Cronaca
Miriam Castelluzzo, il diritto alla giustizia e alla memoria
Miriam Castelluzzo è doppiamente un simbolo. Atleta capace e vincente. Vittima innocente di una violenza che troppo e spesso colpisce le donne.
Di Pierdomenico Corte Ruggiero
Abbiamo già raccontato la tragica vicenda di Miriam Castelluzzo ( https://ilsudest.it/attualita/cronaca/2023/02/27/miriam-castelluzzo-una-maledetta-mattina-dinverno/) e torneremo ad analizzare le dinamiche del suo omicidio.
Ora, invece, vogliamo dar conto del pattinodromo di Benevento che a breve dovrebbe essere nuovamente a disposizione degli sportivi.
Sia i famigliari, sia gli amici di Miriam hanno chiesto che la struttura venga intitolata a lei. Richiesta presentata anche da alcuni esponenti politici.
Miriam Castelluzzo ha vinto nel 1988 il campionato europeo di pattinaggio. Ancora oggi viene giudicata come una delle migliori atlete della sua epoca e non solo.
Intitolazione, quindi, doverosa. Annunciata dal sindaco di Benevento.
Miriam Castelluzzo è doppiamente un simbolo. Atleta capace e vincente. Vittima innocente di una violenza che troppo e spesso colpisce le donne.
Miriam Castelluzzo per troppo tempo e per troppe persone è stata una vittima di serie b.
La vita di ciascuno e di tutti è fatta di momenti negativi. Anche di cadute. Brutte cadute.
Il valore delle persone è dato da come vengono affrontate certe cadute.
Miriam si era rialzata. Voleva vivere quella vita che qualcuno ha deciso di strapparle.
Intitolare il pattinodromo di Benevento a Miriam Castelluzzo ha , quindi, un triplo valore simbolico. All’atleta vincente, alla vittima di femminicidio e di incoraggiamento per tutti coloro che sono scivolati ma che hanno la forza di rialzarsi.
Tutti, giustamente, invocano il diritto di non essere giudicati per le cadute che possono capitare.
Un diritto sacrosanto nel caso di vittime di omicidio. Perché Miriam Castelluzo è una Vittima. Punto.
Aldo Moro dalla sua prigionia scrisse “il mio sangue ricadrà su di voi”. Allo stesso modo su ciascuno di noi ricade l’obbligo che alle vittime, a tutte le vittime, sia assicurata giustizia e memoria.
Gli sportivi di domani potranno e dovranno sapere chi era Miriam Castelluzzo. Perché lo sport educa alla vita.
Recentemente è morta la madre di Miriam Castelluzzo. Tutti, non solo a Benevento, abbiamo un doppio debito con lei. Assicurare quella giustizia che ha atteso dolorosamente per anni. Far vivere nella memoria collettiva Miriam.
Miriam Castelluzzo potrà perpetuare il suo sorriso in un luogo di sport. Lo sport che le ha regalato i sorrisi più belli della sua breve vita.
Il pattinodromo darà memoria collettiva alla vicenda di Miriam Castelluzzo. Resta ora da ricercare la verità. Iniziando dalla ricerca di possibili tracce di Dna.
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