Inchiesta
Dichiarazione finale del Forum Internazionale “Cambiamento Demografico e Pulizia Etnica di Afrin”
Raiwadunia
Il Forum Internazionale su “Cambiamento Demografico e Pulizia Etnica di Afrin” ha concluso i suoi lavori di tre giorni rilasciando una dichiarazione con una serie di raccomandazioni.
La dichiarazione è stata letta dal Dr. Farah Saber, laureato in storia contemporanea, specializzato in questioni iraniane, turche e del Medio Oriente e docente all’università di Baghdad.
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Da domenica a martedì nella città di Amude in Siria del nord si è svolto un Forum Internazionale su sul cambiamento demografico e la pulizia etnica a Afrin. In serata si è concluso con la pubblicazione di una dichiarazione finale.
Nella sessione conclusiva erano all’ordine del giorno in primo piano le possibili strategie di contrasto per combattere la pulizia etnica. È stato affermato che “Tutte le azioni militari che vengono condotte per la liberazione di Afrin sono legittime.” Farah Saber, docente di storia contemporanea e esperta in questioni mediorientali ha letto la dichiarazione finale riportata qui di seguito.
Dopo l’occupazione di Afrin da parte dello Stato turco, il Centro del Rojava per gli Studi Strategici (NLSR) insieme a una serie di centri di documentazione e associazioni giuridiche ha iniziato a documentare i nomi dei civili caduti e le violazioni dei diritti umani nella città.
In questo contesto sono stati documentati attacchi contro centri sanitari e loro collaboratori, scuole, panifici, sistemi di acqua potabile, siti archeologici e convogli di solidarietà dal nord della Siria. Lo Stato turco e le sue milizie hanno messo Afrin sotto occupazione e con questo pianificato l’incorporazione della regione nella Turchia. La forza occupante e le sue milizie hanno attaccato la popolazione in città, l’hanno scacciata, massacrata e cercato di assimilarla. I nomi die villaggi e delle località sono stati turchizzati e è stato introdotto in modo vincolante materiale scolastico turco. Gli occupanti inoltre devastato siti storici nei quali la civiltà si è manifestata per la prima volta e continuano attivamente a cercare di modificare la demografia secondo i loro interessi.
Come NLSR, in vista del silenzio della Comunità Internazionale di fronte a questa politica di pulizia etnica, abbiamo ritenuto necessario convocare questo Forum. Il Forum era finalizzato a rendere note pubblicamente le violazioni di diritti da parte dello Stato turco e delle sue milizie.
Al Forum hanno partecipato 150 accademic*, politic* e giurist* da tutto il mondo, anche in teleconferenza. I seguenti punti sono stati definiti come dichiarazione conclusiva:
•Fino a quando gli occupanti non si ritireranno da Afrin, organizzeremo congressi di questo tipo a livello regionale e internazionale.
•Viene costituito un comitato di rappresentanti delle diverse identità per seguire le decisioni prese nel Forum.
•Viene costituito un centro per documentare le azioni dello Stato turco a Afrin.
•Viene sviluppato il lavoro diplomatico per Afrin.
•Viene creato un comitato che trasmette le violazioni dei diritti nella regione ai tribunali e alle istituzioni giuridiche internazionali.
•Viene costituito un ufficio stampa per rendere pubbliche violazioni dei diritti da parte dello Stato turco.
•Tutte le azioni in favore della richiesta della popolazione di ritornare ad Afrin vengono sostenute. Inoltre nell’ambito del diritto internazionale ci si impegnerà per la restituzione dei beni rubati a Afrin.
•I popoli della Siria e gli amici del popolo curdo eseguiranno azioni con l’appello per la liberazione di Afrin e proclameranno una giornata di sostegno per Afrin.
•Perché quello che è successo a Afrin non si ripeta mai più, va chiuso lo spazio aereo della Siria.
•I nomi dei leader militari turchi e dei miliziani a Afrin vanno documentati e presentati alla giustizia internazionale.
•Viene fatto appello alle organizzazioni internazionali per i diritti umani nel quale si fa riferimento agli aiuti urgentemente necessari per le persone a Shehba.