che ,non essendo moderni come quelli russi, sono sicuramente molto esposti al fuoco anche di questi missili, e si sono dovuti ritirare per essere impiegati più a sud.

I combattimenti a terra hanno portato oggi le milizie a tagliare in due la M5, e a portarsi fino a lambire la periferia nord di Saraqib.

La situazione è difficile e le perdite siriane sono alte, come anche quelle dei miliziani, ma domani capiremo meglio come si evolverà la guerra, se procederanno speditamente verso nord le truppe siriane o inizieranno a trovare resistenza avvicinandosi alla M4, cosa che riterrei possibile. Comunque ora possiamo solo attendere per sapere come tutti i se diverranno fatti.

https://www.facebook.com/stefano.orsi.792740/posts/102643071344144?comment_id=103118327963285&reply_comment_id=104513311157120¬if_id=1582807772093176¬if_t=feed_comment

Aggiornamento dai fronti siriani del 27-2-2020 mattina

Saraqib

Apriamo con una notizia non bella di sicuro, le truppe congiunte Al Qaeda-Turchia sono riuscite ad entrare questa mattina nella città di Saraqib.

Difesa dalle milizie NDF, non all’altezza del compito di resistere ad una pesante offensiva simile, le truppe siriane hanno quindi dovuto ripiegare fuori dai confini della città, come in ogni ripiegamento, mezzi danneggiati o lenti sono stati abbandonati e sono ora stati recuperati dalle milizie terroriste filo-turche. Per fortuna si tratta di un Bmp e due carri armati, di cui uno danneggiato, sono un T72 ed un T55.

Le milizie gioiscono, giustamente per la vittoria ottenuta, ma occorre notare che la Siria, con le sue unità migliori è pesantemente impegnata nel sud della Sacca dove sta ottenendo una clamorosa e veloce avanzata.

Sud di Idlib

Se a Saraqib le milizie qaediste di Erdogan ridono, qui nel sud della sacca hanno il fiatone.

La corsa a mettersi in salvo partita ieri l’altro e culminata nell’accelerazione di ieri, ha portato l’esercito siriano a scollinare da est e entrare di forza nella piana di Al Gaab, pianura chiave per l’accesso a Jisr al Shougur.

Inizia a farsi sentire la risposta qaedista e turca, stanno cercando disperatamente di opporre resistenza presso Kansafrah e Mawzarah, se cede il centro della linea difensiva dovranno infatti ripiegare nuovamente e potrebbero perdere anche Al Barah, a quel punto si formerebbe una nuova lena di resistenza più a nord e sempre più vicina alla M4.

Questa è la più lunga offensiva siriana dai tempi della liberazione di Deir Ezzour e per mezzi e truppe impiegati e per la resistenza opposta dai terroristi, qui spalleggiati direttamente dai loro sponsor che sono dovuti scendere in campo con le truppe e affiancare le milizie che altrimenti erano ormai allo sbando.

Finora di fronte alle forze d’Elite siriane, ricordo che qui le operazioni sono condotte dalla 25 Brigata Operazioni Speciali, ogni resistenza messa in piedi anche dalla Turchia, si è rivelata inutile.

Nelle prossime ore valutando la tenuta della linea difensiva qaedista-turca potremo meglio capire le intenzioni siriane relativamente agli obbiettivi dell’avanzata e la capacità turca di opporvisi.

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Aggiornamento flash dai fronti siriani primo pomeriggio 27-2-2020

le truppe siriane SAA, stanno sfondando la linea di difesa congiunta Turco-qaedista sul loro fianco destro. Proseguono i violenti combattimenti presso Kansafrah.

Situazione mattina e attuale.

https://twitter.com/StefanoOrsi12/status/1233002317575835648?fbclid=IwAR0f2rLHo1qOgo5HLUGhdMMn9JAbwqysJIVN1zlq5INFx-XPIKdsIb54tho

https://www.youtube.com/watch?v=qrYltx01iHc&fbclid=IwAR0GHj1C1b0ZKD1CRDYJT5BnaJNla9ouL_VxEn-DVA6R92YTPLH899qgdwI

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=104390357836082&set=a.102643054677479&type=3&theater

Situazione operativa del 28-2-2020

Crisi ed escalation tra Russia Siria e Turchia

Ieri infuriavano i combattimenti sia sul fronte meridionale della sacca di Idlib che sul fronte attorno a Saraqib dopo che è stata nuovamente conquistata dai turco qaedisti.

I bollettini ed i messaggi di fonti di stampa jihadista comunicavano che in diverse località cadevano soldati turchi che combattevano a fianco dei terroristi di al Qaeda, loro naturalmente li definiscono “ribelli” esattamente come la nostra stampa che evidentemente trova in Al Qaeda una fonte di informazioni corretta.

Verso sera, quando in Siria era già notte, un bombardamento aereo ha centrato con grande precisione un raggruppamento di soldati turchi presso Balyun, le cifre hanno iniziato a girare prima nove , poi 12, poi 20, poi 22 ed infine il numero si assesta attorno alle 33 vittime.

Ma queste 33 vittime vanno sommate alle molte cadute nei combattimenti attorno a Saraqib e pare siano molte di più, circa 60 a spanne.

Erdogan ieri sera ha convocato il Consiglio di Sicurezza turco, chiamato il segretario generale della Nato Stoltemberg,  o meglio lo ha fatto Cavusoglu, ministro degli esteri, per chiedere l’applicazione dell’art. 5 per aggressione ad un Paese della NATO, chiaramente con i dovuti modi, gli avranno spiegato che le truppe turche si trovino illegittimamente in Siria, che siano state loro ad attaccare l’esercito siriano e che ora che i siriani si difendono non possono tornare da mamma NATO piangendo.

La risposta non ha evidentemente soddisfatto il nostro “Sultano dimezzato” Erdogan, che ha immediatamente ordinato di deportare i profughi siriani al confine con la Grecia, che oggi infatti ha chiuso il valico di confine via terra di Kastanies Evros per bloccarli in territorio turco. Ciò che ci indispone è il silenzio e la complicità mostrata anche ieri al summit italo Francese in cui i due Paesi , mentendo spudoratamente proseguono in uno storytelling sulla guerra in Siria smentito ormai da anni dai fatti, negando ciò che è evidente a tutti, che le milizie terroriste di Al Qaeda occupino una vasta provincia della Siria e che un Paese membro della NATO lo abbia invaso per difendere, non la popolazione, ma il proprio controllo sull’area, e a difesa dei terroristi, e che per farlo non ha esitato a fornire pesanti armamenti ai medesimi, missili antiaereo, blindati, carri armati, mezzi fuoristrada blindati e via dicendo oltre a consistenti scorte di munizioni per ogni sistema d’arma.

Tutto illegittimo e criminale, come anche l’invasione del nord della Siria in più di un’occasione per massacrare i Curdi ricordate?

Allora per la stampa italiana ed internazionale Erdogan usava bande di jihadisti terroristi, scrissero persino dell’ISIS, oggi invece difende i “Ribelli moderati” sentite come suona dolce nella vostra mente la parola? Ricorderete quando inviò in libia circa 5000 di questi “ribelli moderati” cosa scrissero i giornali, anche francesi? Si denunciavano l’invio di pericolosi terroristi in Libia da parte della Turchia come anche di armi e mezzi. Persino la pasionaria antisiriana del PD Lia Quartapelle, recentemente divenuta signora Martelli, denunciò la ferocia di questi terroristi, che non erano nemmeno la parte peggiore di quelli presenti in Siria, erano i gruppi filoturchi degli jihadisti, quelli sconfitti nella guerra interna proprio da Al Qaeda che ebbe così il pieno controllo della sacca di Idlib, coloro tra di voi che hanno seguito regolarmente il Sudest.it ed i nostri articoli sulla guerra lo ricorderanno sicuramente, se invece aveste letto i normali quotidiani o periodici nazionali, nessuno ne avrà mai parlato.

Insomma a seconda che uccidano in Siria i Curdi o i Siriani gli stessi gruppi di miliziani divengono o pericolosi terroristi, o dolci “Ribelli moderati” e naturalmente si diffonde ad arte l’idea che i pochi caccia che la Russia e la Siria hanno a disposizione circa 30 per la Russia e operativi poco di più per la Siria, ma meno attivi sui fronti, si dilettino, invece che colpire i carri armati, i cingolati, le colonne di rifornimento, i depositi di armi, i gruppi d’assalto sui fronti avanzati, i cannoni d’artiglieria pesante e tanto altro, invece si preoccupino di bombardare le scuole, che non ci sono se non quelle degli jihadisti che crescono nuove leve del terrorismo, o ospedali che non ci sono nei villaggi bombardati e solo uno è Presente in Idlib e ancora funzionante mi risulta.

Nessuno va a controllare le fonti e che fonti sono poi? Sul campo ci sono solo giornalisti turchi, che dicono ciò che viene detto loro di dire, come tutti i giornalisti “Embedded” oppure delle agenzie di stampa di Al Qaeda, che si ne è ben fornita e producono anche i video delle avanzate e quanto serva alla loro propaganda.

Vergognoso quindi assistere a ciò che è accaduto ieri, minacciare il Paese aggredito di ritorsioni e tacere sulle violenze e crimini di chi invade e fornisce armi ai terroristi, armi che un giorno potrebbero benissimo usare contro di noi.

La Turchia oggi ha dichiarato come bersagli legittimi tutti i bersagli dell’esercito siriano in Siria, sta compiendo bombardamenti di artiglieria sulle zone di Tal Rifat, settore a nord di Aleppo cogestito dall’esercito siriano con le formazioni dei Curdi, che lamentano vittime, Bombardano vicino a Manbij.

Non riusciamo ad avere una informazione corretta in questo Paese ne sugli esteri e nemmeno su ciò che accade da noi.

Le nuove politiche sull’informazione legata all’epidemia da Covid-19 ne sono l’esempio, siamo passati dai dati reali, alla  “voglia di normalità” in soli due giorni, dal ricercare il virus al “Fare il test solo a chi ne ha i sintomi” dimenticando la contagiosità degli asintomatici, ed ora al comunicare solo i dati degli infetti che presentino gravi sintomi della malattia. A fronte di tutto ciò la situazione di crisi di posti in terapia intensiva a Lodi, Bergamo, Cremona, Parma, Piacenza e presto vedremo altre città è liquidato con una frase che fa ridere per non piangere che riassunta suona così: “Non è che si tratti di carenza di posti letto, è che i pazienti sono troppi, ma intanto presto tutte le strutture in Lombardia saranno nella nostra situazione” detto dal dirigente della Asl di Cremona.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo