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Cronaca

Bologna, i giorni dell’incubo

L’alluvione raccontata da chi l’ha vissuta aiutando gli altri: il poliziotto Giuseppe Paglialunga.

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DI FABRIZIO RESTA

credit foto: per gentile concessione di Giuseppe Paglialunga e Giuseppe Burlizzi

Carlo Lucarelli diceva “Quella che lei chiama Bologna, è un cosa grande, che va da Parma fino a Cattolica … dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini … è una strana metropoli … che s’allarga a macchia d’olio tra il mare e gli Appennini.” Bologna vuol dire Emilia-Romagna, una città dove “i portici tengono in piedi le case
hanno i reumatismi e le artriti di braccia operaie” (Samuele Bersani, ndr). Le strade di Bologna hanno ancora le ferite dell’alluvione; passata la piena, restano i detriti. Abbiamo intervistato il poliziotto Giuseppe Paglialunga, 45 anni, originario di Leverano (LE). Dal 2002 presta servizio nella Polizia di Stato , all’interno del VII reparto mobile di Bologna , è stato impegnato durante l’alluvione a Bologna, a soccorrere le persone che andavano recuperate dai balconi e dai piani alti mentre lì sotto l’acqua saliva ancora. Questa intervista è un modo come un altro per ringraziare tutti gli agenti delle forze dell’ordine e più in generale, tutti coloro che si sono adoperati per aiutare gli alluvionati
.

Ciao Giuseppe, com’è la Bologna di oggi?

Bologna non ha subito numerosi danni come Forlì, Ravenna e Conselice . La zona maggiormente colpita è stata via Saffi ma sono riusciti subito a contenere i danni . Per fortuna non ci sono stati danni a persone , solo qualche danno a qualche abitazione nella suddetta via . La strada è rimasta chiusa qualche giorno ma subito ripristinata

Ripercorriamo tutto dall’inizio: il 16 maggio si sono verificate molte esondazioni. Tu dov’eri e cosa facevi

Il 16 maggio, giorno dell’alluvione in Emilia Romagna , io con 2 squadre del mio reparto ci trovavamo a Milano per la semifinale di Champion legue tra Inter e Milan . L’ indomani mattina abbiamo fatto rientro a Bologna e subito siamo partiti alla volta di Faenza , Ravenna e Forlì . La situazione e’ apparsa subito drammatica , abbiamo impiegato più di 4 ore per raggiungere i paesi colpiti d’alluvione . Ogni strada era impraticabile , e l’acqua talmente alta che superava le portiere dei nostri mezzi….con non poche difficoltà abbiamo raggiunto la città di Forlì dove abbiamo dato subito ausilio ai tanti volontari e vigili del fuoco accorsi sul posto .

Tu che tipo di attività svolgi e qual è stato il tuo primo intervento?

Mi occupo principalmente di ordine pubblico . In nostri servizi variano di giorno in giorno e da città in città . Oggi lavoriamo a Torino , domani a Trapani , un altro giorno a Milano .. in ogni città dove è richiesta la nostra presenza . Con servizi che possono riguardare eventi sportivi , manifestazioni politiche servizi di soccorso pubblico in occasioni di calamità naturali. La nostra attività inizialmente è stata quella di dare ausilio a personale dei vigili del fuoco e volontari del soccorso fluviale che con gommoni cercavano di raggiungere le abitazioni isolate. Grazie ai loro mezzi e alla loro professionalità, riuscivano a mettere in salvo tantissime persone, successivamente le accompagnavano presso le strutture adibite al primo soccorso

Nel Bolognese ci sono ancora 187 persone accolte nelle strutture. Come si riparte da una situazione del genere?

Non conosco esattamente il numero delle persone ancora fuori casa .. la macchina dei soccorsi è stata tempestiva ed efficace . La gran parte delle persone è rientrata nelle proprie abitazioni e un plauso va non solo ai soccorritori ma all’intera popolazione che non ha perso un attimo di tempo e si è rimboccata le maniche dal primo istante. Bisogna comunque ripartire avendo soprattutto degli aiuti da parte del governo.

Fino a pochi giorni fa c’erano 198 strade bolognesi chiuse al traffico. Com’è la situazione ora?

Le strade sono state quasi tutte ripristinate . Naturalmente hanno dato precedenza alle arterie principiali e man mano alle strade secondarie ma i lavori procedono ogni giorno per il ripristino delle stesse . Al momento un paese ancora messo in ginocchio è Conselice nel ravennate .

Qualcosa di particolare che ti è rimasto, nel bene o nel male?

Una cosa che mi è rimasta impressa e’ accaduta il 18 maggio , mentre raggiungevamo Forlì attraverso strade secondarie in quanto l’autostrada era ancora chiusa . Una famiglia all’interno di un’abitazione isolata chiedeva aiuto in quanto sprovvisti di energia elettrica e non avevano niente da mangiare con una bambina piccola all’interno . Prontamente abbiano raggiunto l’abitazione e da una finestra siano riusciti a portare in spalla una bambina di 9 anni e successivamente i genitori con una corrente fortissima che rischiava di trascinare anche i nostri mezzi . E ‘ stata una sensazione bruttissima . Vedere delle persone adulte piangere , che avevano perso tutto , con una bambina piccola e sprovvisti di ogni genere alimentare . Abbiamo provveduto subito a loro.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo