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Carla Zambelli in Italia: rifugio politico o sfida alla giustizia brasiliana?

La presenza di Carla Zambelli in Italia non è solo una sfida giuridica, ma anche un test politico ed etico. Quali valori vuole difendere l’Europa in tempi di ascesa dell’estrema destra globale? La risposta dell’Italia sarà indicativa non solo de

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Di Marlene Madalena Pozzan Foschiera

Una deputata bolsonarista in fuga

La deputata federale brasiliana Carla Zambelli (PL-SP), una delle principali figure del bolsonarismo, si trova attualmente in Italia. Dopo essere uscita dal Brasile passando per l’Argentina e poi per gli Stati Uniti, Zambelli ha cercato rifugio nel Paese europeo, dove possiede la cittadinanza italiana. La sua fuga avviene nel contesto di una serie di processi e condanne per gravi crimini contro lo Stato democratico di diritto brasiliano.

Una condanna già definita, ma ancora sospesa

Zambelli è stata condannata a cinque anni e tre mesi di carcere dalla Corte Suprema Federale (STF) per porto illegale di arma e coercizione illegale, dopo aver inseguito un cittadino nero armata per le strade di San Paolo, alla vigilia del ballottaggio elettorale del 2022. La pena è stata stabilita dal ministro Gilmar Mendes, ma il processo non è ancora concluso a causa di una richiesta di revisione del ministro Nunes Marques, nominato da Jair Bolsonaro.

Hacker, fake news e il preludio al golpe dell’8 gennaio

Zambelli è anche implicata in un altro caso: avrebbe pagato un hacker per violare il sistema informatico del Consiglio Nazionale di Giustizia (CNJ) e diffondere notizie false, come l’arresto del ministro Alexandre de Moraes. L’obiettivo era sostenere la narrativa, già portata avanti da Bolsonaro, secondo cui le urne elettroniche sarebbero truccabili. Un chiaro preludio al tentativo di colpo di Stato dell’8 gennaio 2023.

Ordine di arresto e fuga in Europa

Di fronte alla gravità dei fatti, Moraes ha ordinato l’arresto della deputata, il blocco del suo passaporto, dei conti bancari e dei profili social. La deputata, però, aveva già lasciato il Paese. Secondo fonti riservate, si troverebbe ora nella regione del Veneto, e i servizi segreti italiani sarebbero pienamente informati della sua posizione.

Angelo Bonelli interviene: “L’Italia non sia un rifugio per golpisti”

La vicenda ha suscitato indignazione in Italia. Il deputato Angelo Bonelli, leader di Europa Verde e dell’Alleanza Verde e Sinistra, ha chiesto formalmente al governo italiano chiarimenti sulla possibilità di estradizione.

“La dichiarazione di Zambelli è una vergogna. Non si può usare la cittadinanza italiana per sfuggire a una condanna. L’Italia rischia di diventare un paradiso per i condannati. Voglio una risposta chiara dal governo italiano su cosa intende fare riguardo all’estradizione di Carla Zambelli verso il Brasile”, ha dichiarato Bonelli.

Un video in portoghese diretto al Brasile

Bonelli ha registrato anche un video in portoghese, rivolto ai cittadini brasiliani, in cui condanna fermamente la possibilità che l’Italia ospiti “golpisti e delinquenti”. Il video è stato diffuso sui social e ripreso da media come ICL Notícias, dove Bonelli ha concesso un’intervista esclusiva.

🎥 Guarda il video del deputato Angelo Bonelli

Reti sociali, procura familiare e tentativi di aggirare la giustizia

Zambelli ha cercato di mantenere attive le sue reti sociali delegando questa funzione alla madre e al figlio, che ha emancipato a tale scopo. Tuttavia, la giustizia brasiliana ha vietato a entrambi di gestirle, considerandoli complici della violazione delle misure restrittive imposte dal STF.

Un marito strategico nel cuore dell’apparato militare

Il marito di Zambelli, colonnello Aginaldo Oliveira, era Segretario della Sicurezza Pubblica di Caucaia (CE). Ha richiesto un congedo per “malattia di un familiare”. È noto per essere una figura chiave tra i settori militari vicini al bolsonarismo.

Il contesto del golpe e la rete internazionale di protezione

La permanenza di Zambelli in Italia si collega direttamente al contesto del tentato golpe del 2023. Proprio in questa settimana, alti ufficiali dell’esercito brasiliano inizieranno a testimoniare davanti al STF. La fuga di Zambelli fa parte di una rete più ampia di protezione internazionale dei responsabili del colpo fallito.

Un test per la giustizia e la democrazia

Italia e Brasile hanno una solida cooperazione giudiziaria. Come già avvenuto nel caso Henrique Pizzolato, l’estradizione di cittadini italo-brasiliani è possibile e auspicabile. Anche sotto il governo Meloni, è necessario che prevalga l’impegno verso la giustizia. La presenza di Carla Zambelli in Italia non è solo una sfida giuridica, ma anche un test politico ed etico. Quali valori vuole difendere l’Europa in tempi di ascesa dell’estrema destra globale? La risposta dell’Italia sarà indicativa non solo de